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 2016  settembre 03 Sabato calendario

IL PARCO MARINO PIÙ GRANDE L’EREDITÀ “VERDE” DI OBAMA

NEW YORK.
Barack Obama ha scelto l’Atollo delle Midway, un luogo incantato in mezzo all’Oceano Pacifico, e nelle acque in cui venne combattuta nel 1942 una battaglia decisiva tra le forze navali americane e quelle giapponesi, per un annuncio destinato a consolidare il primato “verde” dei suoi otto anni di Casa Bianca. Il presidente ha infatti esteso la superficie del parco nazionale di Papahanaumokuakea, nella parte occidentale delle Hawaii, creando il più grande santuario marino del mondo.
Su una superficie di un milione e mezzo di chilometri quadrati, cioè cinque volte quella dell’Italia, tartarughe, albatri, delfini, foche, balene, pescecani, uccelli tropicali e coralli neri degli abissi saranno d’ora in poi protetti, assieme a 7mila altre specie animali, di cui un quarto si trovano solo in quella zona della Terra. In particolare saranno vietate le attività minerarie e di pesca a scopi commerciali, mentre continueranno a essere permesse le esplorazioni turistiche e persino la pesca sportiva. E d’ora in poi le comunità locali saranno coinvolte più sistematicamente nella gestione delle risorse naturali.
«È un ecosistema spettacolare », ha detto Barack Obama, parlando da una spiaggia bianca delle Midway. «E sono felice di sapere che tra 20, 40 o 100 anni rimarrà incontaminato come è adesso».
Per allargare il parco marino nelle Hawaii, che era stato creato nel 2006 da George W. Bush, il presidente si è servito di una vecchia legge voluta cento anni fa da Theodore Roosevelt, che fu un precursore della protezione dell’ambiente e del sistema dei parchi pubblici. Ma nessun altro inquilino della Casa Bianca è riuscito a fare di più per la natura rispetto a Obama: non solo ha avuto un ruolo decisivo l’anno scorso per arrivare al Trattato Onu di Parigi contro il cambiamento climatico, ma ha moltiplicato le aree protette negli Stati Uniti, aggiungendo centoquaranta milioni di ettari al sistema dei parchi nazionali americani. Ha così battuto ogni record dei suoi predecessori e considera la difesa dell’ambiente come uno dei traguardi più simbolici della sua presidenza.
Arturo Zampaglione, la Repubblica 3/9/2016