varie, 7 ottobre 2016
APPUNTI PER RUBRICA DENTRO IL PALAZZO 8 OTTOBRE – • Assolto Roberto Cota per le mutande verdi. • «La Boschi scappa dal confronto tv» scrive Salvini su Twitter a proposito del confronto a Otto e Mezzo annullato • L’ultimo sondaggio dell’Istituto Ixè – oggi ad Agorà (RaiTre) – che dice che No e sì sono pari
APPUNTI PER RUBRICA DENTRO IL PALAZZO 8 OTTOBRE – • Assolto Roberto Cota per le mutande verdi. • «La Boschi scappa dal confronto tv» scrive Salvini su Twitter a proposito del confronto a Otto e Mezzo annullato • L’ultimo sondaggio dell’Istituto Ixè – oggi ad Agorà (RaiTre) – che dice che No e sì sono pari. • I collaboratori parlamentari protestano: sono stati tralciati i loro stipendi dalla discussione sugli stipendi dei parlamentari. • Gli studenti in 100 piazze contro la Buona scuola e contro la riforma costituzionale. • Stato-mafia, il Capitano Ultimo a processo non risponde e i pm chiedono di acquisire le agende di Ciampi • Verdone su Roma: «per ora solo litigate» altro • Scrive oggi il Fatto Insider che Francesco Merlo durante una riunione per rilanciare Politcs ha proposto di fare un’inchiesta sulla tachipirina come quella della Verità, come sempio. Lo metto, lo mettete voi, lasciamo perdere? • Il sindaco di Trieste che fa rimuovere lo striscione per Regeni lo metto o lo mettete voi altrove? • Oliviero Toscani contro Renzi e contro D’Alema, oggi durante una lezione all’Università di Siena. • Le ultime sul finto ordigno al collaboratore di Frongia e la polemica di Grillo contro la Repubblica. *** TACHIPIRINA PER POLITICS - A un certo punto, durante una riunione di Politics – cioè un programma che parla di politica – s’è discusso di tachipirina, effetti collaterali, medicinali vari. Il consulente Francesco Merlo, che si occupa anche della trasmissione di Rai3 condotta da Gianluca Semprini, ha proposto di rifare in televisione un’inchiesta pubblicata in questi giorni sui quotidiani, in particolare s’è fatto riferimento alla Verità di Maurizio Belpietro. Merlo ha aggiunto anche che sarebbe d’uopo mandare Semprini in giro, a fare servizio fra i palazzi della politica (tipo inseguendo la Raggi), e non sempre e non soltanto in studio. I consigli di Merlo non sembrano convincere (eufemismo) la redazione, ma vengono apprezzati da Daria Bignardi, il direttore di Rai3. Il flop degli ascolti non aiutano Politics a risollevarsi (2,5 per cento di share martedì contro i 7 punti di Giovanni Floris, adesso Semprini proverà a importare in Viale Mazzini il modello degli scontri condotti con successo a SkyTg24. Per il referendum, Politics diventa Politics Ref. Come palliativo può bastare? Oppure serve una tachipirina? *** Regeni: sindaco Trieste fa rimuovere striscione da Municipio ’Sciacallaggio del Pd e del Governo per giungere a verità’ (ANSA) - TRIESTE, 7 OTT - Il sindaco di TRIESTE, Roberto Dipiazza, ha dato disposizione stamani di levare lo striscione con la scritta "Verità per Giulio Regeni" dalla facciata del Municipio, anticipando così un’eventuale decisione del Consiglio comunale sulla mozione presentata alcuni giorni fa dai capigruppo della maggioranza di centrodestra. In una nota, Dipiazza critica lo "sciacallaggio politico" da parte del Pd "ma soprattutto quella del Governo al fine di arrivare alla verità, in termini concreti e non attraverso striscioni". (SEGUE). BUO 07-OTT-16 *** Verdone: per ora a Roma non si è mosso nulla, solo litigate "Mi auguro che presto le emergenze vengano affrontate" Roma, 7 ott. (askanews) - "La bagarre politica non mi interessa, non ci vorrei entrare, uno dà un giudizio, dà un parere, poi si scatena l’inferno, vedi Benigni. Io vorrei