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 2016  settembre 18 Domenica calendario

TUTTI IN AULA VOSTRO ONORE. GUIDA PER I PROCESSATI FRA TRIBUNALI E MALAPOLITICA

Cinque processi in primo grado e un sesto in appello su una condanna già prescritta. Il vero protagonista della nuova stagione giudiziaria sarà Denis Verdini, il cui calendario è più serrato di quello della Juventus. Le sorti del leader di Ala se le contendono i tribunali di Firenze e Roma. Nel capoluogo toscano a inizio settembre sono cominciate le udienze per il fallimento del Credito cooperativo fiorentino e per la presunta truffa all’editoria attraverso la società Ste. Domani, poi il 22 e il 30 ci saranno altre udienze. Nella capitale venerdì è iniziata la requisitoria sulla P3 e proseguirà a ottobre. Sempre a Roma e sempre a ottobre, il 22, è stata fissata udienza per il processo della presunta bancarotta di un cliente della banca per un’operazione in via Belfiore. Altro capitolo l’acquisto della palazzina in via della Stamperia. In aula Verdini arriverà nel gennaio 2017. A Firenze, invece, per il fallimento della Ste, il calendario si apre solamente il prossimo marzo. Infine l’appello dei cosiddetti Grandi Eventi, nello specifico i lavori alla scuola Marescialli. Verdini era stato condannato in primo grado a due anni con sospensione e lo scorso giugno i suoi legali hanno presentato appello, ma a inizio luglio è scattata la prescrizione.
MAFIE A ROMA E MILANO
A Roma a tenere banco è il processo di Mafia Capitale: le udienze sono già ricominciate e proseguiranno almeno fino all’anno nuovo con la sfilata dei testimoni dell’accusa. Il 6 luglio scorso, invece, il Tribunale di Milano firma 11 ordinanze di custodia cautelare su richiesta della Dda. Sul piatto, in particolare, gli appalti per Expo finiti a un consorzio ritenuto vicino a Cosa nostra. La società Nolostand, partecipata da Fiera spa, viene commissariata. L’inchiesta ad oggi è ancora nella fase delle indagini preliminari. Mentre il troncone che riguarda l’associazione mafiosa è stato inviato alla procura di Caltanissetta. Entro la fine di ottobre arriverà la sentenza di prima grado sulle infiltrazioni della ’ndrangheta nella politica regionale lombarda: l’ex assessore Domenico Zambetti è imputato per voto di scambio. Per lui chiesti dal pm 10 anni, caduta però l’accusa di concorso esterno.
A OTTOBRE COMINCIA ANCHE IL RUBY-TER
È alle battute iniziali, invece, il processo sul delitto del procuratore di Torino Bruno Caccia, ucciso il 26 giugno 1983. Alla sbarra un solo imputato: Rocco Schirripa. Da fissare l’inizio del processo d’Appello per la strage di via Palestro dopo l’assoluzione in primo grado di Filippo Marcello Tutino. In attesa di giudizio il senatore Roberto Formigoni per il caso Maugeri. Per lui il pm ha chiesto 9 anni di carcere. È accusato di associazione a delinquere.
Riprende, invece, il 15 settembre prossimo il processo a carico del presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni accusato per la vicenda delle presunte pressioni esercitate per far ottenere un lavoro e un viaggio a Tokyo a due sue ex collaboratrici. Si avvia verso la chiusura indagini il fascicolo che riguarda il caso Infront e la spartizione dei diritti tv del calcio. Il 3 ottobre prossimo è fissata l’udienza preliminare per il processo Ruby-ter, in cui, secondo l’accusa, Silvio Berlusconi avrebbe comprato il silenzio di alcuni testimoni e i giudici milanesi dovranno decidere se rinviarlo a giudizio o proscioglierlo dalle accuse.
Sul fronte terrorismo, in attesa di nuovi ordini di cattura, nelle prossime settimane riprende il processo con rito ordinario a carico di Giulia Fatima Sergio, la giovane foreign fighter partita per la Siria, mentre ci sarà la richiesta di giudizio immediato per l’inchiesta sulla cellula jihadista di Lecco.
A REGGIO CALABRIA C’È “MAMMA SANTISSIMA”
A Reggio Calabria la parola d’ordine, non solo nei corridoi degli uffici giudiziari ma in tutta la città, è “Mamma Santissima” dal nome dell’inchiesta della Dda che ha ottenuto dal Parlamento l’arresto del senatore di Gal Antonio Caridi. In attesa delle motivazioni del Tribunale del Riesame che ha confermato la misura cautelare per il parlamentare (ex Pdl), dalle carte dell’inchiesta “Mamma Santissima” si delinea sempre di più la cupola della ’ndrangheta e della massoneria che ha condizionato le istituzioni locali (dal Comune alla Regione) riuscendo a infiltrarsi anche in Senato e nel Parlamento Europeo. Tra gli indagati per mafia, infatti, oltre a Caridi c’è anche l’ex governatore della Calabria Giuseppe Scopelliti.
A NAPOLI ALTRI GUAI PER L’EX CAVALIERE
Il 27 settembre entra nel vivo a Napoli il processo d’appello per Silvio Berlusconi, condannato in primo grado a tre anni assieme a Valter Lavitola per la compravendita dei senatori, tra cui l’ex dipietrista Sergio De Gregorio, acquisito alla causa della caduta del governo Prodi con 3 milioni di euro. Il reato di corruzione è comunque già prescritto.
