Marco Azzi, la Repubblica 10/9/2016, 10 settembre 2016
PROVA A PRENDERMI IL NAPOLI E LA MAGLIA CONTRO LE TRATTENUTE
NAPOLI
In principio furono le ruote lenticolari di Moser nel ciclismo, i body aerodinamici di Lewis e della Griffith, con il cappuccio e i tessuti testati alla Nasa, e i costumi “gommati” che hanno riscritto perfino troppo la storia nel nuoto, al punto da esserne alla fine banditi. Adesso comincia ad aprirsi alla tecnologia anche il calcio e fa discutere un innovativo progetto in sinergia tra la Kappa e il Napoli: che nell’anticipo di stasera a Palermo scenderà di nuovo in campo (per la sua terza partita ufficiale) con la maglia esclusiva “Kombat Skin”, studiata in collaborazione tra l’azienda di abbigliamento sportivo torinese e il club azzurro e realizzata per puntare a un obiettivo dichiaratamente molto ambizioso: «Migliorare gli standard delle prestazioni e incoraggiare così delle nuove abitudini di gioco».
Questa volta non si tratta solamente di estetica e di marketing, insomma: c’entrano pure tattica e tecnica. Le mani degli stilisti torinesi hanno lavorato in gran segreto e per un anno intero – per accontentare Maurizio Sarri e mettersi al passo con la sua filosofia di allenatore: assecondandone il gusto per il possesso palla, la vocazione alla manovra d’attacco e il suo lavoro maniacale per lo sfruttamento dei calci piazzati. Ma soprattutto per aiutarlo a dare scacco matto agli ostruzionisti del pallone, cercando di rendere più difficile la vita dei difensori avversari. La rivoluzionaria divisa di Hamsik e compagni (i primi a sperimentarla, nel campionato di serie A) è stata infatti concepita per essere a prova di trattenuta: su misura e super aderente, quasi come una seconda pelle dei calciatori. Molto simile ai modelli che spopolano già da qualche anno nelle mischie del rugby: utilizzate dai top team per rendere più rari e meno efficaci i placcaggi.
Nel calcio, invece, tocca al Napoli fare volentieri da cavia. La Kombat Skin è comparsa dallo scorso mese di gennaio durante gli allenamenti a Castel Volturno ed è stata sottoposta pure a qualche ritocco: sulle indicazioni inviate alla Kappa proprio dai giocatori azzurri, protagonisti attivi dell’esperimento. La nuova maglia era stata collaudata pure da Gonzalo Higuain, che però non ha fatto in tempo a indossarla nelle partite ufficiali. I diretti interessati raccontano di qualche imbarazzo iniziale, causato dal tessuto aderente: che evidenzia nella stessa maniera i muscoli e il grasso, diventando indirettamente un antidoto al sovrappeso. Ma i vantaggi che cominciano a vedersi sul campo sembrano maggiori, anche se la stagione agonistica è appena partita e le prime indicazioni ovviamente – non possono che essere considerate parziali. I sei gol segnati dagli azzurri in 180’ di campionato rappresentano però già un discreto indizio. Callejon e Mertens (una doppietta a testa) non erano mai stati per gli avversari così imprendibili. E il nuovo cannoniere polacco Milik ha fatto subito centro di testa su calcio d’angolo con il Milan, con una acrobazia che era riuscita nelle amichevoli estive a Chiriches, Albiol e Koulibaly: sfuggiti con insolita facilità alle trattenute in area avversaria. Stasera un nuovo test, nella trasferta di Palermo. Sarri si affida anche alla tecnologia, per sentire meno la nostalgia del Pipita.
Marco Azzi, la Repubblica 10/9/2016