restarne fuori, io sono un cittadino, un elettore, che sta in attesa di vedere un qualcosa che si muova. Per ora non si è mosso nulla, ho visto litigate. Mi auguro che presto le emergenze vengano affrontate". Così l’attore romano, Carlo Verdone, ai microfoni di Radio Cusano Campus, sollecitato sulla politica e sui primi tre mesi di governo Raggi a Roma. "Poi ci sono i problemi grossissimi, tipo la disoccupazione giovanile, che andranno avanti per anni e anni. Il Paese e l’Europa stessa è un pochino in declino, ma non possiamo mollarla così, altrimenti diventiamo tutti cinesi o schiavi dei cinesi. Roma va rimessa un po’ a posto. E’ una citta senza manutenzione, a Roma non esiste manutenzione, deve ripartire qualcosa...", ha aggiunto Verdone. Red/Cro/Bla 20161007T135351Z *** VENERDÌ 07 OTTOBRE 2016 12.14.40 Stralciati loro stipendi, collaboratori parlamentari protestano Stralciati loro stipendi, collaboratori parlamentari protestano Espunti in commissione alla Camera dalla legge su diarie deputati Roma, 7 ott. (askanews) - La commissione Affari Costituzionali della Camera ha deciso di stralciare dalla discussione sugli stipendi dei parlamentari la parte destinata alle spese di segreteria e i collaboratori parlamentari protestano. "Pur di non perdere il pieno controllo sul rimborso spese per pagare i propri collaboratori i parlamentari sarebbero disposti a fare di tutto. La discussione sulle proposte di legge attualmente in discussione alla Camera in materia di indennità spettante ai membri del Parlamento poteva essere un’occasione per una riflessione anche sul rapporto di lavoro dei tanti collaboratori che affiancano deputati e senatori nello svolgimento del loro mandato", ha dichiarato la presidente dell’Associazione italiana collaboratori parlamentari, Valentina Tonti. (Segue) Pol/Tor 20161007T121405Z *** *Referendum, Boschi annulla confronto tv con Salvini a La7 Leader Lega: "Scappa, ha paura. Ora aspetto confronto con Renzi" Roma, 7 ott. (askanews) - La ministro Pd per le Riforme Maria Elena Boschi ha annullato la prevista partecipazione al confronto in tv con il leader della Lega Matteo Salvini sul referendum costituzionale, in programma questa sera a "Otto e Mezzo" su La7. "E’ evidente che scappa: ha paura, sanno che perdono ora come perderanno il 4 Dicembre", ha commentato il leader della Lega, schierata per il no. Salvini ha lanciato su Twitter l’hastag #Boschiscappa e postato una foto che mette a confronto il suo volto con una scheda vuota: "ora aspetto Renzi", ha sfidato il premier. Tor 20161007T120026Z REFERENDUM: SALVINI, BOSCHI SCAPPA DA CONFRONTO, CHE VERGOGNA (2) = REFERENDUM: SALVINI, BOSCHI SCAPPA DA CONFRONTO, CHE VERGOGNA (2) = non bastano sorrisi, scollature e tacco 12 - riforma fa schifo e va bocciata, ora aspetto Renzi (AdnKronos) - L’annuncio di Salvini su twitter è accompagnato da un video su Facebook. "La Boschi -dice Salvini- scappa. Hanno paura. Da una settimana era in programma un confronto sul referendum e non solo, ma anche su Banca Etruria, immigrazione, Europa, tasse, disoccupazione, legge Fornero e cosa succede? A poche ore dal confronto, Boschi scappa". "Ha paura -prosegue Salvini- e a maggior ragione voto No. Ora aspetto Renzi perchè, al di là della maleducazione, è giusto che gli italiani sappiano che questa riforma fa schifo e va bocciata e non bastano i sorrisi, le scollature e i tacchi 12. Boschi scappa. Peccato". (Mon/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 07-OTT-16 12:27 NNNN *** == La notizia: Cortei e tensioni,per scuola autunno caldo(ore 14) = (AGI) - Roma, 7 ott. - Studenti in piazza in tutta italia contro la politica scolastica