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 2016  settembre 14 Mercoledì calendario

COME FUNZIONA IL CERVELLO DOPO I 40

Dopo i quarant’anni è comune cominciare a dimenticare alcuni dettagli legati allo spazio e al tempo, per esempio dove si è lasciata l’auto o se si è preso il farmaco quotidiano. Finora si è sempre ritenuto che questo sia il segnale dell’inizio del normale invecchiamento del cervello ma, secondo gli scienziati del Brain Imaging Centre della McGill University, le cose non stanno esattamente così. Una serie di esperimenti condotti su un gruppo di 112 adulti sani da 19 a 76 anni, impegnati in specifici test e sottoposti a risonanza magnetica funzionale, ha dimostrato infatti che la differenza sostanziale tra i più giovani e gli over 40 non sta tanto nella degenerazione neuronale, bensì nel cambiamento della strategia di attenzione. È emerso che, dopo una certa età, memorizzare la posizione di un oggetto non attiva più principalmente la corteccia visiva, bensì la corteccia prefrontale mediale, parte del cervello coinvolta con le informazioni che hanno a che fare con la propria vita e l’introspezione. La scoperta – pubblicata sulla rivista «NeuroImage» – suggerisce dunque che, alla base del problema, non vi sia un deficit fisico di per sé, ma piuttosto un cambio di prospettiva, per cui con l’invecchiamento cambia ciò che il cervello ritiene più o meno importante per svolgere le sue funzioni. I ricercatori ritengono che, da una certa età in poi, potrebbe essere utile l’esercizio di provare a concentrarsi sulle informazioni esterne piuttosto che su quelle interiori.
Marina Semiglia