Stefano Arcobelli, La Gazzetta dello sport 25/9/2016, 25 settembre 2016
TANIA CAGNOTTO, UN TRAMPOLINO DI FELICITA’
Tania e lo skipper si conobbero a Bolzano il 15 maggio 2009, compleanno di Tania. S’innamorarono nel settembre 2009 in barca all’Isola d’Elba, dove ieri sono convolati a nozze. È il tuffo della felicità per la Cagnotto, da ieri anche signora Parolin. Lo sposo, Stefano, è un 33enne commercialista bolzanino con la passione della vela: vestito di lino, come chiedeva lei. Anche il tuffo in acqua dalla barca di una Tania elegantissima in bianco e dal sorriso sgargiante come mai, è stato simbolico. Da adesso sono altri i trampolini per la più grande tuffatrice europea: «È l’oro della vita per lei, sempre grande in ogni situazione» sintetizza Oscar Bertone, che dal 2013 ha affiancato Giorgio Cagnotto nella conduzione tecnica della bolzanina delle meraviglie, una che per sei Mondiali consecutivi ha conquistato il podio mondiale (10 medaglie), e per otto Europei l’oro (20 in totale su 29) dal sincro 3 metri insieme a una delle due (l’altra è Allison Gallmetzer, tuffatrice nei primi anni giovanili di Tania) testimoni di nozze Francesca Dallapè, di azzurro vestita. Con la quale Tania ha infranto un mese fa anche il tabù olimpico con l’argento, prima di chiudere la sua epopea tecnica con il bronzo individuale da 3 metri.
Un matrimonio in esclusiva, in gran segreto, con circa 150 invitati (tra cui Denis Strickner, che per vedere le gare di Tania è andato in bici da Bolzano a Londra, e Clizia Cinsich, che per vedere Tania in tv ai Mondiali si salvò dalla strage in discoteca a Sharm El Sheikh), accorsi a Biodola, tra Procchio e Portoferraio. Tutti gli accessi dell’hotel Hermitage, nella baia immersa nel verde, sono stati presidiati e blindati dalla sicurezza mentre fuori si creavano capannelli di curiosi, tanto da far intervenire le forze dell’ordine. Un piccolo gruppo di turisti austriaci è rimasto bloccato su un sentiero per via della chiusura di un cancello da parte dello staff dell’hotel. «Volevamo fare il sentiero della Salute per fare snorkeling, una volta ottenuto il lasciapassare, ma non è stato possibile per colpa dell’hotel, del quale siamo clienti. Speriamo che la tuffatrice e il marito siano almeno felici». Felicissimi.
Gli invitati — tra cui tutta la nazionale che ha partecipato ai Giochi di Rio, Klaus Dibiasi, lo staff, tecnici e dirigenti che hanno seguito in questi anni la campionessa — hanno dormito quasi tutti nell’albergo, nella cui chiesa della Madonna dell’Uva è stato celebrato il rito delle nozze con il fatidico sì della coppia. Giorgio Cagnotto ha accompagnato all’altare Tania mentre mamma Carmen Casteiner era particolarmente emozionata per la figlia unica campionessa. C’era molta fierezza in un momento così importante per la figlia che a Rio ha di fatto concluso una carriera memorabile, cominciata ad alto livello sedici anni fa a Sydney. Tania ha vinto tutto meno l’oro olimpico, impresa impossibile contro le cinesi: ma anche un mese fa è stata la prima delle «umane». «Non potrei chiedere di più alla carriera, ora vorrei dedicarmi a dare consigli, far conoscere la mia esperienza». Magari gareggerà da un metro, proverà a tirare avanti un altro anno obiettivo i Mondiali di Budapest, ma a 31 anni fa anche progetti di maternità. Dopo il matrimonio ballerà in tv, impegno che farà rinviare a fine anno un particolarissimo viaggio di nozze transoceanico. Dopo i tuffi nella gloria, ora un matrimonio da diva.