AFFARI DI PETROLIO E FINMECCANICA
Continua a Milano l’inchiesta sull’Eni, per le presunte tangenti che sarebbero state pagate per ottenere dalla Nigeria, pagando 1 miliardo e 90 milioni di dollari, lo sfruttamento del blocco petrolifero Opl 245. Indagati per corruzione internazionale, tra gli altri, l’amministratore delegato Eni Claudio Descalzi e l’ex presidente Paolo Scaroni. Indagata per lo stesso affare anche la Shell. Eni è sotto processo anche per affari in Algeria: secondo l’accusa, avrebbe pagato tangenti per un totale di 198 milioni di euro, per far ottenere a Saipem (gruppo Eni) sette contratti d’appalto in Algeria, del valore complessivo di 8 miliardi di euro. Tra gli imputati: Scaroni, l’ex presidente della Saipem Pietro Franco Tali e l’ex responsabile Eni per il Nord Africa Antonio Vella. Il dibattimento inizierà a Milano il 5 dicembre.
Sotto indagine a Milano anche l’ex ministro Giulio Tremonti, accusato di aver preteso 2,5 milioni di euro (in consulenze allo studio legale da lui fondato) per non opporsi all’acquisizione da parte di Finmeccanica della società Usa Drs. Il Senato ha respinto la richiesta di mandare Tremonti davanti al Tribunale dei ministri, sostenendo che non si tratta di reato ministeriale. Ma il gip ha sollevato un conflitto d’attribuzione tra poteri dello Stato su cui dovrà pronunciarsi la Corte costituzionale.
CAPITALE MORALE CON SINDACO INDAGATO
Sarà il gip a decidere se archiviare, come chiesto dalla Procura, oppure respingere la richiesta: Giuseppe Sala, sindaco di Milano, è stato indagato per aver mentito, da commissario Expo, sulle sue attività e proprietà. Ha “dimenticato” la sua casa in Svizzera e due aziende, una in Italia e l’altra in Romania, e ha trasformato in “terreno” la sua villa in Liguria.
MONTEPASCHI NELLA BUFERA
Su Montepaschi, a Milano il giudice dell’udienza preliminare deve decidere se concedere a Mps il patteggiamento per l’operazione Alexandria. Il gup dovrà decidere anche se rinviare a giudizio l’ex amministratore delegato Giuseppe Mussari, l’ex direttore generale Antonio Vigni e l’ex responsabile finanziario Gianluca Baldassarri. I reati contestati sono falso in bilancio e manipolazione del mercato in relazione ai bilancio 2009 e seguenti, in cui il derivato Alexandria ha occultato perdite per oltre 300 milioni di euro.
TRA MAZZETTE E CAMORRA
Il filone principale del processo sulle mazzette Cpl Concordia, dove sono imputati Roberto Casari e Francesco Simone, è stato trasferito a Modena: il Tribunale ha ammesso la costituzione di parte civile della cooperativa rossa emiliana contro i suoi ex amministratori e consulenti e ha stilato un fitto calendario di udienze. A Napoli è rimasto il processo per le vicende residuali di Ischia: alla sbarra il sindaco Giosi Ferrandino del Pd. Il dibattimento è alle prime udienze. Il Tribunale di Napoli Nord sta invece affrontando il processo per la metanizzazione in odore di camorra compiuta nell’Agro aversano dopo un accordo – sostiene l’accusa – con i boss del clan dei Casalesi. Stralciata la posizione di Lorenzo Diana, l’ex senatore antimafia del Pd accusato di concorso esterno in associazione mafiosa, per il quale è imminente l’avviso di conclusione delle indagini.
RIVELAZIONE DI SEGRETI E NOMINE ASL
La Procura di Roma indaga su un’ipotesi di corruzione in atti giudiziari e rivelazione del segreto d’ufficio per un presunto scambio di favori tra il pm di Benevento Giacomo Iannella e un consigliere comunale di Forza Italia molto vicino a Nunzia De Girolamo, Giovanni Russo. Secondo l’accusa contenuta nel decreto di perquisizione del magistrato e del politico locale, Iannella e Russo avrebbero discusso di inchieste e di processi sui quali intervenire, Iannella avrebbe avvertito Russo che era intercettato dalla Procura di Benevento (che in effetti lo stava indagando per corruzione elettorale) e Russo avrebbe prospettato un interessamento al Csm per promuovere la nomina di Iannella a procuratore capo. Intanto l’ex ministra Nunzia De Girolamo deve difendersi dalle accuse di associazione a delinquere, concussione e abuso d’ufficio dell’inchiesta sulle nomine Asl e sulle pressioni per agevolare l’assegnazione del bar del Fate bene fratelli ai suoi familiari. Nel fascicolo, le registrazioni clandestine di Felice Pisapia dei summit a casa De Girolamo tra la deputata e i vertici Asl vicini a Forza Italia.
Gianni Barbacetto, Vincenzo Iurillo, Davide Milosa, Davide Vecchi, Lucio Musolinoù Valeria Pacelli, il Fatto Quotidiano 18/9/2016