del governo. E’ partito, con tensioni in alcune citta’, l’autunno caldo della scuola con la giornata nazionale di protesta degli studenti contro la Buona Scuola del governo Renzi. Sit-in, cortei e manifestazioni nelle principali citta’ italiane, da Milano a Napoli, da Bologna a Roma fino a Palermo. "Di questi tempi, tutti gli anni, c’e’ una comprensibile e tradizionale voce degli studenti. Non mi pare che ci siano obiettivi precisi, mi sembra che sia una richiesta di attenzione" commenta il ministro dell’Istruzione Stefania Giannini, "questo governo si e’ occupato della scuola fin da subito: il dialogo con gli studenti e’ sempre aperto". Nella Capitale un migliaio di studenti ha marcia verso il ministero dell’Istruzione e dell’Universita’ in viale Trastevere insieme con varie sigle sindacali, Link, esponenti del movimento per la casa, i No tav, il movimento per la tutele dei migranti. Il corteo era partito con un piccolo tafferuglio: i dimostranti hanno cercato di deviare dal percorso previsto, ma le forze dell’ordine li hanno rimessi sull’itinerario convenuto. Due minorenni sono stati fermati e altri quattro ragazzi identificati. A Torino lancio di vernice e scritte contro il governo Renzi sulla sede del Pd di San Salvario a Torino e uova contro la sede dell’Ufficio regionale scolastico in Corso Vittorio Emanuele. la manifestazione degli studenti ha registrato attimi di tensione quando il corteo di circa 500 giovani, si e’ fermato sotto la sede dell’Ufficio regionale scolastico lanciando uova. A Milano gli studenti sono scesi per le strade e Parco Ravizza, punto finale della manifestazione, ha ospitato alcune iniziative sociali e gli interventi. A Bologna due cortei nel centro citta’ e traffico e’ in tilt, da un lato gli studenti del Cas (collettivo autonomo studentesco) e dall’altro la manifestazione promossa dagli studenti medi con l’adesione di Udu (Unione degli universitari). Musica ad alto volume, cori da stadio e slogan contro il premier Matteo Renzi a Napoli. Oltre 5000 studenti a Palermo "contro ogni forma di sfruttamento, contro l’alternanza scuola-lavoro, contro i presidi manager, contro l’aziendalizzazione e la privatizzazione delle scuole, contro lo smantellamento di esse". A Bari diverse centinaia di studenti hanno sfilato e molti indossavano una maschera da scimmia dietro uno striscione che annuncia "l’evoluzione sta partendo". A Firenze alcuni manifestanti hanno cercato di entrare nel liceo Galilei, in pieno centro, sfondando il portone. Sono stati respinti dalla polizia e alcuni giovani sono rimasti contusi. "Ora decidiamo noi" e’ lo slogan sullo striscione che ha aperto la manifestazione di studenti universitari e delle superiori a Cagliari per chiedere "piu’ diritti e piu’ democrazia". (AGI) red/Cav 071402 OTT 16 NNNN ** Scuola: testa corteo davanti al Miur, "assassini assassini" = (AGI) - Roma, 7 ott. - La testa del corteo degli studenti romani e’ arrivata da pochi minuti davanti al ministero dell’Istruzione e dell’Universita’ in viale Trastevere. L’ingresso del dicastero e’ presidiato da un cordone di poliziotti. Sotto le scale gli studenti hanno srotolato uno striscione rosso con la scritta ’La generazione ribelle dice No’. In molti hanno urlato ’Assassini assassini’. (AGI) Noc/Chi 071307 OTT 16 NNNN VENERDÌ 07 OTTOBRE 2016 13.37.57 Scuola: studenti sotto il Miur, "Giannini ascoltaci" = (AGI) - Roma, 7 ott. - Gli studenti romani arrivati in corteo sotto al Miur si sono rivolti direttamente al ministro dell’Istruzione e dell’Universita’, Stefania Giannini. "Ministro se ci senti gli studenti romani dicono no alla Buona Scuola e alla riforma della Costituzione. Siamo