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 2016  ottobre 18 Martedì calendario

LIBRO IN GOCCE NUMERO 111 (Industriamo l’Italia) Vedi Biblioteca in scheda: manca Vedi Database in scheda: manca UNA CAPACITÀ PRODUTTIVA DA RITROVARE– Marchionne

LIBRO IN GOCCE NUMERO 111 (Industriamo l’Italia) Vedi Biblioteca in scheda: manca Vedi Database in scheda: manca UNA CAPACITÀ PRODUTTIVA DA RITROVARE– Marchionne. L’apologo dei quattro gemelli Marchionne, inventato dall’economista Patrizio Bianchi: il primo Marchionne vive negli Stati Uniti e contratta ogni sua mossa sul suolo americano con i sindacati e il Governo federale; il secondo abita in Brasile, negozia con la presidente Dilma Roussef e compie investimenti importanti in ricerca e sviluppo; il terzo agisce in Serbia, dove fabbrica auto vendute in tutta Europa, con il marchio italiano, e ha come socio Belgrado, che possiede il 33% delle quote della joint venture di Kragujevac; il quarto, il Sergio Marchionne italiano, calca il suolo nazionale a muso duro contro i sindacati, e quando smobilita gran parte della vecchia Fiat dall’Italia, non dice una parola a nessuno. Politica industriale. Secondo Matteo Renzi, l’assenza di specifiche linee sul fronte della politica industriale ha effetti positivi sulla crescita economica. Definizione. Definizione di politica industriale: insieme degli interventi pubblici finalizzato a orientare l’attività economica verso aree ritenute a maggior valore aggiunto. Italia. Nel 2008 il Pil italiano è sceso dell’1,1%. Nel 2009: -5,5%. Nel 2010: +1,7%. Nel 2011: +0,6%. Nel 2012: -2,8%. Nel 2013: -1,7%. Nel 2014: -0,4%. Nel 2015: +0,8%. Nel 2016 (previsione): +0,8%. Rispetto all’inizio della crisi siamo sotto di almeno di 8,4 punti. Germania. In Germania, il nostro maggiore competitor in molti settori manifatturieri, nel 2008 il Pil è cresciuto dell’1,1 per cento. Nel 2009: -5,6%. Nel 2010: +4,1%. Nel 2011: +3,7%. Nel 2012: +0,4%. Nel 2013: +0,3%. Nel 2014: +1,6%. Nel 2015: +1,7%. Rispetto all’inizio della crisi c’è una crescita del 7,3 per cento. Ue. Negli altri Paesi dell’Unione europea (eccetto la Spagna), anche se con crescite minori, l’andamento è simile a quello della Germania. Disoccupazione. Disoccupazione in Italia nel marzo 2016 (dati Istat): 11,5%. In Germania: 4,5%. Regno Unito: 5,4%. Francia: 10,2%. Stati Uniti: 4,9 per cento. Produttività. Secondo uno studio condotto da Cnel e Istat il grande problema italiano è stato il crollo della produttività del lavoro, che fra il 1995 e il 2014 è calata del 2,2%: un’ora lavorata oggi produce, in media, il 2,2% in meno di reddito rispetto a vent’anni fa. In Germania, nello stesso periodo, la produttività del lavoro è aumentata del 13 per cento. In Gran Bretagna del 24,4%, in Francia e in Spagna del 17 per cento. Manifattura. In Italia, la manifattura nel 2000 rappresentava il 23% del Pil. Nel 2015: il 16 per cento. Capacità. Capacità produttiva non utilizzata in Italia: il 25%. Alla fine del 2015 l’Italia ha prodotto meno che nel 2000. Nel resto del mondo la manifattura è invece in fortissima espansione. Aziende. Aziende vendute agli stranieri nel 2014 e 2015: Pirelli pneumatici (ai cinesi); Italcementi (ai tedeschi); Krizia (ai cinesi); Poltrona Frau (agli americani); Alitalia (agli arabi); Merloni Elettrodomestici (agli americani) eccetera. Field. Gli investimenti stranieri si chiamano brownfield quando si acquista un’attività esistente, e greenfield quando si crea una nuova attività. In Italia, secondo Fdi Markets, i greenfield nel periodo 2005-2011 rappresentano l’1% del Pil. In Francia: il 2,4%. In Gran Bretagna: il 4,8 per cento. Paese. L’Italia è il secondo Paese manifatturiero d’Europa e il settimo al mondo. Ilva. Il caso dell’Ilva, tra i maggiori produttori europei di acciaio, azienda che fino a qualche anno fa copriva il 40% del fabbisogno siderurgico dell’Italia. Secondo la Svimez, l’affaire Ilva ci è costato negli ultimi dieci anni 10 miliardi di euro di Pil. Confindustria. Secondo il Centro studi di Confindustria un aumento durevole della quota del manifatturiero sul Pil dell’1% in cinque anni determinerebbe una successiva e ulteriore crescita del Pil totale dello 0,5% annuo.