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 2016  ottobre 05 Mercoledì calendario

APPUNTI RUBRICA DENTRO IL PALAZZO 6 OTTOBRE 2016 – • Benigni dice che bisogna votare sì. Ricordare anche l’attacco di Dario Fo a Benigni di quest’estate e le reazioni dei politici di oggi (il solito Brunetta, tra gli altri)

APPUNTI RUBRICA DENTRO IL PALAZZO 6 OTTOBRE 2016 – • Benigni dice che bisogna votare sì. Ricordare anche l’attacco di Dario Fo a Benigni di quest’estate e le reazioni dei politici di oggi (il solito Brunetta, tra gli altri). • I senatori Pd Mirabelli e Vaccari contro Intralot come sponsor della Nazionale di calcio • L’esposto del M5s contro Renzi per manipolazione di mercato per il Ponte sullo Stretto. • Le polemiche Anzaldi, Brunetta & Co. per gli ascolti ancora in calo di Politics al 2,5%. • Autunno caldo della scuola, venerdì manifestazioni degli studenti in 50 città • Boschi ricorda l’infanzia nei campi e il tabacco messo ad essiccare (oggi hanno firmato l’accordo con la Japan Tobacco). • Il caso del magistrato-scrittore De Cataldo e gli sms con Buzzi: il Csm oggi ha detto no al trasferimento. altro: • Malagò dice che martedì prossimo dirà tutto sulle Olimpiadi e l’incontro che ha avuto col Cio. • Appendino ha pubblicato i costi della campagna elettorale: 895 euro (non di oggi ma non l’ha ripresa quasi nessuno, mi pare). *** Calcio: senatori Pd,inaccettabile Intralot sponsor nazionali Mirabelli e Vaccari, Figc faccia dietrofront (ANSA) - ROMA, 5 OTT - "La Federazione italiana gioco calcio ha diffuso oggi la notizia che Intralot, il network multinazionale di scommesse e giochi online, sarà niente meno che Premium Sponsor delle nostre Nazionali di calcio. Si tratta di un accordo inaccettabile e per questo chiediamo alla FIGC di ripensare questa scelta scellerata e di fare dietrofront". Lo dicono i senatori dem Franco Mirabelli e Stefano Vaccari, rispettivamente capogruppo del Pd in Commissione Antimafia, nonché primo firmatario del ddl di riordino dei giochi, e responsabile del comitato della stessa commissione sul gioco legale e illegale. "In conferenza stampa - spiegano i due senatori dem - il direttore generale della FIGC Michele Uva ha motivato la decisione con l’affinità di valori con Intralot, sottolineando l’intenzione di creare un percorso socio-educativo per combattere la ludopatia. Dal nostro punto di vista, è come allearsi con il lupo per educarlo a non mangiare Cappuccetto Rosso. Intralot è una multinazionale di scommesse non solo calcistiche e giochi anche d’azzardo online, ha come obiettivo quello di accrescere il numero dei giocatori e il giro di tutti i giochi che fornisce. Inoltre l’azienda si è da poco fusa con Gamenet, una società che di fatto gestisce in quota maggioritaria il gioco d’azzardo legale in Italia, ma che è anche stata oggetto di inchieste in materia di gioco illegale e antiriciclaggio. L’associazione di questi marchi con le nostre Nazionali, se pure affiancata in teoria da campagne contro la ludopatia, non è compatibile con la battaglia contro il gioco d’azzardo illegale, il contenimento del gioco d’azzardo legale, il contrasto delle dipendenze che lo Stato persegue. Inoltre la scelta, vista la penetrazione mediatica della nostra nazionale di calcio, è in evidente contraddizione con la proibizione della pubblicità sui giochi in Tv. Le nostre Nazionali di calcio rappresentano valori di tutt’altro tenore e per questo FIGC - concludono i senatori dem - deve al più presto tornare sui propri passi". (ANSA). VR-COM 05-OTT-16 12:33 NNNN *** Il M5S ha presentato un esposto in Procura contro il presidente del Consiglio Matteo Renzi in relazione alle dichiarazioni sull’ipotesi della costruzione del Ponte sullo Stretto di Messina. A depositare l’esposto, dove si ipotizza il reato di manipolazione del