arrivati ancora una volta qua perche’ non ci hanno ascoltato, ma questa volta lo devono fare, siamo arrivati in tanti nonostante la pioggia e vogliamo tornare a contare". I ragazzi hanno tenuto a precisare che non vogliono dire soltanto no ma vogliono essere anche propostivi. Tra gli interventi piu’ urgenti che richiedono al Miur hanno citato maggiori investimenti nell’edilizia scolastica e nel sistema dei trasporti pubblici, chiedono inoltre una scuola "che realmente ci formi, e non ci spinga ad andare all’estero ma crei opportunita’ di lavoro". (AGI) Noc/Sfs 071337 OTT 16 NNNN *** Scuola: corteo Roma, 2 studenti fermi e 4 sanzionati = (AGI) - Roma, 7 ott. - Un gruppo di studenti che partecipavano alla manifestazione di Roma stamattina ha cercato di raggiungere il centro per effettuare un corteo non autorizzato, deviando in zona Ostiense dal percorso autorizzato dalla Questura, da piazza di Porta San Paolo verso il Miur. La Questura rende noto che sono stati fermati 2 minori che saranno affidati ai genitori, mentre altri 4 studenti sono stati identificati per le sanzioni previste dalla norma. Una perquisizione su un camioncino ha portato al sequestro di 10 scudi in plexiglass. (AGI) Rap 071151 OTT 16 NNNN *** ASSOLTO L’EX GOVERNATORE COTA – OTTAVIA GIUSTETTI e SARAH MARTINENGHI Invia per email Stampa 07 ottobre 2016 391 L’ex governatore leghista del Piemonte, Roberto Cota, assolto (con altri 14 consiglieri) dalle accuse sul rimborso delle celebri "mutande verdi" e di altre spese, 10 consiglieri condannati. Si chiude così, in primo grado, il processo Rimborsopoli in Piemonte: due anni di udienze hanno fatto emergere le spese più assurde e imbarazzanti di molti consiglieri regionali. Decine di migliaia di euro accumulati spesso in modo compulsivo pur di arrotondare i loro stipendi grazie ai meccanismi di rimborso dei gruppi. Complessivamente, sono dieci gli ex consiglieri regionali condannati e quindici gli assolti. La pena più alta è quella per Michele Giovine, a 3 anni e 10 mesi, mentre la più bassa quella di Augusta Montaruli, 4 mesi. La Regione, che nel corso del processo aveva ricevuto dagli imputati indennizzi per 2,4 milioni, otterrà da due dei condannati 20mila euro. Nessun indennizzo invece alla parte civile Codacons. Cota fuori dal tribunale dopo la sentenza: "Vicenda immonda, mi sono tolto un macigno" Navigazione per la galleria fotografica 1 di 7 Immagine Precedente Immagine Successiva Slideshow () () In sintesi, sono stati condannati Michele Giovine (3 anni e 10 mesi), Giovanni Negro (un anno e 4 mesi), Michele Formagnana (2 anni e 8 mesi), Alberto Cortopassi (2 anni e 1 mese), Rosa Anna Costa (2 anni e 1 mese), Angiolino Mastrullo (2 anni e 6 mesi), Augusta Montaruli (4 mesi), Alfredo Tentoni (2 anni e 5 mesi), Daniele Cantore (1 anno e 8 mesi) e Andrea Stara (3 anni e 4 mesi). Assolti, oltre all’ex governatore Cota, Roberto De Magistris, Massimo Giordano, Federico Gregorio, Riccardo Molinari, Paolo Tiramani, Michele Dell’Utri, Alberto Goffi, Maurizio Lupi, Girolamo La Rocca, Lorenzo Leardi, Massimiliano Motta, Rossana Valle, Sara Lupi (perché "il fatto non sussiste") e Angelo Burzi (perché "il fatto non costituisce reato"). Torino, gli imputati di Rimborsopoli in aula Navigazione per la galleria fotografica 1 di 7 Immagine Precedente Immagine Successiva Slideshow () () "Sono contento, fin dall’inizio sapevo di essere innocente - ha detto Cota uscendo dall’aula - Sono stato fatto oggetto di attacchi ignobili, ho sofferto tanto. Ma è giusto avere fiducia, una parte del sistema funziona". A chi gli ricordava che le sue mutande verdi sono diventate il simbolo del malcostume