Cinquantamila.it La storia raccontata da Giorgio Dell'Arti

Ripassiamo come non si fa un baciamano insieme al sindaco di Roma Virginia Raggi e al presidente del Coni Giovanni Malagò Regola numero uno: è la donna che offre la mano, a meno di profonda confidenza intima tra i due. In quel caso l’uomo può porgere la mano con il palmo verso l’altro e la donna può decidere se concedere il baciamano o limitarsi a stringerla. Il baciamano è un gesto di simbolica sottomissione, ma nell’immagine di Raggi e Malagò non c’è traccia di cavalleria. Malagò sta prendendo a forza la mano di Raggi e la sta portando verso il volto come fosse un tartufo. Lo si deduce dal fatto che la schiena di Raggi è inclinata ad un angolo innaturale, mentre quella di Malagò è perfettamente perpendicolare al suolo (Malagò ha soltanto il capo inclinato e giusto di pochi gradi). Il risultato è che la mano di Raggi si trova all’altezza dei suoi occhi, la stessa posizione in cui la si tiene per un saluto nazista o per indicare una collina da conquistare. Mentre trascina la mano verso il suo naso, Malagò guarda Raggi dritto negli occhi, il che può anche andare se siete Gabriele d’Annunzio e stata baciando la mano di Eleonara Duse. Negli altri casi vi farà sembrare un vecchio playboy in una balera. Nella seconda immagine vediamo Dennis Thatcher baciare la mano di Nancy Reagan. La schiena di Thatcher è profondamente inclinata, con il collo perfettamente allineato alla spina dorsale. Di conseguenza, Thatcher guarda verso la mano, e non direttamente negli occhi la sua ospite. Il braccio di Reagan forma un angolo retto e naturale con la schiena e la mano si trova all’altezza della spalla. Toccare il braccio della donna con entrambe le mani costituisce molestia sessuale e porterà alla cancellazione immediata della vostra iscrizione al Country Club.