mercato, il capogruppo alla Camera, Giulia Grillo e il deputato Andrea Colletti. «Il giorno dopo le dichiarazioni - fa notare M5S - la quotazione del titolo della Salini Impregilo ha avuto un aumento del 6,75%, conseguenza certa delle dichiarazioni del premier». «Non si conoscono i nomi di coloro che erano a conoscenza delle intenzioni e delle conseguenti dichiarazioni del Presidente del Consiglio Matteo Renzi ma, almeno in linea teorica, potrebbe configurarsi, qualora qualcuno si sia arricchito scientemente, il reato di manipolazione del mercato o altri reati collegati agli investimenti in Borsa», si precisa nell’esposto. Alla luce di ciò i rappresentanti Cinque stelle chiedono alla magistratura «di verificare se il titolo della Salini-Impregilo abbia subìto un anomalo scambio di contrattazioni nonché chi fossero coloro che, il giorno stesso delle dichiarazioni del presidente del Consiglio o anche il giorno precedente, abbiano investito su tali azioni, potendo quindi beneficiare di un guadagno certamente alto rispetto ai normali parametri». E ancora di «verificare chi fosse informato già in precedenza delle dichiarazioni di Renzi e se qualcuno abbia utilizzato tale informazione privilegiata per una propria utilità o per quella di una persona a essa vicina per ragioni di parentela, di lavoro o di qualsiasi altra natura». *** MERCOLEDÌ 05 OTTOBRE 2016 12.12.23 == Referendum: M5s, quesito truffa! presentato ricorso al Tar = (AGI) - Roma, 5 ott. - "Il testo del referendum e’ una truffa, una propaganda ingannevole, l’ennesima trovata di Renzi per prendere in giro gli italiani. Per questo anche il M5S ha presentato ricorso al TAR del Lazio contro il testo del quesito in quanto scritto in violazione della legge". Lo rende noto Vito Crimi, senatore del Movimento 5 Stelle membro della Commissione Affari Costituzionali.(AGI) red/gim 051211 OTT 16 NNNN == Referendum: contro scheda ricorso al Tar dei comitati del NO = (AGI) - Roma, 5 ott. - "Il quesito cosi’ formulato finisce per tradursi in una sorta di "spot pubblicitario", tanto suggestivo quanto incompleto e fuorviante, a favore del Governo che ha preso l’iniziativa della revisione e che ora ne chiede impropriamente la conferma ai cittadini, che non meritano di essere ingannati in modo cosi’ plateale". Cosi’ gli avvocati Enzo Palumbo e Giuseppe Bozzi (che attualmente difendono i ricorrenti messinesi dinanzi alla Consulta nel giudizio per l’incostituzionalita’ dell’Italicum), motivano il ricorso al Tar contro la scheda per il referendum costituzionale del 4 dicembre. I due legali lo fanno nella loro qualita’ di elettori e di esponenti del Comitato Liberali x il NO e del Coordinamento per la Democrazia Costituzionale, e i senatori Vito Claudio Crimi (Mov5Stelle) e Loredana De Petris (Sinistra Italiana-SEL), anche nella loro qualita’ di delegati di un gruppo di senatori richiedenti il referendum costituzionale oppositivo, col patrocinio dell’avv. Luciano Vasques del Foro di Roma. I ricorrenti lamentano che il quesito predisposto dal Quirinale "non tiene conto di quanto stabilito dall’art. 16 della legge 352-1970, secondo cui, quando si tratti di revisione della Costituzione, il quesito referendario deve recare la specifica indicazione "degli articoli" revisionati e di cio’ che essi "concernono"". Il quesito referendario "predisposto dagli Uffici del Quirinale, su proposta del Governo, oltre a non specificare quali siano gli articoli della Costituzione interessati dalla riforma, alcuni dei quali ben piu’ importanti di quelli citati (come la nuove modalita’ di elezione del Presidente della Repubblica e dei Giudici costituzionali di derivazione parlamentare), si limita invece a riprodurre il titolo del ddl di revisione, che, assieme al corretto ma insufficiente riferimento ad alcuni istituti incisi dalla revisione, riporta impropriamente anche una presunta finalita’ della legge (il c. d. contenimento dei costi di funzionamento delle istituzioni), che non trova specifico riferimento in alcuna delle norme revisionate, potendone semmai essere una conseguenza, neppure certa e comunque irrisoria".