della politica, e gli riportava le ironie fatte dal presidente del Consiglio Matteo Renzi ieri durante la sua visita a Torino, Cota ha risposto così: "Oggi c’è stata la risposta al premier. Renzi farebbe bene a stare zitto e a interpretare con maggiore dignità il ruolo che ricopre. Sembra un venditore di pentole". "È una sentenza accurata e dettaglia è molto meditata - ha commentato Guido Alleva, il suo avvocato - mi sembra che faccia giustizia non solo dal punto di vista dei fatti contestati ma anche del punto di vista giuridico e mediatico". "Tutti assolti i consiglieri della Lega Nord in Piemonte. Da Roberto Cota a Riccardo Molinari. Tre anni di insulti, elezioni ribaltate e, alla fine, ’il fatto non sussiste’. Quanta gente, a partire da Renzi, dovrebbe chiedere scusa". Così il segretario federale della Lega Nord, Matteo Salvini, ha commentato su Facebook l’assoluzione dell’ex governatore: "Un abbraccio ragazzi, a testa alta, si torna a vincere", conclude Salvini. "Via un altro pezzo di fango: per me è la terza assoluzione dopo quelle della Corte dei Conti e del Tar sulla vicenda del bar Coccia aperta dalla procura di Novara. Sono contento ma non sorpreso perché sapevo di essere a posto" dice Massimo Giordano, ex assessore della giunta Cota. "E’ evidente che le condanne sono arrivate solo per le spese considerate abnormi. Gli esborsi che in un modo o nell’altro rientravano nell’attività politica e istituzionale dei consiglieri, invece, non sono state censurate dai giudici". Questo il commento di uno degli avvocati difensori, Aldo Mirate, che difendeva uno degli imputati assolti, Lorenzo Leardi. Il giudice Silvia Bersano Begey ha letto la decisione su un processo comunque giuridicamente complesso. «Erano spese istituzionali», si sono sempre difesi i 24 imputati: cene, pranzi, e colazioni offerte con tanta nonchalance, abiti e borse griffate donate ai bisognosi, quasi tutto è stato giustificato con un incontro o una finalità politica. E proprio sul confine della libertà e legittimità della spesa, sull’esistenza di procedure e consuetudini vigenti da anni, e sui meccanismi di pseudo controllo degli scontrini, si è giocata tutta la linea difensiva dei principi del foro di Torino che hanno sostenuto la mancanza di un reato. L’accusa, portata avanti tenacemente dai pm Enrica Gabetta e Giancarlo Avenati Bassi, non ha mai avuto dubbi: le spese erano personali, molto spesso ingiustificate (e ingiustificabili) e i politici — tutti del centro destra tranne Stara — hanno commesso il reato di peculato. Guardando alle sentenze in altre regioni, si deve ammettere che sono state collezionate più assoluzioni che condanne. Ma c’è una nuova carta che ha pesato a sfavore dei consiglieri piemontesi condannati. Arriva dalla Cassazione, che ha confermato la sentenza di patteggiamento per le stesse accuse, nei confronti di Andrea Buquicchio, Luigi Cursio, Tullio Ponsio e Luca Pedrale. Gli ‘ermellini’ hanno confutato la tesi difensiva secondo cui l’esistenza di un «controllo politico» sull’utilizzo dei fondi costituisce una causa di non punibilità: «non essendovi — scrive la Corte — una forma di immunità e/o di esclusione della applicabilità della legge penale in favore dei parlamentari regionali o nazionali», anche se questo fosse vero «non farebbe venir meno il peculato». "Pensiamo alle conseguenze politiche di tutto questo" ha detto il governatore della Toscana, Enrico Rossi, Pd, commentando su Radio Anch’io la notizia dell’assoluzione di Cota, e ha aggiunto: "Sono cose che fanno venire i brividi. Sono materie su cui sarebbe opportuno riflettere prima di mettere all’indice la classe dirigente. Ci sono troppe