Davide Frattini, Sette 2/9/2016, 2 settembre 2016
A BASSORA IL NUOVO ORO NERO SI CHIAMA METANFETAMINA
Alla fine del mandato britannico i clan di Bassora si sono arricchiti con il contrabbando del petrolio. Il nuovo oro nero è trasparente, ricorda le pietre preziose ed è altrettanto ricercato. La città nel sud dell’Iraq è diventata il crocevia per i trafficanti di droga, i cristalli di metanfetamina prodotti nei laboratori clandestini in Iran e trasportati al di là del confine. La polizia locale la considera un’epidemia che colpisce soprattutto i quartieri poveri, i giovani da tossicodipendenti diventano spacciatori, attraversano la frontiera e tornano con un chilo di prodotto che rivendono nel giro di una settimana. In quelle zone gli agenti regolari neppure intervengono, solo le squadre speciali osano perquisire le baracche dei boss. Gli ufficiali sostengono che il consumo raddoppi di anno in anno, nella caserma della narcotici in città vengono tenuti in media 300 arrestati divisi in tre piccole celle. I ragazzi prima bevevano – raccontano gli spacciatori al quotidiano britannico Guardian – adesso per meno di quindici euro possono comprare un grammo di krystal (come viene chiamata da queste parti): «L’effetto dura tutto il giorno, costa quanto quattro lattine di birra e non lascia odore, così i genitori non li scoprono subito».