(AGI) red/Gim 051234 OTT 16 NNNN *** Roma, interrogazione al Senato su contratto Raggi-M5s Roma, interrogazione al Senato su contratto Raggi-M5s Battista: impegno era a liberare capitale da immobilismo partiti Roma, 5 ott. (askanews) - "La capitale di una nazione del G20 è in mano a una srl milanese. Pazzesco. La sindaca Raggi è stritolata da un contratto privo di alcun valore legale, che le impone sanzioni in caso di eterodossia verso la Casaleggio associati e questo è così contrapposto ai principi basilari della democrazia che ho deciso di presentare un’interrogazione parlamentare". Lo ha reso noto il senatore Lorenzo Battista, membro del gruppo parlamentare ’Per le Autonomie’, annunciando di aver depositato un atto di sindacato ispettivo al Ministero dell’ Interno riguardo il contratto che vincolerebbe l’operato della Giunta comunale di Roma. "Il M5s - argomenta Battista- avrebbe dovuto liberare il Paese dall’immobilismo dei partiti, e invece la Capitale resta ancora incastrata nelle secche: al momento la Giunta capitolina si è limitata a non governare la città. Dopo il fallimento del mini e maxi direttorio Casaleggio Junior continua a indicare alla sindaca nomine e strategie che continuano a far apparire la sindaca solo in video motivazionali per riscaldare il cuore delle truppe. Francamente - conclude il senatore - non vedo grandi aperture per il futuro di questa città. Ma come diceva Montanelli di Berlusconi, temo che questa sia una malattia che si cura soltanto col vaccino, e per guarire dalla giunta Raggi ci vuole una bella dose di vaccino Raggi. Bisogna vederla al potere." Tor 20161005T114700Z *** Polemiche Anzaldi, Brunetta & Co. per gli ascolti ancora in calo di Polotics al 2,5%. Anzaldi (Pd): "Politics" al 2,5% dimezza ascolti, cda intervenga Anzaldi (Pd): "Politics" al 2,5% dimezza ascolti, cda intervenga Verdelli non può ingnorarlo nel piano informazione che oggi espone Roma, 5 ott. (askanews) - "Politics sempre più giù: in 5 puntate ascolto + che dimezzato, da 5,5 a 2,5%. Piano informazione Verdelli in Cda oggi parla anche di questo?". Lo ha scritto su Twitter il deputato del Partito democratico e segretario della commissione di Vigilanza Rai, Michele Anzaldi. Tor 20161005T111017Z MERCOLEDÌ 05 OTTOBRE 2016 11.00.26 Tv: Politics ancora giu’, share 2,53%; diMartedi’ sale e fa 7% = (AGI) - Roma, 5 ott. - La nuova formula non risolleva e non rilancia gli ascolti di ’Politics’: il programma di Gianluca Semprini che su Rai3 ha sostituito Ballaro’ ieri e’ stato visto da 627mila spettatori con share del 2,53%, in calo rispettivamente di 55mila spettatori e dello 0,13% rispetto a una settimana fa. Al contrario, il diretto competitor ’diMartedi’’ condotto da Giovanni Floris su La7 e’ stato visto da 1 milione 297mila spettatori con share del 7,02%, in crescita di 65mila spettatori e dello 0,24% rispetto alla precedente puntata. Continua quindi la discesa di ascolti di ’Politics’, ed e’ la quarta settimana di fila dopo la puntata di avvio del nuovo programma voluto dal direttore della rete Daria Bignardi e affidato a Semprini arrivato da Sky Tg24 al posto di Massimo Giannini. Il quale ora e’ ospite pressoche’ fisso di Floris, la cui trasmissione ha invece registrato settimana dopo settimana un trend di crescita del numero di spettatori. (AGI) Vic 051059 OTT 16 NNNN *** * Referendum, Benigni: indispensabile che vinca il sì * Referendum, Benigni: indispensabile che vinca il sì "Ci sono cose da migliorare ma è ultima occasione" Roma, 5 