richieste di rinvio a giudizio, troppi clamori che si fanno sulla stampa, troppa strumentalizzazione. Credo che su tutto questo abbiamo bisogno di riflettere e abbiamo bisogno di un maggiore garantismo. Il politico può essere sottoposto ad una verifica di legalità, ma bisogna stare attenti prima di pronunciare l’indagine". *** REFERENDUM: DI BATTISTA, DOPO JP MORGAN E BRIATORE TOCCA A MOSCOVICI = REFERENDUM: DI BATTISTA, DOPO JP MORGAN E BRIATORE TOCCA A MOSCOVICI = Chi ci comanda in Europa tifa per il si’ Roma, 7 ott. (AdnKronos) - "Ieri Pierre Moscovici, il commissario europeo per gli affari economici e monetari (uno di quelli che conosciamo poco ma che ci gestiscono la vita) ha dichiarato: ’in Italia c’è una minaccia populista, va sostenuto Renzi’. Avanti un altro! Prima la JpMorgan, poi la Goldman Sachs, poi l’ambasciatore USA e poi Marchionne, la Salini-Impregilo, persino Briatore, tutti con Renzi!". Lo scrive su Fb Alessandro Di Battista, deputato del M5S. "Se ci fate caso - prosegue - le argomentazioni sono sempre più deboli e non vanno mai a toccare i punti della riforma. ’Se vincono i no investimenti in pericolo’, ’se vincono i NO salvataggio di MPS più difficile’ adesso è tornata di moda la ’minaccia populista’. Oggi non c’è cosa più populista al mondo che dare del populista a chi non la pensa come te. Chi comanda in Europa? Le banche, chi detiene di fatto la proprietà della moneta è ovvio. E costoro tifano Renzi. Questo è un fatto!". (segue) (Ile/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 07-OTT-16 12:55 NNNN *** VENERDÌ 07 OTTOBRE 2016 12.52.00 Ordigno Roma: al vaglio telecamere e impronte su involucro Non aveva innesco né polvere esplosiva (ANSA) - ROMA, 07 OTT - Al vaglio le riprese delle telecamere di zona ed eventuali impronte digitali che potrebbero essere state lasciate sull’ordigno, privo di polvere esplosiva, ritrovato qualche sera fa sotto l’appartamento di un collaboratore del vice sindaco di Roma. Sulla vicenda sono in corso indagini della Digos. Il manufatto era formato da tre batterie tenute insieme da un nastro e non aveva né innesco né polvere esplosiva. Da accertare se si sia trattato di un avvertimento e se eventualmente possa essere collegato a motivi personali o all’attività che il professionista svolge per la giunta Raggi. L’involucro era appoggiato a una finestra del piano rialzato dell’edificio e non sono stati trovati biglietti né scritte sui muri vicini. (ANSA). YF1-TZ 07-OTT-16 12:50 NNNN *** ROMA: BLOG GRILLO, INNESCO ORDIGNO NON E’ PIUMA, CRONISTA SI SCUSI = ROMA: BLOG GRILLO, INNESCO ORDIGNO NON E’ PIUMA, CRONISTA SI SCUSI = Roma, 7 ott. (AdnKronos) - "Ieri, a pochi minuti dall’annuncio del ritrovamento dell’innesco di un ordigno nell’appartamento di un nostro collaboratore in Campidoglio, la giornalista di Repubblica Federica Angeli si è lanciata in un paio di tweet disgustosi tesi a sminuire un episodio che appare gravissimo e che minaccia l’incolumità non solo di un libero cittadino, ma di un’intera famiglia". Lo scrive il Movimento Cinque Stelle sul blog di Beppe Grillo, in un post rilanciato via Twitter anche da Beppe Grillo. "L’innesco di un ordigno non è una piuma. La Angeli per prima - aggiunge il post del M5S - dovrebbe essere in grado di capire, se non fosse che la sua partigianeria politica viene prima di tutto, anche prima del silenzio. O, peggio ancora, prima della solidarietà. Questo è lo spessore, se così vogliamo chiamarlo, di certi giornalisti prestati al potere: infangare in ogni occasione, oltrepassando se necessario il limite della decenza. In qualsiasi altro Paese il direttore responsabile avrebbe immediatamente