Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2016  settembre 09 Venerdì calendario

I DOLCI NON TIRANO PIÙ ARRIVA IL NUOVO JUNKFOOD. SALATO


L’industria dei dolci perde colpi a causa dei problemi di salute legati all’eccesivo uso di dolciumi. Così anche la Hershey, la regina della cioccolata americana, ha iniziato a produrre e vendere merendine «salate», come i beef jerky, carne salata di ogni tipo, dalla carne di canguro a quella di alligatore. Nel 2015 le vendite di beef jerky negli Stati Uniti sono arrivate a 2,8 miliardi di dollari, un aumento del 63 per cento rispetto al 2010, un vero record. Secondo le statistiche i millennials americani, la generazione dei giovani, mangia molto meno in casa e più fuori pasto dei loro padri e nonni, e predilige prodotti salati e proteici. In altre parole ingerisce le proteine necessarie non attraverso pasti regolari ma mangiando merendine. Tra i prodotti più venduti ci sono i semi di zucca ricoperti da un involucro di proteine, i bon bon di burro di arachide e le mandole all’jalapeno.
L’obiettivo della Hershey è di generare nei prossimi anni almeno due miliardi di dollari di fatturato dalla vendita di questi nuovi prodotti per compensare le perdite legate alla caduta della domanda di dolciumi.
Tanto per avere un’idea dell’ampiezza di questa contrazione, dal 2002 al 2015 la domanda di cioccolata è scesa da poco meno di 1,7 a 1,4 tonnellate.
E questo spiega perché nel 2015 la Hershey ha acquistato Krave Pure Foods, uno dei maggiori produttori di beef jerky che ha un fatturato annuo di 35 milioni di dollari. L’acquisto ha già dato ottimi frutti, i prodotti della Krave sono entrati nella catena dei supermercati organici e dei super-costosi Whole Foods, e questo dovrebbe bastare per far gravitare le vendite dei suoi prodotti verso l’obiettivo stabilito dalla Hershey: raggiungere un fatturato di 500 milioni di dollari vendendo cibo spazzatura, junk food salato al posto della cioccolata.