ott. (askanews) - "E’ indispensabile che vinca il sì. Se vince il no il giorno dopo ti immagini? Il morale va a terra, peggio della Brexit. I costituenti stessi hanno auspicato di riformarla la seconda parte, poi c’è la maniera di migliorarla ma se non si parte... Non è come qualcuno dice la riformeremo dopo. No, non accadrà mai più". Lo ha detto Roberto Benigni, in una intervista, tra il serio e il faceto, a "Le Iene". Anche se, ha aggiunto, nella riforma, "certamente ci sono da rivedere alcune cose". Per Benigni "i primi 12 principi sono intoccabili e la prima parte, diritti e doveri, sono straordinariamente belli e intoccabili" ma per la seconda parte "già i costituenti auspicavano un miglioramento". Benigni, comunque, esprime tutta la sua riconoscenza ai primi costituenti che hanno scritto "la Costituzione più bella del mondo". "E’ stato un miracolo - ha detto -. Ci hanno fatto volare e hanno illuminato le macerie e l’Italia si è rialzata". Afe 20161005T121825Z Referendum, Brunetta: Benigni? Italiani non credono a comici Referendum, Brunetta: Benigni? Italiani non credono a comici "Sì alla canna del gas, cittadini hanno capito il bluff" Roma, 5 ott. (askanews) - "#referendum ’Sì’ a canna gas prova carta Benigni. Italiani hanno capito bluff @matteorenzi e non credono ai comici ignorantelli/opportunisti". Lo scrive su Twitter Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati. Pol/Afe 20161005T130200Z *** MERCOLEDÌ 05 OTTOBRE 2016 13.11.09 Roma 2024: Malagò, conferenza martedì per tutti i dettagli ’Bach mi ha pregato di non parlarne ora, oggi altre priorità’ (ANSA) - ROMA, 05 OTT - "Sia il Vaticano che il Cio mi hanno pregato di non rilasciare dichiarazioni sulla candidatura di Roma 2024. Parlerò con Bach a fine settimana e farò una conferenza stampa con tutti i dettagli forse martedì della prossima settimana perché lunedì sono fuori per una serie di iniziative. Così racconterò tutto. + un impegno che ho preso con Bach e con tutto il Cio, e lo devo rispettare". + quanto riferisce il presidente del Coni, Giovanni Malagò, parlando a margine della celebrazione dei 50 anni della Scuola dello Sport che si è svolta stamane al Centro di preparazione olimpica ’Giulio Onesti’ all’Acqua Acetosa, commentando l’incontro avuto ieri a Roma con il presidente del Comitato olimpico internazionale, Thomas Bach, nella Capitale fino a domani per presenziare al convegno in programma in Vaticano su ’Sport e fede’. (ANSA). YYP 05-OTT-16 13:10 NNNN *** Sindaca con 895 euro: per Appendino una campagna elettorale low cost Nella corsa alla poltrona di primo cittadino il Pd ne ha spesi 88 mila Chiara Appendino durante un incontro in campagna elettorale 03/10/2016 andrea rossi torino Un candidato che spende 895 euro per la sua campagna elettorale e diventa sindaco è un’esperienza che Torino non ha mai vissuto e probabilmente non vedrà più. Lo scorso 19 giugno è andata così: al ballottaggio i torinesi hanno eletto un candidato che in tutta la campagna elettorale non è arrivato a sborsare mille euro. In questi giorni scadono i termini per la presentazione delle spese elettorali. Entro tre mesi dall’ultima proclamazione degli eletti tutti i candidati - eletti o non eletti - e le formazioni politiche sono tenuti a trasmettere alla Corte d’appello l’elenco dei finanziamenti ricevuti e delle uscite. Molti documenti sono stati presentati. Tra questi c’è il bilancio della campagna elettorale di Chiara Appendino: 895 euro. SOBRIETÀ CINQUESTELLE I Cinquestelle, come formazione politica, non hanno ancora depositato il loro rendiconto. Molti candidati sì, confermando l’impronta low cost della sindaca. Il più esoso - si fa per dire - per ora è Andrea Russi, che per sedere in Sala Rossa ha investito ben 176 euro. La collega Maura Paoli, invece, è riuscita a farsi eleggere