richiamato all’ordine la sua giornalista, annunciando pubbliche scuse. Ci auguriamo che accada". (Ile/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 07-OTT-16 12:42 NNNN *** Stato-mafia: ’capitano Ultimo’ al processo, ma non risponde = (AGI) - Palermo, 7 ott. - "Mi voglio avvalere della facolta’ di non rispondere". Cosi’ il colonnello Sergio De Caprio, 55 anni, il ’capitano Ultimo’ che arresto’ il boss Salvatore Riina il 15 gennaio 1993, ha "aperto e chiuso" la sua deposizione al processo sulla trattativa tra Stato e mafia. In videoconferenza da un sito riservato - ma a Roma - felpa azzurra con cappuccio, di spalle rispetto alle telecamere, "Ultimo" e’ stato citato come teste e indagato di reato connesso, ovvero falsa testimonianza sui fatti di Terme Vigliatore del 1993 (gli atti sono stati trasmessi dalla Corte di appello che ha assolto il generale Mori e il colonello Obinu alla Procura di Palermo) dall’accusa, oggi rappresentata dall’aggiunto Vittorio Teresi e dai sostituti Nino Di Matteo e Roberto Tartaglia. In relazione alla testimonianza che De Caprio avrebbe dovuto rendere oggi, i pm hanno chiesto l’acquisizione documentale sui fatti Terme Vigliatore. (AGI) Pa8/Mrg/Mzu 071234 OTT 16 NNNN *** Studenti in oltre 100 piazze italiane contro riforma costituzionale Manifestazioni a Roma, Bologna, Torino, Catania, Siena, Napoli Roma, 7 ott. (askanews) - Gli studenti italiani stanno "manifestando in oltre 100 piazze" italiane contro il referendum costituzionale, dichiara Martina Carpani, coordinatrice nazionale Rete della Conoscenza, "perchè rifiutiamo le scelte accentratrici del governo e dichiariamo il nostro NO alla riforma costituzionale. Con un calo del 40% dei contratti di lavoro a tempo indeterminato, oltre 4 milioni di persone in povertà assoluta, oltre 100mila persone che nell’ultimo anno hanno abbandonato l’italia, è evidente il fallimento delle politiche del Governo che ha risposto agli interessi dei pochi e non dei nostri. Siamo la generazione più povera rispetto ai propri genitori dalla seconda guerra mondiale ad oggi. Basta con la retorica del cambiamento vs conservazione. Renzi non ha cambiato nulla e non risponde affatto agli interessi dei giovani che dice di voler rappresentare. Lo dicono le statistiche, non i gufi. E’ arrivato il momento di tornare a decidere dal basso per i nostri interessi. Torneremo in piazza il 29 ottobre per l’inizio della campagna elettorale ed attraverseremo le strade ed i quartieri nelle prossime settimane per un NO popolare e diffuso." "Chi ha di più, decide di più. E’ sempre stato così nel nostro Paese", afferma Francesca Picci, coordinatrice nazionale Unione degli Studenti. "Per questo oggi siamo in piazza per affermare che vogliamo tornare a decidere tanto nelle politiche che riguardano l’istruzione, portate avanti dal governo per deleghe in bianco, tanto nella visione di Paese che si porta avanti. Diciamo NO alla riforma costituzionale che permetterebbe al governo di cambiare con ancor più facilità le nostre scuole, devastare ancor più velocemente i nostri territori, rendere ancora più precarie le nostre vite. Non siamo troll, come dice Renzi, ma studenti con coscienza critica ed una precisa idea di cambiamento - dentro e fuori dalle scuole - opposta agli interessi dei soliti noti che il Governo promuove. Vogliamo un nuovo statuto delle studentesse e degli studenti, una scuola che non insegni lo sfruttamento fin dai banchi ed un Paese che non strumentalizzi i nostri sogni di futuro per gli spot elettorali, ma li promuova davvero". "Anche gli universitari sono oggi in piazza per il diritto allo studio e la democrazia" - dichiara Andrea