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 2016  ottobre 12 Mercoledì calendario

ANDIAMO A INFLUENZARE– [Chiara Ferragni] C’è qualcosa di strano in Chiara Ferragni, mi dico mentre la guardo da vicino

ANDIAMO A INFLUENZARE– [Chiara Ferragni] C’è qualcosa di strano in Chiara Ferragni, mi dico mentre la guardo da vicino. Ha a che fare con il modo in cui muove la parte inferiore del viso, la bocca, e non sto parlando di chirurgia estetica. Improvvisamente, il «qualcosa di strano» mi è chiaro: il volto sempre perfetto di questa ventinovenne italiana, la fashion blogger più famosa al mondo, non è reale. È una foto che negli ultimi sette anni è stata replicata migliaia di volte, in migliaia di look diversi. The Blonde Salad, il blog di moda che l’ha resa famosa, compie appunto sette anni il 19 ottobre. In questi sette anni Chiara, da ventenne ossigenata, si è evoluta in una raffinata influencer con oltre sei milioni di follower, a capo di una piattaforma aspirazionale che a settembre ha inaugurato anche un e-commerce dove sono venduti in esclusiva pezzi di collezioni di brand famosi da lei personalizzati. Le sue aziende (Tbs Crew e Chiara Ferragni Collection, che vende le scarpe di sua creazione) l’anno scorso hanno fatturato 10 milioni di euro e lei è finita nella classifica di Forbes tra i trenta under 30 più influenti al mondo. Ventisei persone lavorano a tempo pieno nella sua «squadra», nulla è lasciato al caso: tutti i posti, i vestiti e le persone che decide di farci vedere rispondono a dei criteri. A quei criteri, forse, sfugge Fedez, il rapper giudice di X Factor, apparso in una foto insieme postata da lei. Pochi giorni dopo cominciavano a girare le foto dei baci della nuova clamorosa coppia. Quando me la trovo davanti in carne e ossa a Milano, seduta a un tavolo dell’hotel cinque stelle Palazzo Parigi («Questa ormai è casa mia»), mi ripropongo di capire chi è davvero questa ragazza partita da Cremona e arrivata a Los Angeles. Ferragni non va in Tv («Faccio le cose solo quando sono pronta») e rilascia pochissime interviste, lasciando parlare la sua immagine talmente perfetta da risultare a tratti fredda. Invece Chiara è imperfetta e viva, un vulcano che mi travolge di parole. Che tipo di ragazzina era? «Diversa. A differenza delle mie due sorelle (Francesca e Valentina. 27 e 24 anni, ndr) che avevano molti amici, io non mi trovavo con i coetanei, non mi bastava Cremona, aspiravo a diventare qualcuno, a una carriera più internazionale». Tutta questa ambizione da dove arrivava? «Da una grande fiducia in me stessa, che ha saputo infondermi mia madre. Venditrice di moda, appassionata di fotografia, è sempre stata un modello. A noi figlie diceva sempre che eravamo belle, e che potevamo arrivare dove volevamo: bastava non porsi limiti. Da bambine ci ha scattato migliaia di foto, fatto centinaia di filmini. Ci inseguiva con un cesto dove teneva macchina fotografica e telecamera. Poi organizzava il tutto in album ordinatissimi, dove sceglieva primi piani e dettagli. Diceva che un giorno le saremmo state grate per tutto questo lavoro e aveva ragione. Io, poi, sono diventata come lei». Suo padre invece che tipo è? «Un uomo molto giovanile, amante degli sport estremi. Il contrario di mia madre che è piuttosto ansiosa. Io sono andata in discoteca la prima volta a 17 anni, per lei era un luogo di perdizione. Sembravano una coppia perfetta, in realtà litigavano spesso e, quando avevo 15 anni, si sono separati. Per me è stato un piccolo trauma, anche perché l’avevano detto solo a me, la figlia maggiore». Con le sorelle va d’accordo? «Molto. Siamo diverse e per questo non ci sono mai state gelosie. Ora Valentina segue le mie orme, insieme ci divertiamo. Francesca invece è più seria e tradizionale, fa la dentista come papà. Mi dice sempre che non riuscirebbe mai a esporsi come faccio io. È anche la più colta e preparata: se sto male o non so qualcosa, chiamo lei». Lei come andava a scuola? «Bene, ma ho sempre cercato di ottimizzare il tempo da dedicare allo studio. Dare il meglio di me è un principio che mi ha sempre ossessionato, a maggior ragione quando con il mio ex fidanzato Riccardo (Pozzoli, oggi amministratore delegato di Tbs, ndr) abbiamo creato il blog. Studiavo alla Bocconi, lui a Chicago, e su Skype abbiamo inventato questa cosa: erano anni che lo obbligavo a scattarmi foto. Per anni, poi, quando già avevo successo, non sono riuscita a godere di quello che avevo. Mi dava molto fastidio essere etichettata come un fenomeno passeggero, ho fatto di tutto per costruire qualcosa di duraturo: i primi soldi che abbiamo guadagnato con Riccardo, per dire, li abbiamo investiti per assumere tre persone. Altri due ventenni forse li avrebbero spesi diversamente». Insicurezze, momenti di sconforto? «Come tutti. All’inizio mi sentivo inadeguata: ero famosa ma acerba, andavo alle sfilate e non conoscevo nessuno, in certe situazioni non sapevo come comportarmi. Finché un giorno è scattato qualcosa. Ho iniziato a pensare che dovevo essere soddisfatta di quello che avevo. Da quel momento ho iniziato a non curarmi più dell’opinione degli altri, a fare