spendendo appena 26 euro. Nel mezzo c’è il drappello degli altri 22 neo consiglieri grillini: spesa media, meno di 100 euro. Fuori, invece, c’è un altro mondo. C’è chi, come Roberto Rosso, ha investito una mole di denaro: 288 mila euro - di cui 260 mila sborsati di tasca propria - con cui si è assicurato, alla fine di una tambureggiante campagna elettorale, il 5% e uno scranno in Sala Rossa. È andata peggio al suo omonimo candidato nelle liste di Forza Italia, quel Roberto Rosso cui non sono bastati 22.800 euro per entrare in Consiglio; si è fermato a 587 voti di preferenza. Poca roba. I veri campioni - Rosso a parte - finora sono i Moderati, la formazione del deputato Giacomo Portas, solita a massicci investimenti per fare incetta di voti. Non è andata bene, stavolta: 222 mila euro e nemmeno il 6% dei voti. L’unico eletto è Silvio Magliano, che si è quasi svenato: 29.409 euro. I CONTI DI FASSINO La campagna del comitato elettorale di Piero Fassino, sindaco uscente e candidato al secondo mandato alle ultime amministrative, è costata meno di 450 mila euro. «Il rendiconto del comitato elettorale - comunica lo stesso Fassino - è stato depositato questa mattina al Collegio regionale di garanzia elettorale presso la Corte d’Appello di Torino, con tutta la documentazione prevista dalla legge, per una spesa complessiva di 442.500 euro». FORZA ITALIA A STECCHETTO Un altro tradito dagli eventi è Maurizio Marrone, il battagliero leader di Fratelli d’Italia, che nonostante i quasi 60 mila euro sborsati non ce l’ha fatta, pur con 1.255 preferenze. La sua formazione è rimasta al palo. Il candidato sindaco che appoggiava, il notaio Alberto Morano, può invece dire di aver fatto un buon investimento: 25 mila euro per ottenere l’8%. L’altro partito che appoggiava Morano, la Lega Nord, ha messo a rendiconto quasi 43 mila euro. E il centrosinistra? Il Pd ha rendicontato 88 mila euro, pochi tutto sommato al cospetto dei 68 mila della lista civica Fassino. Ma quel che più colpisce è l’investimento di Forza Italia: 216,55 euro arrivati da Roma per sostenere la corsa di Osvaldo Napoli. Bei tempi quando Berlusconi apriva il portafogli senza farsi pregare. *** MERCOLEDÌ 05 OTTOBRE 2016 13.23.24 ##Scuola, venerdì al via autunno caldo: manifestazioni in 50 città ##Scuola, venerdì al via autunno caldo: manifestazioni in 50 città Studenti in piazza contro riforma Costituzione, 21 sciopero prof. Roma, 5 ott. (askanews) - Parte ufficialmente venerdì prossimo 7 ottobre l’autunno caldo della scuola italiana, con diverse manifestazioni studentesche in circa 50 città italiane: a Roma partirà un corteo da Piazzale Ostiense, a Milano da Largo Cairoli, a Napoli da Piazza Garibaldi, a Torino da Piazza Arbarello, a Bari concentramento in Piazza Umberto. Sarà la prima mobilitazione nazionale degli studenti nel nuovo anno scolastico, in attesa del primo sciopero generale di docenti e personale Ata già fissato per il 21 ottobre dai sindacati Usb, Unicobas, Usi "per la difesa dei diritti del lavoro e dello stato sociale". La protesta di venerdì, organizzata da Rete degli studenti medi, Unione degli Studenti e Unione degli Universitari, "inonderà le piazze di tutta Italia per dire no alle disuguaglianze: vogliamo una legge nazionale sul diritto allo studio perchè migliaia di studentesse e studenti, da Nord a Sud, sono esclusi dall’accesso ad un’istruzione gratuita e di qualità; no alla scuola-azienda: vogliamo contrastare un modello di impresa basato sulla competizione e la valutazione punitiva, perchè esigiamo una scuola democratica e inclusiva; no ad un’alternanza scuola-lavoro come sfruttamento: vogliamo imparare a saper fare in percorsi che siano realmente formativi, al di fuori da ogni logica di sfruttamento e in aziende altamente qualificate; no al preside manager: vogliamo