Torti, Coordinatore Nazionale di Link - Coordinamento universitario - Perchè pensiamo che garantire l’accesso universale alla formazione universitaria significhi riaprire spazi di democrazia nel nostro Paese, contro la continua esclusione sociale e politica alla quale negli anni siamo stati relegati". Manifestazioni si registrano tra le varie città a Roma, Bologna, Trieste, Torino, Asti, Milano, Varese, Cagliari, Bari, Lecce, Taranto, Brindisi, Napoli, Catania, Messina, Pisa e Siena. Red/Cro/Bla 20161007T121052Z *** VENERDÌ 07 OTTOBRE 2016 11.58.43 Referendum:sondaggio Ixè, Sì e No pari al 38%, 50% affluenza (ANSA) - ROMA, 7 OTT - Se si votasse oggi per il referendum costituzionale, andrebbe alle urne il 74% degli elettori Pd, il 58% del M5S, il 67% della Lega Nord e il 45% di Forza Italia. L’affluenza complessiva, secondo l’Istituto Ixè che ha fatto un sondaggio illustrato oggi ad Agorà (RaiTre), è invece al 50%. Nelle intenzioni di voto sì e no sono entrambi al 38%, con elettori Pd compatti per confermare la riforma costituzionale (73%) e quelli del M5S decisamente contrari (68%). La rilevazione è stata effettuata dall’Istituto Ixè per Agorà-RAI 3 il 5/10/2016. Metodologia di rilevazione: sondaggio CATI-CAMI su un campione casuale probabilistico stratificato di 1.000 soggetti maggiorenni (su 9.214 contatti complessivi), di età superiore ai 18 anni. Tutti i parametri sono uniformati ai più recenti dati forniti dall’ISTAT. I dati sono stati ponderati al fine di garantire la rappresentatività rispetto ai parametri di sesso, età e macro area di residenza. Margine d’errore massimo: +/-3,1%. (ANSA). PH 07-OTT-16 11:57 NNNN Sondaggi: Ixè; Pd e M5s in crescita, scendono Lega e Fi Cresce anche fiducia in Renzi e Governo (ANSA) - ROMA, 7 OTT - Crescono Pd e M5S nelle intenzioni di voto dell’Istituto Ixè, presentate oggi ad Agorà (RaiTre). Il partito guidato da Matteo Renzi, in una settimana, passa dal 32,6% al 33,2% (+0,6%), mentre il M5S supera la soglia del 29%, portandosi al 29,1% (+0,7%). La Lega Nord, invece, scende dal 13,6% al 13,3%. In calo anche Forza Italia, che passa dal 10,5% al 9,9%. Salgono di un punto, inoltre, la fiducia in Matteo Renzi (31%) e nel governo (28%). Tra i leader politici, al comando c’è sempre Sergio Mattarella, con il 49%. A quota 22% Grillo, al 20% Di Maio e Meloni. La rilevazione è stata effettuata dall’Istituto Ixè per Agorà-RAI 3 il 5/10/2016. Metodologia di rilevazione: sondaggio CATI-CAMI su un campione casuale probabilistico stratificato di 1.000 soggetti maggiorenni (su 9.214 contatti complessivi), di età superiore ai 18 anni. Tutti i parametri sono uniformati ai più recenti dati forniti dall’ISTAT. I dati sono stati ponderati al fine di garantire la rappresentatività rispetto ai parametri di sesso, età e macro area di residenza. Margine d’errore massimo: +/-3,1%. (ANSA). PH 07-OTT-16 11:57 NNNN ** VENERDÌ 07 OTTOBRE 2016 11.30.49 Referendum:Toscani, non so cosa voto.Chiacchiere perdi tempo (ANSA) - SIENA, 7 OTT - "Non so cosa voterò. Quando sento D’Alema viene voglia di votare il sì, quando sento Renzi il no". Lo ha detto Oliviero Toscani, a proposito del referendum sulla riforma costituzionale del 4 dicembre, a margine di una lezione tenuta all’Università di Siena sulla creatività nella comunicazione. "Tanto non cambierà niente. Siamo tutti pigri e inerti, soprattutto i giovani. Si sta chiacchierando del referendum solo per perder tempo", ha proseguito Toscani, specificando che "non mi interessano queste ’menate’ di provincia italiana, è come parlare di calcio o, visto che siamo a Siena, delle contrade del Palio". (ANSA). YQE-GRO/SPO 07-OTT-16 11:29 NNNN