Alessandro Penna, Oggi 5/10/2016, 5 ottobre 2016
LE MIE FIGLIE MI DICONO: «SEI TROPPO CATTIVO!»– La notizia è che Carlo Cracco torna in tv con Hell’s Kitchen (tutti i martedì alle 21
LE MIE FIGLIE MI DICONO: «SEI TROPPO CATTIVO!»– La notizia è che Carlo Cracco torna in tv con Hell’s Kitchen (tutti i martedì alle 21.15 su Sky Uno), dove è un diavolo che fa le pentole, i coperchi e poi li getta appresso ai suoi aspiranti sous chef. La sensazione è che dalla tv non sia mai uscito: è sempre lì, tra le quattro pareti catodiche, a promuovere patatine, casseruole, fornelli a gas e a induzione e ora c’è pure lo spot dei bagni in cui «posso finalmente essere Carlo». Questa iper-attività – che i colti chiamano «sovraesposizione» – crea l’illusione ottica dell’onnipresenza. E il sospetto che Cracco sia ormai come quelle famose caramelle alla menta col buco in mezzo: un marchio, con un cuoco intorno. E invece... Come le sue “vittime”, lei ha fatto una gavetta durissima: Alain Ducasse, Gualtiero Marchesi, Alain Senderens. «Il più tosto era l’ultimo: molto diretto, per usare un eufemismo». Anche lei, in Hell’s Kitchen, è cattivissimo. «Faccio un po’ di show. Nella realtà, la mia furia dura un nanosecondo: devi servire la gente, non c’è tempo per arrabbiarsi». I suoi figli non si spaventano, a scoprirla capace di tanta ferocia? «I maschi (Pietro, 4 anni, e Cesare, 2, ndr) sono troppo piccoli per guardarmi. Sveva e Irene, che hanno qualche anno in più, mi sgridano: “Papà sei troppo cattivo, urli come un pazzo!”. Io speravo che, vedendomi arrabbiato, sarebbero diventate più obbedienti. Ma non c’è verso». Rosa Fanti, la sua compagna, ha detto che lei vive con disagio la sua condizione di sex symbol. «In passato sì. Ora ci rido sopra. Non arrossisco più». Ha ricordi di quando non era figo? «Altroché: mai uno straccio di complimento. E una sfilza di due di picche. Ma non erano tanto i rifiuti, a infastidirmi, quanto il fatto che non venissi proprio calcolato: ero trasparente». Barba e sguardo killer a parte, dove sta il segreto del suo fascino? «Al 70 per cento nel fatto che cucino. Una mi vede e pensa: “Se lo accalappio, poi a spadellare ci penserà lui”. Temo sia il ragionamento che ha fatto Rosa. Se smettessi di cucinare, tornerei trasparente». In un certo senso, ha smesso: è più in televisione che in cucina. «Curioso che lei me lo dica quando sto per inaugurare un ristorante a Mosca e lotto con la burocrazia per aprirne un altro in Galleria Vittorio Emanuele, a Milano. Mi stanno facendo arrabbiare moltissimo: le carte bollate non finiscono mai». Ho letto che, per i 1.500 metri quadrati in Galleria, il canone d’affitto supererà il milione di euro all’anno. Quanto costerà un piatto di spaghetti? «Cinquecentomila?». Ha «letto che Rosa è la sua donna ideale «perché mi fa correre». Non bastava una personal trainer? «Sarebbe andata persino meglio, perché avrei anche potuto mandarla a quel paese, mentre con Rosa non posso. Scherzi a parte, ci troviamo benissimo: mi ha dato stabilità e una pace che mi erano sconosciute».