varie, 5 settembre 2016
VERGINE «C’è un po’ di tutto sul mio corpo, soprattutto il mio rapporto con religione e lavoro
VERGINE «C’è un po’ di tutto sul mio corpo, soprattutto il mio rapporto con religione e lavoro. Tatuo quello che vivo per tenerlo con me. Il viso della Vergine, ad esempio: per me è importante» (José Ernesto Sosa, calciatore, centrocampista del Milan). MEGALOMANE «Forse m’intitoleranno lo stadio di Tirana che dopo la ristrutturazione diventerà un gioiello... Scherzo, non fatemi passare per un megalomane» (Gianni De Biasi, allenatore di calcio, della nazionale albanese). LONTANO «Quanto posso arrivare lontano? Non lo so. Anni fa mi dissero che non sarei riuscito a entrare nei top 50 e sono nei top 40. Non lo posso sapere. Ma questa esperienza agli Us Open me la sono proprio goduta, perché rispetto ad altre occasioni con i big sono stato capace di fare il mio gioco. Spero nella prossima volta» (Paolo Lorenzi, tennista, uscito agli Us Open dopo un ottimo match contro Andy Murray). CRITICHE «Ho letto di critiche francamente esagerate nei confronto di de Boer. Ma lui è arrivato a venti giorni dalla fine del mercato e con la preparazione già avviata. Per onestà intellettuale bisogna concedergli almeno un mese ancora per poi esprimere dei giudizi sul suo operato» (Massimo Moratti, ex presidente dell’Inter, ora consigliere del club nerazzurri). SCOSSONI «La Ferrari quest’anno ha mancato gli obiettivi. Ci siamo basati sull’ottimismo del 2015, forti di tre vittorie, e abbiamo pensato che la nuova macchina sarebbe stata all’altezza. Ma gli altri sono progrediti durante la stagione, mentre noi ci siamo fermati. Era ora di dare uno scossone» (Sergio Marchionne, presidente e ad della Ferrari). TIFOSI «Due podi di fila a Monza mi rendono orgoglioso. Ma non basta. I nostri tifosi non meritano niente di meno della vittoria» (Sebastian Vettel, pilota di F1, della Ferrari, dopo il terzo posto di domenica scorsa al Gp di Monza). ITALIA/1 «La mia cultura è molto italiana, tanti dei miei migliori amici sono italiani, parlo italiano e in Italia sento molto affetto» (Nico Rosberg, pilota di F1, della Mercedes, dopo la vittoria al Gp di Monza). ITALIA/2 «Al Psg sto bene, oggi non vedo perché dovrei cambiare, ma pur rispettando la scelta di Balotelli io non dico come lui “In Italia non tornerei”: se un giorno dovessi lasciare Parigi, tornare nel mio Paese sarebbe sicuramente un’opzione» (Marco Verratti, centrocampista del Paris Saint-Germani e della Nazionale italiana).