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 2016  settembre 13 Martedì calendario

VATICANO CONTRO LA RAGGI: BREVE STORIA D’UN MASSACRO INVENTATO

Sabato 10 settembre, Città del Vaticano. Seconda giornata del “Festival dei ragazzi” di Azione Cattolica. Ore 15 e 30, in aula Paolo VI c’è l’incontro con Nunzio Galantino (segretario della Conferenza episcopale) nel quale sarebbe dovuta intervenire Virginia Raggi. Il giorno prima, però, la sindaca di Roma aveva avvisato che non sarebbe stata presente per impegni di lavoro.
Prima dell’inizio, mons. Galantino si concede ai cronisti, che gli chiedono se è preoccupato per lo stato di Roma. Risposta: “La mia preoccupazione è la stessa di qualunque cittadino che vuole che la città sia governata”. Seconda domanda: è deluso per l’assenza del sindaco? Risposta: “Sarei stato deluso se non avessi trovato i ragazzi”.
AdnKronos lancia un’agenzia con questo titolo: “Roma, mons. Galantino: ‘La città deve essere governata’”.
L’Osservatore. Ancora sabato, ore 20. L’Ansa batte il riepilogo della giornata capitolina. Titolo: “Raggi in trincea; Osservatore Romano attacca: città in abbandono”. L’Ansa cita un articolo (breve e defilato) sugli ultimi temporali (“Il maltempo causa una vittima in Puglia e paralizza Roma”). Ecco il passaggio in cui il Vaticano “attacca” la sindaca di Roma: “Nella Capitale, a riprova dello stato di abbandono in cui per certi aspetti versa la città, pochi minuti di pioggia sono bastati per provocare la caduta di numerosi alberi (…) Molte strade sono state allagate a causa della mancata pulizia, ormai cronica, delle caditoie”. La combinazione delle tremende parole di Galantino e delle violente accuse dell’Osservatore Romano si trasforma nell’argomento del giorno (dopo) su praticamente tutti i media italiani.
I giornaloni. Domenica 11 settembre. I titoli dei giornali: “Caso Roma, la Chiesa accusa”; “Roma senza governo”; “Roma in stato di abbandono”. Si leggono, rispettivamente, su Corriere della Sera, Repubblica e Messaggero. È la notizia d’apertura, la più importante. La Stampa, più sobriamente, le dedica “solo” il centro della pagina: “Raggi, si apre un altro fronte: il Vaticano”.
I telegiornaloni. Il riflesso pavloviano dei notiziari Rai è immediato. Tg1, ore 13 e 30. Il “caso Roma” è il terzo titolo dopo la sigla. Testo: “L’Osservatore Romano: ‘Capitale in stato di abbandono’. La Raggi salta un incontro con la Cei”. Il servizio (75 secondi) è in apertura della pagina politica (al minuto 7.50).
Tg2, ore 13. La notizia arriva ancora prima, al minuto 4. “Roma in stato di abbandono: la considerazione lapidaria dell’Osservatore Romano apre un nuovo fronte di crisi con il Vaticano, l’ennesimo. Una spina in più per il sindaco”.
Tg3 di mezzogiorno. È il servizio d’apertura del giornale: “‘La Capitale non è governata, è in stato di abbandono, basta un temporale per paralizzarla’: l’attacco del Vaticano è un’altra tegola sulla giunta Raggi”.
Come strillava Nanni Moretti, le parole sono importanti: nei tg Rai colpisce la ripetizione sistematica dei termini “un nuovo fronte”, “l’ennesima spina”, “un’altra tegola”.
La precisazione. Domenica, ore 17 e 32. La campagna mediatica non piace oltretevere. L’arcivescovo Angelo Becciu, sostituto della Segreteria di Stato, esprime all’Ansa la “sopresa del Vaticano per l’interpretazione data all’articolo dell’Osservatore Romano”: “Non c’era nessuna intenzione di dare giudizi sull’operato della giunta. È giusto dare al nuovo sindaco di Roma, Virginia Raggi, il tempo di lavorare e affrontare i problemi cronici della città, che non possono dipendere dall’attuale amministrazione ma che certamente devono trovare al più presto una soluzione”. Parole simili, peraltro, si potevano leggere in un’editoriale in prima pagina dell’Avvenire, non più tardi dell’8 settembre: “Dopo anni e anni di mala gestio della ‘vecchia politica’ (…) il tempo passato è troppo poco per pretendere già di buttare dalla rupe Tarpea” la giunta di Roma. Il giornale dei vescovi aveva preso le distanze “dal coro, unanime, degli altri, partiti e mass media, lesti a ‘sparare’ sulle inadeguatezze del Movimento”. L’articolo non aveva fatto notizia.
La reazione Le parole di Becciu costringono i notiziari Rai alla marcia indietro. Stavolta il riflesso condizionato è un po’ meno istintivo. Il Tg3 che a mezzogiorno aveva aperto con “l’attacco” del Vaticano, cinque ore dopo deve titolare: “Nessun attacco alla giunta Raggi”. Il servizio è al minuto 4. Sul Tg1 delle 20, il pezzo sul “disgelo” arriva dopo 15 minuti e 26 secondi. Nel Tg2 delle 20 e 30, l’annuncio gaudioso è al minuto 9 e 42 (i primi servizi del telegiornale sono dedicati al maltempo a Roma): “Si distendono i toni” tra Vaticano e Raggi. Resta il mistero di fondo: chi ha deciso che fossero tesi?
di Tommaso Rodano, il Fatto Quotidiano 13/9/2016