Elena Stancanelli, la Repubblica 10/9/2016, 10 settembre 2016
IL PACIFICO PAGURO CERCA CASA
Il paguro vive in affitto. Appena la conchiglia nella quale sta abitando gli va stretta, o quando per qualche altra oscura ragione non gli piace più, la abbandona. Sfila il suo corpo molliccio, lungo meno di un centimetro, e se ne va in giro per mare e per terra cercando un nuovo asilo. Ma non è un assassino, non caccia a forza il precedente gasteropode inquilino. Il paguro, crostaceo pacifico seppur appassionato di cadaveri, occupa solo conchiglie vuote, disponibili. Le sceglie con attenzione, testandone la misura e la pesantezza perché gli calzino alla perfezione. Capita che di fronte alla stessa appetibile conchiglia si ritrovino in due, tre molliccetti in attesa. Ma il paguro hermit crab in inglese, cioè granchio solitario - non spintona. Aspetta comunque il suo turno. Una volta accasato e protetto, torna a frugare le rive alla ricerca di morticini, che succhia e spolpa con avidità. Il più celebre tra i paguri è il paguro Bernardo, detto anche l’eremita, di colore rosso. Come gli altri, si riproduce per via sessuale, con fecondazione interna. Il numero dei figli è determinato dalla grandezza della conchiglia occupata dalla femmina. Difficile immaginare un metodo più esatto per programmare il numero delle nascite.
Elena Stancanelli, la Repubblica 10/9/2016