solo quello che piaceva a me. Ha funzionato». Quando si è lasciata con il suo fidanzato-socio non si è sentita un po’ persa? «No, perché lui lavora ancora con me. Abbiamo un bellissimo rapporto: ci siamo lasciati perché dopo cinque anni eravamo come fratello e sorella. Dovevamo crescere da soli ed è quello che abbiamo fatto: io ho vissuto due anni a Los Angeles con un fotografo, e l’esperienza in America mi ha reso ancora più consapevole. Ero contraria al matrimonio perché mi sembrava spegnesse la coppia, ma dopo aver visto a Los Angeles tanti giovani sposati che continuano a divertirsi e a fare la vita da ragazzi, ho cambiato idea». Mai stata single? «Da aprile scorso, ed è stata anche quella un’esperienza, perché dai miei 15 anni ero sempre stata in coppia. Pur avendo sempre avuto relazioni dove ero molto libera di essere me stessa, era strano non avere più qualcuno con cui condividere cose belle e momenti no. Alla fine ho imparato a star bene anche da sola». Ora però nel suo cuore c’è Fedez. Come vi siete conosciuti? «A un pranzo con amici, lo scorso dicembre. Sentendolo parlare ho pensato: oltre che figo, è anche intelligente. Ma conoscevo solo un paio di sue canzoni, e non avevo mai visto X Factor. Poi quest’estate, a Los Angeles, i miei amici mi hanno detto che mi aveva messo in una canzone. Vorrei ma non posto. Ho pensato, mamma mia, avrà scritto cose orribili su di me». Invece? «In America non è tra le hit, ma quando sono arrivata in Italia è stata la prima canzone che ho sentito in macchina, alla radio. Quindi ho fatto un piccolo video in cui cantavo il mio pezzo: “Il cane di Chiara Ferragni ha il papillon di Vuitton, e un collare con più glitter di una giacca di Elton John”. Lui l’ha visto e ha postato un video buffo su Snapchat in cui diceva “Chiara limoniamo”. Abbiamo iniziato a scriverci. Mi ha invitato a cena. E io ho pensato: bello, mi piace così diretto. I ragazzi oggi sono troppo indecisi». Quella cena è stata subito paparazzata. «Io non sono abituata! Mi fotografano in giro per i look e i vestiti, ma certo non sono mai stata seguita per la mia vita privata. E la prima volta che mi trovo in coppia con una celebrity, di solito ero io la famosa. In Italia, tra noi due, è lui la star, in America gli faccio un po’ il culo. Quando eravamo insieme a Parigi, a chi ci chiedeva la foto dicevo che doveva scegliere: o lui o me». I soliti maligni insinueranno che, con questa relazione, lei cerchi pubblicità. «Sciocchezze. Finire sulle riviste di gossip non fa certo bene alla mia immagine. Ho trovato carine solo le foto paparazzate la sera in cui io e Fede, usciti dal ristorante, ci siamo accorti di non poter prendere l’auto perché lui aveva posteggiato nel parcheggio del supermercato che, nel frattempo, era stato chiuso. Siamo in mezzo alla strada, piegati in due dal ridere. A noi succedono spesso cose buffe». Per esempio? «Nei giorni scorsi, a Parigi. Fede voleva fare shopping e io l’ho accompagnato da Colette come personal shopper. I paparazzi ci hanno seguito fin dentro il negozio. Io compro dei jeans, Fede tre felpe. Esco per prima e, quando lui passa dalla porta, inizia a suonare l’antitaccheggio. Mi guarda: “Cosa faccio?”. E io: “Vieni”. In quel momento esce la guardia e lo costringe a rientrare e aprire il sacchetto, tutto sotto i flash dei fotografi. E noi a ridere, pensando che sui giornali italiani uscirà “Fedez che ruba da Colette”». La musica le piace? «La adoro, anche se sono stonatissima. Mi piacerebbe collaborare con artisti, fare video. Non conosco tanto la musica italiana, ho saputo dell’esistenza di Pacifico tre settimane fa e Rovazzi, per dire, l’ho conosciuto adesso. Mi piace David Bowie, i Nirvana, adesso ascolto molto i Tame Impala, un gruppo australiano: le loro canzoni sono troppo sexy, con video pazzeschi». La sua immagine è molto lontana dalla donna del rapper: ha una bellezza molto delicata, poco aggressiva. «Questo è il bello della nostra coppia: sorprendiamo. E comunque i tatuaggi ce li ho anch’io, 22, anche se piccolissimi». Per noi ha posato nuda. Una svolta sexy? «Sono semplicemente cresciuta. Fino a tre anni fa era impensabile per me fare foto del genere, non avrebbero corrisposto alla mia immagine. Però mi sono sempre sentita a mio agio con il mio corpo. Ho il seno piccolo ma non me lo rifarei: è troppo comodo andare senza reggiseno. E poi, anche con gli abiti aderenti, non sei mai volgare». Quanto le interessa il sesso? «È fondamentale in un rapporto di coppia. Ma non è qualcosa su cui ho mai giocato: non sono una femme fatale, non mi piace fare la misteriosa. Sono diretta, solare, da ragazzina ero un maschiaccio, super sportiva come papà». In amore di solito si butta o va con i piedi di piombo? «Non ho paura di fare la prima mossa, se necessario. Certo, se vedo che uno non è molto interessato mollo il colpo: mi dà fastidio essere quella più interessata dell’altro». Be’, Fedez sembra piuttosto interessato. «Per ora è un amore, ma lo conosco ancora troppo poco. Vivo questa cosa senza pensare troppo al futuro: mi rende molto molto felice, mi diverte, mi fa ridere. Rido come una pazza, tutto il tempo».