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 2016  settembre 20 Martedì calendario

MORTO «Nuoto fino a 19 chilometri al giorno. Ma la cosa davvero dura è l’intensità. È tutto estremo, sempre

MORTO «Nuoto fino a 19 chilometri al giorno. Ma la cosa davvero dura è l’intensità. È tutto estremo, sempre. È un continuo martellare, massacrare, spremerci. Arrivi la sera e sei morto, ma sai che il giorno dopo c’è un altro duro lavoro da fare» (Gregorio Paltrinieri, nuotatore, campione olimpico nei 1.550 stile libero). FEDE «L’ultima ispirazione prima del tiro è fondamentale. Quando la frequenza supera un certo range, premere il grilletto diventa un atto di fede» (Niccolò Campriani, tiratore, tre ori e un argento olimpici). RUMORE «Sparando ascolti il tuo respiro. Sei protetto dai tappi e impari a “sentire” la tua anima per 7-8 ore al giorno. Tutti i giorni. Un esercizio per l’anima. Il rumore del colpo è insignificante» (Giovanni Pellielo, tiratore di tiro a volo, vincitore di quattro medaglie olimpiche). COLLO «All’inizio della sua carriera in Formula 1, Fernando ha lavorato su massa e forza, sulle unicità legate a questo sport: spalle e collo. Ora ha un collo da pugile di media categoria. E poi sulle gambe: al freno della monoposto si applica una pressione di centinaia di chili a ogni curva» (Edoardo Bendibelli, preparatore atletico di Fernando Alonso, pilota di F1, della McLaren). APPEAL «I piloti italiani tardano a maturare, a essere più responsabili. Professionisti, in una parola. E poi l’italiano oggi ha poco appeal, commercialmente. E non è aiutato nelle sponsorizzazioni» (Jarno Trulli, ex pilota di automobilismo, l’ultimo italiano ad aver corso in Formula 1). ANTENNE «La ricetta? Lo dico da anni, alla Ferrari sono sempre stati grandi motoristi, ma deve avere un’antenna tecnologica in Inghilterra: ha vinto quando mi hanno portato via 12 ingegneri dalla Renault, consiglio di mettere un bel capannone in mezzo a Red Bull, McLaren e Williams» (Flavio Briatore, imprenditore, ex team manager di Formula 1). LIBERO/1 «Nel tempo libero qualche bella partita di Premier League la guardo con piacere, altrimenti preferisco staccare. Se posso, non parlo di calcio» (Mattia De Sciglio, calciatore, difensore del Milan). LIBERO/2 «Nel tempo libero? Sono padre di Stefan e vivo l’avventura della sua vita. Gioco con lui, vado a fare la spesa con mia moglie. Poi guardo un film o sperimento un videogame» (Novak Djokovic, tennista, numero 1 del ranking mondiale).