decidere insieme in assemblee partecipate da tutti coloro che vivono la scuola ogni giorno. Nessuno deve più subire le decisioni autoritarie, ma contribuire a realizzare l’altra scuola possibile; no alla privatizzazione dei luoghi del sapere, che non permette di valorizzare la conoscenza come strumento contro malessere sociale e negazione dei diritti; no alla riduzione degli spazi di decisione di giovani e studenti, per rivendicare un posto fondamentale nella determinazione delle nostre vite in modo consapevole, critico e partecipato; no ad un futuro precario e all’imposizione di logiche di mercato nei luoghi della formazione, perchè ostacolano la libera scelta dei percorsi di studi". (Segue) Sav 20161005T132244Z ##Scuola, venerdì al via autunno caldo: manifestazioni in 50 città -2- ##Scuola, venerdì al via autunno caldo: manifestazioni in 50 città -2- Roma, 5 ott. (askanews) - "Non ci lasceremo ingannare dall’ormai radicata retorica renziana dell’innovazione a tutti i costi - dicono gli organizzatori - che scoraggia il pensiero e l’azione dei tanti giungendo a sottovalutare, o a ignorare, i reali problemi che necessitano di risposte concrete ed immediate; non ci lasceremo ingannare dalla frenesia dell’accelerazione dei processi direttamente proporzionale al superamento della discussione democraticamente partecipata; non ci lasceremo ingannare dalle manovre in materia d’istruzione, palesemente insufficienti ed espressione di come ci si stia avviando alla privatizzazione dei saperi per innescare un processo di esclusione dei molti operato dai pochi. Saremo resistenti lasciando le armi di difesa e imbracciando gli strumenti dell’attacco". "Non basta più solo contrastare le manovre politiche: è necessario cogliere la connessione che lega ogni progetto imposto dal Governo e capire quanto si stia tentando di riproporre una concezione diffusa e passivamente condivisa del neoliberalismo. Dobbiamo riconoscere che la Buona Scuola si lega al Jobs Act per connettere formazione privatizzata e lavoro precario, concretizzando politiche d’austerità nel Paese; in ultimo luogo bisogna intercettare nella riforma della Costituzione la ’ciliegina sulla torta’ che funge da irremovibile sigillo con cui si chiude l’era della possibilità di decidere. L’autunno 2016 deve rappresentare un processo tramite il quale ci si attiva, cogliendo l’occasione per aprire il dibattito su una linea trasversale e più ampia che rechi con sé l’unione indissolubile tra istruzione, democrazia e costituzione", concludono. Sav 20161005T132257Z *** Telefonate con Buzzi, Csm ’no a trasferimento De Cataldo’ Commissione si spacca e boccia avvio procedura incompatibilità (ANSA) - ROMA, 5 OTT - La Prima Commissione del Csm si spacca e con un testa a testa tra favorevoli e contrari boccia la richiesta di avviare la procedura di trasferimento d’ufficio per incompatibilità funzionale del giudice-scrittore Giancarlo De Cataldo per le telefonate e gli sms scambiati con Salvatore Buzzi, che è tra i principali imputati del processo Mafia capitale. A chiedere l’apertura della procedura di trasferimento è stata la relatrice del fascicolo , la togata di Unicost Maria Rosaria San Giorgio. Ad appoggiarla, il laico di Forza Italia Pierantonio Zanettin e il togato di Magistratura Indipendente Lorenzo Pontecorvo. Contrari invece i togati di Area Antonello Ardituro e Piergiorgio Morosini, oltre al presidente della Commissione, Renato Balduzzi. Un voto in parità che ha fatto naufragare la proposta. Due le strade possibili per la Commissione: o andare avanti con l’istruttoria o chiedere l’ archiviazione, nel cui caso è possibile la rinuncia all’incarico della relatrice. La Commissione però sta per essere rinnovata: probabilmente saranno i prossimi componenti a decidere. (ANSA). FH 05-OTT-16 13:33 NNNN