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 2016  settembre 18 Domenica calendario

I MIEI DATI PERSONALI SONO QUI, PRENDILI PURE

Non tutti li conoscono ma tutti, online, li sperimentano. Sono i cookie s, tecnicamente stringhe di testo che permettono di tracciare la navigazione di un utente in Rete. È tramite i cookies, per esempio, che Facebook può suggerirci di comprare il costume di Carnevale da coniglio che segretamente avremmo sempre voluto indossare, Amazon riesce ad indicarci il libro più adatto alle nostre preferenze attuali, da tenere la sera sul comodino, o Booking ci consiglia una meta per le prossime vacanze. È attraverso i cookies che i siti a cui accediamo memorizzano i nostri dati, più o meno sensibili e riservati, e ne fanno tesoro. Le informazioni «catturate» rendono la navigazione più piacevole e vicina alle nostre personali aspettative e alle aziende fruttano denaro: il tutto avviene con il nostro consenso, esplicitato, per esempio, con un semplice segno di spunta quando accediamo in home page.
Ma quali informazioni, nel dettaglio, vengono collezionate e quanto hanno a che fare con la nostra esperienza di vita quotidiana, rivelandola come forse non faremmo nemmeno con un intimo amico? Lo spiega la visualizzazione qui sopra, relativa ai cookies raccolti dai 25 siti più visitati in Italia lo scorso luglio.
Per ciascun sito è rappresentata la quantità di cookies utilizzati e il numero di informazioni raccolte. Il colore delle diverse strisce, invece, indica la qualità dei dati collezionati. La tipologia può infatti variare. E riguardare, per esempio, il tracciamento delle nostre abitudini di navigazione in Rete o, persino, le nostre informazioni fiscali. I dati che, infatti, seminiamo ogni giorno online sono differenti, essenzialmente di quattro tipi. I primi, quelli anonimi, di colore blu nella visualizzazione, non possono essere legati a una persona specifica e riguardano, per esempio, i movimenti sul sito, la data e l’ora di connessione, le pubblicità visualizzate. I dati pseudonimi, invece, rappresentati in verde, sono associabili a un utente o a un suo device, come lo smartphone e il tablet con cui si connette, e sono relativi all’indirizzo IP o alla cronologia delle ricerche. Le informazioni personali, invece, rosa nell’infografica, sono collegate o collegabili a una persona fisica, come il nome e il cognome, l’indirizzo email e il numero di telefono.
Infine i cookies possono riguardare anche i nostri dati sensibili, riconoscibili nella visualizzazione con il colore viola. Si tratta di informazioni «intime», come il codice fiscale oppure di natura sanitaria o bancaria.