Vivienne Westwood; Ian Kelly, Vivienne Westwood, Odoya, Bologna, 2015, 30 settembre 2016
«Un bambino guarda tutto come se lo vedesse per la prima volta; il genio non è che l’infanzia ritrovata per un atto di volontà»
«Un bambino guarda tutto come se lo vedesse per la prima volta; il genio non è che l’infanzia ritrovata per un atto di volontà». [Charles Baudelaire, Il pittore della vita moderna] «Mai danzare senza una storia in testa». [Rudolf Nureyev] «Le strade che prende la vita non sono necessariamente coscienti nella loro concezione, poiché spesso la coscienza viene raggiunta più tardi, attraverso la pressione dolorosa che la circostanza esercita sul nervo del senso di ribellione». [Samuel Putnam, François Rabelais, Man of the Renaissance] «Ho vissuto tutta la vita come se fossi giovane, ma ora che sono vecchia mi rendo conto che la giovinezza non solo è preziosa, ma è proprio un’altra cosa». [Vivienne Westwood] «Il vero inizio della cultura giovanile? È stato il rock’n’roll». [Tommy Roberts del negozio “Mr Freedom”] «Ho cominciato a realizzare capi rock’n’roll quando andavo a scuola. Cose fai da te molto immediate. “Fai da te” divenne il mio motto. In estate creavamo dei top, come dei piccoli reggiseni fatti con due foulard cuciti insieme in un angolo, dietro le spalle. Cose di questo genere. È stato il periodo migliore possibile per essere adolescenti». [Vivienne Westwood] «Mi interessavano molto quelli della classe operaia che avevano occhio nel vestire. I mod. Non volli andare all’università. Pensavo che gli universitari fossero degli intellettuali effeminati. Portavano gli ombrelli al braccio e dopo le lezioni bevevano succo d’ananas e sherry con l’insegnante di francese. Sessualmente, non mi interessavano. Non so perché. Mi piacevano gli operai dei cantieri edili». [Vivienne Westwood] «Quando conobbi Malcolm e mi innamorai di lui, pensai che fosse bellissimo e lo penso ancora. Faccio ancora tesoro dell’esperienza con lui. Un mondo senza Malcolm sarebbe stato come un mondo senza Brasile... Era carismatico, talentuoso: mi piaceva davvero. E anche se era pazzo, volevo scoprire di più sul suo conto». [Vivienne Westwood] «Malcolm era come un bambino sperduto in una foresta. La foresta è buia e carica di presagi, e gli alberi scuri rappresentano le forze che soggiogano e reprimono le nostre libertà. Quando Malcolm non riesce a trovare una via d’uscita, si rende conto di dover fare entrare la luce. Allora che fa? Dà fuoco agli alberi». [Stewart McLaren al funerale di suo fratello nel 2010] «L’invenzione non consiste nel creare dal nulla, ma dal caos». [Mary Shelley, Prefazione a Frankenstein, 1831] «Prima di me e Malcolm il punk non esisteva. E c’è un’altra cosa che dovete sapere: è stato uno sballo». [Vivienne Westwood] «Rimbaud scriveva della mostruosità della città... Ed eccola qui nel 1973. Di questo parlano le mie canzoni». [David Johansen dei New York Dolls] «Non credo che il punk sarebbe mai esistito senza Vivienne e Malcolm. Qualcosa sarebbe successo e forse l’avrebbero chiamato punk, ma il look non sarebbe stato lo stesso, nemmeno in America. E invece il look era importantissimo». [Chrissie Hynde dei Pretenders] «Facevano sul serio, sai, i Sex Pistols, e io adoravo i loro testi, non solo quelli che scrivevo io, nonostante ami scrivere canzoni [Vivienne ha contribuito a scrivere alcuni dei testi dei Sex Pistols] e sia anche brava. Erano fantastici, i Sex Pistols. L’altro giorno ho incontrato una persona piuttosto anziana, ma sapevo che era stato un punk ancora prima che