Marco Travaglio, Il Fatto Quotidiano 8/10/2016, 8 ottobre 2016
MA MI FACCIA IL PIACERE
Arti e mestieri. “Renzi: se perdo cambio mestiere” (La Stampa, 7.10). Da quale a quale?
Emerita creatura/1. “E’ ora di risolvere i problemi istituzionali che ci trasciniamo da decenni” (Giorgio Napolitano, presidente emerito della Repubblica, la Repubblica, 8.10). Tipo me.
Emerita creatura/2. “Il referendum è un derby contro la vecchia guardia” (Matteo Renzi, Pd, presidente del Consiglio, 7.10). Vedi sopra.
Lord Brummell. “Caro Augias, alcune sere fa un noto giornalista polemista si è rivolto al presidente del Consiglio con modi ed epiteti così irrispettosi che mi hanno fatto pensare ad una deriva oramai irreversibile… Adriano Verlato”. “Il noto giornalista, diciamolo, è Marco Travaglio… Non piace nemmeno a me il modo irridente che spesso assume… In giro c’è ancora qualcuno che si dispiace nel veder deridere, più che contraddire, l’uomo che in questo momento copre il ruolo di capo del Governo. Non si tratta di avere o no simpatia, ma di quel tanto di rispetto che le famose (e logore) istituzioni meritano – prima del caos” (Corrado Augias, la Repubblica, 5.10). Non me ne parli, signora mia, che tempi! Di questo passo, chissà dove andremo a finire.
Il duo. “Renzi: ‘D’Alema? Meglio un duello con Berlusconi’” (Corriere della sera, 7.10). Praticamente, un duetto.
Orfinakis. “Il nostro Italikos garantisce governabilità e rappresentanza… La mia posizione rispetto al ballottaggio è nota: non mi convince” (Matteo Orfini, presidente Pd, l’Unità, 7.10). E’ per questo che ho votato la fiducia sull’Italicum (col ballottaggio).
Un pesce di nome Zanda. “Era meglio tornare al Mattarellum” (Luigi Zana, capogruppo Pd al Senato, Corriere della sera, 5.10). E’ per questo che ho votato la fiducia sull’Italicum.
La crescita (del naso). “Crescita, Padoan conferma l’1%. Renzi: ‘Vedremo chi ha ragione’” (Il Messaggero, 5.10). Chissà perchè, abbiamo come l’impressione di saperlo già.
L’allievo e il maestro. “Rispetto a Berlusconi, questo Renzi è più furbo, più politico, imbroglia di più” (Denis Verdini, senatore Ala, La Verità, 1.10). Sono soddisfazioni.
Training autogeno. “Camere chiuse per il referendum” (Corriere della sera, 5.10). Per allenarci alla democrazia che verrà.
Il Ponte sul Largo. “Renzi svuota le casse del Pd per ingaggiare il guru del Sì. Allo stratega di Obama, Jim Messina, 400mila euro: l’80% del contributo pubblico al comitato referendario” (il Giornale, 6.10). E’ la prima pietra del Ponte di Messina.
L’Oscar alla Coerenza. “E’ indispensabile che vinca il Sì, altrimenti è peggio della Brexit. I costituenti auspicavano un miglioramento della seconda parte della Costituzione” (Roberto Benigni, Le Iene, 6.10). E Dante giudicava la Divina Commedia una boiata pazzesca.
Dibbattito super partes. “Per saperne di più: www.governo.it, www.partitodemocratico.it e www.bastaunsi.it” (la Repubblica, 7.10). Uahahahahahah.
Giustizia è fatta. “’Cucchi morto per l’epilessia, non per le percosse’” (Libero, 5.10). Quelle erano omaggio.
Mocio vale Mocio. “’L’Aria che tira’ parla male del M5S’: boicottaggio dei grillini contro mocio e bastoncini di pesce. È l’iniziativa di un gruppo Facebook di militanti e attivisti, che lancia un ammutinamento di massa del Capitan Findus e della ‘ciurma del mocio Vileda’” (Adnkronos, 6.10). Finalmente si parla di programmi.
Misery Day. “L’Italia offre un livello di salari competitivo che cresce meno rispetto al resto dell’Unione Europea” (dalla brochure del governo italiano per il piano Industria 4.0, finalizzato ad attrarre investimenti dall’estero, 3.10). Schiavisti di tutto il mondo, unitevi.
Il titolo della settimana/1. “La figlia di un ex Nar e sua zia: quei legami mai interrotti tra l’assessora (Muraro) e la destra” (la Repubblica, 5.10). E le prozie, si sa niente delle prozie?
Il titolo della settimana/2. “Vi è più simpatica Cicciolina o Virginia Raggi?” (sondaggio del sito di Libero, 5.10). Al confronto il quesito del referendum è neutro.
Il titolo della settimana/3. “Diventeremo tutti razzisti” (Libero, 5.10). Salvo chi già lo era.
Il titolo della settimana/4. “Le balle degli intellettuali non tirano più” (Renato Farina, Libero, 6.10). Ora tirano quelle dei somari.