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 2016  ottobre 05 Mercoledì calendario

MI MANCA UNA FAMIGLIA MA MI CONSOLO CON I QUADRI– Amanda Lear, lei è nota come cantante e attrice, ma anche come modella e musa di Salvador Dalì

MI MANCA UNA FAMIGLIA MA MI CONSOLO CON I QUADRI– Amanda Lear, lei è nota come cantante e attrice, ma anche come modella e musa di Salvador Dalì. Perché dipinge? «C’è chi va al Grande Fratello, chi dallo psicoanalista, chi fa l’uncinetto. Io, per trovare un mio equilibrio, per vincere le paure, dipingo». Di cosa ha paura? «Della malattia, della morte, di quello che ci succede intorno. Quarant’anni fa il mondo era un posto pimpante e noi volevamo solo divertirci. Poi sono arrivati l’Aids, il terrorismo, il mondo ha incominciato a fare paura. Quando dipingo non sono interessata al realismo, sono cose intime». Parla di angosce, ma ha la voce squillante e ironica Amanda Lear, che intercettiamo nella sua casa in Provenza, dove vive con 12 gatti. Come pittrice è sempre più apprezzata e sta per sbarcare a Roma con una mostra, Visioni (al Museo Venanzo Crocetti, dal 15 al 31 ottobre) curata da Vittorio Sgarbi. «Ah, Vittorio, è proprio come Dalì», commenta lei. «Antipatico in pubblico, amabile nel privato. Sono onorata che si stia occupando dei miei quadri». E Dalì? La incoraggiava? «Per carità! Quando lo incontrai la prima volta, gli spiegai che ero una modella, ma che studiavo alle Belle Arti. Lui rispose secco: “Non farmi mai vedere i tuoi quadri, le donne non sanno dipingere”. E io pensai: “Che imbecille”. Il giorno dopo mi invitò a pranzo e scoprii, invece, un uomo dolce, ironico, il contrario di quello che voleva apparire in pubblico». La apprezzò mai come pittrice? «Una volta mi feci coraggio e gli feci vedere una mia opera. Commentò dicendo: “Sai, non è male per essere fatto da una donna”». A lei piacevano i quadri di Dalì? «Mi facevano paura. Ho sempre preferito Picasso e De Chirico». In Francia fa anche tanto teatro. E in Italia? «In Italia al massimo mi hanno proposto di fare la giurata a Ballando con le stelle. Dopo 40 anni di carriera, sinceramente non volevo finire così». Lei è stata una delle prime icone di trasgressione. Madonna, Lady Gaga, Rihanna, sono sue “figlie”. Le piacciono? «Le dirò, quando vedo Madonna che a quasi 60 anni continua a ballare con il sedere di fuori, vorrei dirle: “Perché lo fai? Sei ridicola. Metti un vestito lungo e facci vedere che sei una cantante..”. Purtroppo, se non lo sei». Lei ha chiuso con la trasgressione? «Oggi sono tutte così aggressive che credo sia il momento di tornare a stare ferme, davanti a un microfono. Nel mio ultimo album canto con l’orchestra, prima mi facevano fare solo della insopportabile disco music». Cos’è che la rende più orgogliosa della sua carriera? «Che dopo 40 anni sono ancora qui». Sogni da realizzare? «Un film con Woody Allen. Un altro sogno l’ho realizzato: una produzione americana ha comprato i diritti del mio libro su Salvador Dalì. Ne faranno un film con Antonio Banderas o Johnny Depp». Rimpianti? «Sono tutti nel privato. La solitudine, la mancanza di un marito, dei figli. Ma non mi lamento, è stata una mia scelta».