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 2016  settembre 05 Lunedì calendario

APPUNTI MERCATO BOLOGNA – LUCA BACCOLINI, la repubblica 2/9/2016 – «Fino al 30 giugno 2018 il Bologna avrà l’obiettivo di migliorare un punto o un posto alla volta in classifica

APPUNTI MERCATO BOLOGNA – LUCA BACCOLINI, la repubblica 2/9/2016 – «Fino al 30 giugno 2018 il Bologna avrà l’obiettivo di migliorare un punto o un posto alla volta in classifica. Solo dopo potremo pensare a traguardi più ambiziosi». Al termine del calciomercato, Claudio Fenucci, amministratore delegato del Bologna, ha spiegato le strategie societarie del club di Joey Saputo, a breve e a lungo termine. Lo ha fatto nel giorno in cui allo stadio Dall’Ara è stato presentato il ritorno di Granarolo come top partner del settore giovanile e come sponsor del club. Escluse, per il momento, alleanze industriali tra il gruppo lattiero caseario bolognese e la Saputo Incorporated («Noi acquistiamo e non vendiamo», ha ribadito il presidente di Granarolo Gianpiero Calzolari). Trattative concluse e sfumate, previsioni di bilancio, investimenti futuri, stadio e programmi sportivi. Claudio Fenucci ha toccato tutti i temi, a cominciare dal calciomercato appena concluso con 17 milioni di entrate e 11 di uscite. IL BILANCIO DEL MERCATO: «Abbiamo fatto un buon lavoro – spiega l’ad – il piano che avevamo concordato a inizio estate è stato rispettato e ha seguito scelte sempre condivise. Mi disturba sapere che qualcuno scriva o dica in giro che non c’è stata convergenza di idee. Oggi abbiamo una squadra rafforzata, con molti talenti, reduce da un ritiro positivo. Sul fronte cessioni abbiamo venduto Diawara alle nostre condizioni e non ci siamo fatti mettere i piedi in testa. Il Bologna ha dato una dimostrazione di forza. Sul mancato arrivo di Cerci, invece, è stato montato un caso dal nulla. Il suo arrivo sarebbe dipeso solo dalla partenza di Mounier, che aveva richieste. Abbiamo valutato il giocatore, abbiamo capito che non sarebbe stato pronto subito e allora abbiamo preferito rimanere con Mounier». GRANDI COLPI, MA NON SUBITO: «Fino al 30 giugno 2018 gli obiettivi non cambieranno: avanzeremo di un posto o di un punto in classifica alla volta. Il Bologna di oggi, e fino ad allora, non potrà permettersi di guardare a giocatori forti e d’esperienza. Propagandare cose diverse significa distorcere la realtà e la dimensione del nostro club, nel quale Saputo si è già esposto per 44 milioni solo sui giocatori, al netto dell’ultimo mercato. Il progetto va avanti sui giovani e su un acquisto, quello di Mattia Destro, che fino al 2018 rappresenterà un unicum assoluto». LE AMBIZIONI, I PROGETTI: «Fino a quando non cambieranno le regole di distribuzione dei diritti televisivi e finché il Bologna non avrà realizzato i propri progetti immobiliari, dal centro tecnico allo stadio, non potrà pensare a traguardi più ambiziosi di questi. Ci vuole più senso della realtà. È finita l’epoca dei presidenti che mettevano risorse infinite nel club, come accadeva negli anni Novanta. Meno di due anni fa eravamo in serie B con 30 milioni di debiti e un bilancio in perdita per 25 milioni. Ora siamo una realtà stabilizzata, senza timori per il futuro». RISPETTO PER SAPUTO: «Leggo e sento frasi irrispettose per il nostro patron, che invece andrebbe aiutato a costruire un clima di serenità. Noi stiamo costruendo il futuro del Bologna, a piccoli passi. Sarebbe rovinoso esporci più di quanto abbiamo stabilito, solo per inseguire un risultato sportivo immediato, senza consolidare la struttura del club. In questo senso, mi stupisce che un socio della vecchia compagine (Carlo Zucchini, intervistato oggi su Repubblica, ndr) ci venga a fare lezioni su come gestire dei debiti, quando la sua società aveva 15 milioni solo di debiti tributari». IL CASO BALOTELLI: «Una trattativa mai esistita – ha chiuso l’argomento Fenucci – non so nemmeno come sia nata. Con Raiola, il suo agente, hanno parlato almeno 15-16 società di serie A, ma noi non siamo mai stati interessati. Se ne parlò lo scorso anno con Corvino, ma non se ne fece nulla. Se Saputo ha risposto su Balotelli, evidentemente si riferiva all’anno scorso».