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 2016  settembre 03 Sabato calendario

DAL GIOCO ALLA REALTÀ: MATCH ANALYST A 16 ANNI


Avete un nerd in casa e siete preoccupati per il suo futuro? Eccovi in soccorso la bella storia di Matt Neil, che a 23 anni è il capo degli analisti del Plymouth Argyle, League Two inglese, in pratica la quarta serie: Matt è considerato un autentico talento visto che si è fatto le ossa... su Football Manager. Forse non è l’unico caso, ma dopo che Matt Stanger gli ha dedicato un bel ritratto su thesetpieces.com, quello di Neil è l’esempio più famoso.
Per i pochi che non conoscono Football Manager: si tratta di un gioco per pc nato nel 1982 che conta su milioni di appassionati, e riproduce al dettaglio il lavoro di un allenatore/direttore sportivo – il manager inglese, appunto – alle prese con la gestione della squadra: e quindi non solo tattiche, ma scouting, mercato, amministrazione del club, metodi di allenamento... Per farlo bene occorre dedicarci la giornata, da cui l’etichetta di nerd: chiacchierando con il giornalista, Matt si chiede ironicamente perché i genitori non capiscano il motivo per cui non ha una fidanzata. Avendo dedicato circa 700 ore all’anno al gioco da quando era un ragazzino, e passando ormai la giornata al laptop per il Plymouth, la risposta è nelle cose.
Quando aveva 15 anni Neil rispose a un annuncio del sito ufficiale del gioco che cercava un ricercatore per il Truro City, squadretta della Cornovaglia che andava “scannerizzata” per essere inserita nel database di FM: era un’operazione in perdita, perché il compenso era di tre sterline a partita anche se il treno per arrivare lì ne costava sei, ma Neil l’accettò per entrare nel giro. E infatti, dopo qualche mese, si liberò il posto di “researcher” di FM per il Plymouth. L’ideale, a nemmeno 16 anni. Per intenderci, il mestiere consiste nello studiare le caratteristiche di ogni giocatore per inserire poi nel database valori rispondenti alla realtà; FM ha uno o più ragazzi su ogni squadra, e il loro lavoro è analogo a quello dei veri dipendenti del club. Quando Matt, ormai di casa all’Argyle, segnalò al segretario che in una squadra non distante giocava un giovane attaccante di ottime qualità, questi parlò con il manager, Carl Fletcher, che chiese un report video sul giocatore. Matt ne compilò uno molto completo, e Fletcher gli fece la proposta: vuoi farci da match analyst? Da Football Manager al calcio vero.
Oggi Matt Neil dirige uno staff di analisti, vede sei partite a weekend, sabato a cena risponde a una media di 25 whatsapp dei suoi collaboratori. Gioca ancora a Football Manager «anche se aver lasciato l’Ajax dopo averlo portato a vincere la Champions è stato un errore macroscopico, ho preso il Manchester City ma con un budget così elevato non è divertente». Può farlo nei ritagli di tempo, tipo le trasferte in pullman più lunghe: andando ad Hartlepool, tutti i giocatori dell’Argyle hanno acceso il pc per fare i manager del Burnley. Lui e il centravanti Louis Rooney hanno vinto il campionato, gli altri sono stati esonerati entro dicembre.