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 2016  settembre 08 Giovedì calendario

DIECI «Oggi il vero numero 10 in Serie A è Riccardo Saponara dell’Empoli. E non lo dico perché lo conosco bene, visto che vivo a Empoli

DIECI «Oggi il vero numero 10 in Serie A è Riccardo Saponara dell’Empoli. E non lo dico perché lo conosco bene, visto che vivo a Empoli. È maturato, sa lanciare le punte, si inserisce in zona gol, tira, ha classe e qualità. E, soprattutto, fantasia. Un trequartista vero» (Totò Di Natale, ex calciatore). RECORD «Quando vado all’estero mi riconoscono tutti. Sanno che ho il primato degli esoneri, ma questa è l’immagine errata che il mondo del calcio dà di me. Un mondo che non mi piace più, mi sono stancato ormai» (Maurizio Zamparini, presidente del Palermo). TECNICA «Il calcio va di corsa, sempre più di corsa, ma dalla tecnica non si potrà prescindere mai» (Leandro Paredes, calciatore, centrocampista della Roma). PRESSIONE «L’anno sabbatico mi è piaciuto e mi serviva per riposare, anche se non mentalmente, visto che il calcio non mi mette alcuna pressione» (Carlo Ancelotti, allenatore del Bayern Monaco). COMPLICATO «Io posso capire quello che altri non capiscono: la vita di un tennista non è quella che pensate voi. E rispetto a miei tempi è tutto così complicato. In campo, fuori, al microfono, sui social media: devono stare attenti a tutto. E poi c’è la vita reale anche per loro, sapete?» (Boris Becker, ex tennista, adesso personal coach di Novak Djokovic). BASTA «C’è la tendenza a romanzare le nostre vite, a parlare della boxe come rivalsa sociale. Anche quando ho vinto il titolo, più che del successo si è scritto del ragazzo che “dalla palestra popolare” è arrivato in cima al mondo. Neanche fosse un film di Rocky. Ma basta!» (Giovanni De Carolis, pugile, campione mondiale dei pesi Supermedi). VECCHIO «Ormai sono vecchio, ho 36 anni. Continuerò a giocare per un altro anno, poi mi dedicherò ad altri progetti legati alla musica e al calcio, che sono le mie passioni» (Ronaldinho, calciatore brasiliano, al momento senza squadra). RICORDI «Ricordo cosa mi disse mio padre il giorno del mio debutto in Australia con la Minardi: goditela, potrebbe essere la tua unica gara. Non pensava potessi correre due settimane dopo in Malesia. Io stesso nelle serie minori pensavo: che bello fare almeno un giro in F1, sarei disposto a qualsiasi cosa. È diventata la mia vita» (Fernando Alonso, pilota di Formula 1, del team McLaren).