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 2016  ottobre 14 Venerdì calendario

CANDREVA DA’ I VOTI

Mister Assist è già entrato nel cuore dei tifosi nerazzurri. Antonio Candreva del resto è un ragazzo d’oro e in campo difficilmente sbaglia una partita. Primo investimento importante della nuova proprietà cinese e fotografia di una rosa che Suning vuole sempre più italiana, il 29enne romano deve ancora trovare il primo gol con la maglia dell’Inter. Ci è andato vicinissimo sia con la Juve (diagonale al volo largo di centimetri) sia con la Roma (paratona di Szczesny), ma nel frattempo si diletta nel mandare in porta i compagni. In nerazzurro è già successo con Icardi (reti a Palermo ed Empoli) e Perisic (Bologna), ma il vizietto non l’ha perso nemmeno in Nazionale. Suoi i due cross al bacio per la doppietta di Immobile nella rimonta contro la Macedonia.

per i terzini Ieri Candreva ha risposto sul sito interista alle domande dei tifosi e proprio sui traversoni è scattato un siparietto. «Puoi insegnare a D’Ambrosio e a Santon a fare i cross?», gli scrive un ragazzo. Antonio rimane politically correct, ma ironizza e non nega che ai compagni un’aggiustatina al piede andrebbe data: «Loro mi possono insegnare altre cose, come ad esempio la fase difensiva». Risate per tutti. Come quando un fan gli chiede di salutargli Nagatomo. «Se lo trovo te lo saluto, nel senso che è piccolo...» ribatte il centrocampista.

Voto 6+ Che poi si fa serio quando parla della nuova avventura milanese. «Città molto diversa da Roma, più piccola e più organizzata, con molti servizi. Anche se a Roma sono nato e le resto legatissimo. Mi sento come se fossi all’Inter da tempo, questo club ha tifosi in tutto il mondo, è una cosa che si percepisce subito. Anche se in spogliatoio ci sono nazionalità e lingue diverse, siamo sulla strada giusta per creare un grande gruppo. E i risultati ci aiuteranno. Per questo avvio di stagione come voto do un 6 più a me e alla squadra».

de boer e icardi Si va poi sui singoli. A partire dalla nuova proprietà: «Suning è solida e ha piani ambiziosi. Sono orgoglioso di essere stato il loro primo grande investimento». Inevitabili le domande su De Boer. «Di lui mi hanno colpito la mentalità e il modo di lavorare. Se il suo gioco offensivo è la strada giusta per tornare competitivi? Cercare di imporre il nostro calcio è importante, ma dobbiamo crescere anche sull’equilibrio. Lì possiamo migliorare ancora tanto». Dei compagni Candreva preferisce non parlare («Non ce n’è uno in particolare con cui ho legato, vado d’accordo con tutti»), ma fa un’eccezione per due attaccanti. Il primo è Icardi, che va a nozze con gli assist del romano: «Spero di aiutare Mauro sempre di più. E’ fortissimo. Tralasciando lui, l’attaccante più forte con cui ho giocato è Klose. Un giovane con ottime qualità? Nell’Inter, Pinamonti. In Nazionale, Belotti e Donnarumma».

elettricista Chiusura sul personale: «La prima maglia ricevuta? Da Stankovic, all’esordio in A contro l’Inter a Udine. Cosa faccio per rilassarmi? Sto con mia figlia. Se non fossi diventato calciatore avrei fatto l’elettricista. Sai quanti blackout a Roma...? Sui social sono indietro, ma ho appena aperto la mia pagina Facebook. Se penso al futuro, mi piacerebbe diventare allenatore».