me lo dicesse. Datemi un punk e io vi mostrerò l’uomo». [Vivienne Westwood] «Il peggior nemico della buona arte è una carrozzina nell’anticamera». [Cyril Connolly, I nemici dei giovani talenti] «Sono stata molto fortunata ad avere dei figli. Conoscerli è stata una delle cose più belle che mi siano mai capitate. Sono orgogliosa dei miei ragazzi: non si permetterebbero mai di trattate di merda qualcuno. Credo che la cosa migliore che si possa fare per un figlio sia dargli degli ideali». [Vivienne Westwood] «A quei tempi, Vivienne era come una bomba a orologeria». [Carlo d’Amario, amministratore delegato ed ex compagno di Vivienne Westwood] «Lasciate fare a me. Saccheggerò io per voi. State con me e potrete godere di una parte del mio bottino. Mi chiamo Progresso... Non è rimasto quasi più nessuno a credere in un mondo migliore. Qual è il futuro del profitto illimitato in un mondo finito?». [“The Pirate” e “Active Resistance” in Active Resistance to Propaganda di Vivienne Westwood] «Dietro ad alcune grandi donne c’è un uomo. Io volevo fare di Vivienne una regina. Ma non scrivere di me. Chiamami “Carlo de Seingalt” [il nom de plume di Casanova]. “Carlo D’Amario” non fa parte di questa storia. Non esiste». [Carlo d’Amario] «Presentai Vivienne a Keith Richards; pensavo che sarebbero stati una bella coppia. Poi, più avanti, lui mi disse: “Wow, è un bel tipo”, e lei mi disse: “Wow, è un bel tipo”. Non so se se la siano mai spassata insieme. Devi chiederlo a lei. [Ho chiesto. Pare di no.]». [Gene Krell cerca di combinare una storia tra Vivienne e Keith Richards] «È il loro carattere storico e il fatto che ciascuno è un pezzo unico che rende gli abiti della signora de Guermantes così particolari. La donna che indossa simili abiti acquista un’importanza straordinaria». [Marcel Proust, Alla ricerca del tempo perduto] «L’unica cosa in cui credo veramente è la cultura. Non c’è mai stata un’epoca in cui la gente ha avuto così poco rispetto per il passato». [Vivienne Westwood] «La moda ha la capacità di prendere il controllo della vita delle persone. A volte comincia tutto con un incontro casuale...». [Malcolm McLaren] «Non sono una persona gelosa. I cinesi hanno un proverbio che dice: se un cavallo è tuo, tornerà sempre da te. È stato così con Andreas. Lui è proprio come un cavallo: orgoglioso, elusivo, elettrico». [Vivienne Westwood] «Solo il tempo può testimoniare il successo. Solo coloro che perseguono appieno i propri interessi prima o poi incontreranno “l’originalità del passato”». [Vivienne Westwood] «Fare moda è come camminare su una corda tesa. Rischi di cadere nel ridicolo, ma, se riesci a mantenere l’equilibrio, è un trionfo». [Vivienne Westwood] «Immagini che lei e la sua famiglia vogliate fare un viaggio e ci sia solo un aereo al mondo. Immagini che quest’aereo abbia dei problemi e che le venga detto che, se qualcosa va storto, potrebbe innescarsi una reazione a catena e l’aereo potrebbe precipitare. Salirebbe a bordo? Perché non chiamiamo subito un ingegnere?». [Vivienne Westwood] «Se non salviamo la foresta pluviale, non c’è speranza di salvare il pianeta e Cool Earth ha un piano magnifico per fermare la distruzione. “Sii ragionevole: chiedi l’impossibile”, dicevamo, ma questo è possibile». [Vivienne Westwood e Matthew Owen di Cool Earth] «La sua faccia non era dolce: era risoluta, garbata. I suoi occhi nocciola sembravano avere una comprensione sovrumana e un sommo equilibrio. Sembrava conoscere, accettare, gradire il suo ruolo». [Ma’ Joad, descritta in Furore di John Steinbeck]