Alessandro Grandesso, La Gazzetta dello Sport 14/10/2016, 14 ottobre 2016
BALOTELLI È IL NUOVO RE DI FRANCIA
L’effetto Balotelli è un’ondata mediatica che straripa sulla Ligue 1. Ieri, l’ex rossonero era in prima pagina sull’Equipe. Di nuovo. Quinta volta dal 31 agosto e il suo arrivo in Costa Azzurra. Neanche Ibrahimovic si permetteva tanto. L’impatto però non è solo mediatico, ma anche contabile, in classifica e nelle casse del Nizza. Insomma, un fenomeno «indomabile», come suggerisce il titolo del quotidiano sportivo francese che a Balotelli ha dedicato altre cinque pagine, ieri, e che sembra già quasi del tutto convinto della rinascita dell’attaccante che ha fatto cambiare idea pure all’allenatore Favre, non proprio entusiasta all’inizio dell’idea di ritrovarsi in rosa Super Mario. Sabato scorso l’attaccante ha pranzato e cenato a Montecarlo in compagnia dell’a.d. del Milan, Adriano Galliani, convinto anche lui del suo cambiamento: «L’ho trovato sereno e maturo». Anche Roberto Mancini lo ha elogiato: «Mi aspetto almeno una ventina di gol, ma deve smettere di togliersi la maglia ogni volta che segna. Per lui il gol deve essere la normalità». E non può essere altrimenti, finché l’italiano continua a segnare con la media da capogiro attuale: un gol ogni 51’. Cadenza da coltivare stasera con il Lione, prossimo avversario della Juve in Champions League, e che aveva tentato fino all’ultimo minuto del mercato estivo di sottrarre Balotelli al Nizza.
VALORE Test di rango, dunque, che Balotelli ha rischiato di saltare per l’espulsione rimediata contro il Lorient, pochi minuti dopo il gol capolavoro della vittoria nell’ultimo turno di campionato. Il sesto sigillo francese, Europa League inclusa. Ma l’arbitro ha ritrattato: non c’era il secondo giallo. Fatto raro, soprattutto se di mezzo c’è uno straniero. Ma forse facilitato anche dall’atteggiamento di Balotelli, uscito senza protestare, per poi godersi i festeggiamenti con i compagni. Cui non fa ombra, ma che esalta. Guarda caso, nelle ultime settimane sono emerse con facilità anche le clausole liberatorie dei giocatori formati in casa o lanciati dal Nizza. Cyprien, che con un tacco ha offerto l’assist a Balotelli per il 2-1 sui bretoni, vale 35 milioni. Seri, centrocampista tutto polmoni, 40. Quanto Plea, il sostituto di Balotelli in attacco. Venticinque ne servono per Dalbert. Mentre il giovane Koziello domenica sarà l’ospite d’onore della principale trasmissione calcistica in tv, per parlare inevitabilmente di Balotelli.
INDOTTO Intanto il Nizza viaggia da imbattuto con gli stessi punti del Psg un anno fa, quando c’era Ibrahimovic. Non era mai accaduto in passato. Balotelli, invece, naviga con la miglior media voto di Nice Matin: 7,5 in 5 presenze. Insomma, «una storia straordinaria», come scrive l’Equipe. Una sorpresa anche per il tecnico del Nizza, Favre, che ha ammesso di non aspettarsi un Balotelli così in forma da subito. Anche se viene attentamente tutelato, per evitare infortuni che ne spezzerebbero lo slancio, di cui invece bisogna «approfittare», scrive sempre l’Equipe: «Perché se continua così, Balotelli non ci sarà più a giugno, e forse nemmeno a gennaio se dovesse ripetersi pure in Nazionale». Ventura incrocia le dita. Mentre il Nizza si gode l’indotto: +8,5% di spettatori allo stadio. Mentre alla boutique si vendono fino a dieci maglie all’ora, due terzi con il nome di Balotelli. E con richieste da Cina, Australia e Stati Uniti. Mentre il sito del club ha attirato un milione di visitatori unici a settembre, raddoppiando il record precedente. La maggior parte delle connessioni arriva dall’Italia. L’Allianz Riviera stasera dovrebbe sfiorare di nuovo il record di affluenza stagionale di 31.194 tifosi dell’11 settembre, esordio di Balotelli, che ricambiò con la prima delle due doppiette. Gli ultrà della Populaire Sud chiedono il tris per restare in vetta, abbattendo il Lione che bastonato e demoralizzato, in fondo, farebbe comodo pure alla Juventus.