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 2016  agosto 23 Martedì calendario

ELISA, LA CERCATRICE D’ORO CHE AMA LEOPARDI

BALSAMO CAMPIONESSA DEL MONDO JUNIOR: MEDIA DELL’8 AL LICEO CLASSICO, CONSERVATORIO E 5 TRIONFI IN UN ANNO –
I professori del liceo classico «Pellico» di Cuneo possono stare tranquilli: Elisa Balsamo si è portata lo zaino di scuola anche al Mondiale in Qatar, che ieri mattina ha stravinto, conquistando il quinto oro della sua stagione magica, divisa tra la pista (2 ori europei e due iridati) e la scuola, nell’anno della maturità, con la media dell’8: «Eh, anche 8 abbondante — sorride Elisa —. Ho con me quasi tutti i libri, perché da qui poi andrò a Parigi per gli Europei assoluti. Certo, niente versioni di greco e latino: i dizionari non potevo portarli. Ma sono comunque due materie che amo: le chiamano lingue morte, ma sono belle e utili. E poi a me piace fare cose non da tutti: la prossima potrebbe essere una tesina di maturità che includa anche il ciclismo, qualcosa sul concetto di tempo e spazio».

Non è da tutti nemmeno stravincere un oro a 18 anni, nella volata perfetta delle baby Trecce Tricolori: una medaglia al plurale, per merito di una squadra di grande talento. Con un premio speciale in più: «Mi ha dato la maglia iridata Eddy Merckx, che mi ha fatto i complimenti. Non so se mi rendo veramente conto di quello che mi è successo. L’inno mi ha fatto piangere. Sono felicissima. Siamo state grandi, abbiamo fatto un piccolo treno per la volata con Lisa Morzenti e Chiara Consonni. Mentre Letizia Paternoster era il jolly ed è arrivata quinta. Peccato solo per la caduta di Martina Fidanza».

Sono una potenza queste ragazzine, che si fanno i selfie e scherzano nella hall dello Sheraton di Doha, tra uomini d’affari e donne col burqa: «Il prossimo anno entro nel professionismo, ma la parità dei sessi è lontana nel ciclismo. A volte si dice che le donne non sanno fare gruppo, ma noi ci alleniamo assieme in pista da mesi. E ci fidiamo ciecamente una delle altre». Merito anche del c.t. Dino Salvoldi, che ha sfondato quota 150 medaglie in carriera, tra strada e pista. «Il segreto? Programmazione e metodo per far crescere ragazze di talento. Elisa è intelligente, colta e fortissima. Se questa maglia rappresenta l’atleta più forte della propria categoria — sottolinea il tecnico milanese — è finita sulle spalle giuste: abbiamo una stella per il futuro».

Elisa pensa ai suoi autori preferiti («Leopardi e Catullo»), ai primi Europei con le «grandi» e alle prossime interrogazioni: «A scuola mangio un po’ più degli altri nell’intervallo, così quando esco all’una vado ad allenarmi con mio padre e poi quando torno a casa mi metto sui libri. Il rapporto coi professori è ottimo, cerco di saltare meno giorni possibile. Studiare mi piace. Ho fatto anche 5 anni di pianoforte, ma ho dovuto lasciare per i troppi impegni». Salvoldi invece deve pensare al Mondiale di oggi, a caccia di un oro che manca da Copenaghen 2011: «Bronzini va a caccia del tris e non sarà facile contro belghe e olandesi», spiega. Ma Giorgia è alle prese con una fastidiosa cefalea. Il piano B è Elena Cecchini, fidanzata di Elia Viviani: il campione olimpico non sarà il capitano dell’Italia domani e cede i gradi a Giacomo Nizzolo. Per i maschietti azzurri essere all’altezza delle ragazze sarà un’impresa.