Notizie tratte da: Giovanna Ruggiero, Salotto e Potere: i segreti di Piazza di Spagna. Renato Angiolillo, la storia di un grande editore, Falco Editore Cosenza, pagg. 144, € 10, 4 settembre 2016
LIBRO IN GOCCE NUMERO 106 (Salotto e Potere: i segreti di Piazza di Spagna. Renato Angiolillo, la storia di un grande editore) Vedi Biblioteca in scheda: 2312213 Vedi Database in scheda: 2313384 TRE DIAMANTI PER RENATO – Anagrafe
LIBRO IN GOCCE NUMERO 106 (Salotto e Potere: i segreti di Piazza di Spagna. Renato Angiolillo, la storia di un grande editore) Vedi Biblioteca in scheda: 2312213 Vedi Database in scheda: 2313384 TRE DIAMANTI PER RENATO – Anagrafe. Renato Angiolillo, ottavo figlio di Giuseppe, avvocato, e Gaetana Martorana, nato nel 1901 a Ruoti, provincia di Potenza, a tredici anni si trasferì dal fratello Amedeo, a Napoli, a diciotto iniziò a lavorare al «Giornale della Sera», due anni dopo era redattore capo all’«Eco della Sicilia e delle Calabrie», quindi fondò il suo primo giornale, «Il Vecchio Paese». Sposato con Olga De Gregorio, nobile sorrentina, sue figli, Mario e Giuseppe Gaetano, restò vedovo nel 1933. Tempo. Messo a tacere dal fascismo, verso la fine della guerra Angiolillo si fece autorizzare dagli Alleati a pubbicare il suo primo grande giornale, «Il Tempo», in edicola il 6 giugno 1944. Primo numero. Il primo numero del tempo era composto da un unico foglio. Prezzo: 50 centesimi. Diamanti. Renato Angiolillo, solito tenere in tasca tre diamanti. Maria. Maria Girani, nata nel 1921 a Torrazza Coste, provincia di Pavia, figlia di un mediatore d’affatri e di una casalinga, lasciò gli studi dopo la licenza elementare e si trasferì a Monza. Diventò amica di Cristina Magliano e Cristina Vettore, con loro si mise a frequentare il bel mondo e conobbe Angiolillo, con cui convolò a nozze. La Vettore sposò Henri Ford II, la Magliano era legata al direttore del Giornale d’Italia, dell’Ansa e della rivista Europa. Una terza amica, Lodovica, impalmò l’imprenditore Ercole Locatelli. Villino. Villino Giulia a Piazza di Spagna, dimora di Renato e Maria Angiolillo, 540 metri su quattro piani, con un cortile interno di 300 metri e affaccio sulla più famosa scalinata del mondo. L’interno: tre camere da letto, quattro bagni, un terrazzo, e molti salotti e salottini. Una grande sala da pranzo con tre tavoli, denominati Alba, Meriggio e Tramonto. E un piccolo ascensore interno che scendeva nella sala. Cene. Maria Angiolillo, compagna e moglie di Renato, artefice delle numerose cene a cui partecipavano politici e personaggi famosi. Rimasta vedova, si mise ad affittare in nero il suo salotto per le pubbliche relazioni. Puntualità Per essere ammessi alle cene di Maria Angiolillo bisognava essere puntuali. Ammessi al massimo dieci minuti di ritardo, pena l’esclusione. Amanti. Maria Angiolillo invitava sempre le mogli, mai le amanti. Ricorda Bruno Vespa: «Anche quando l’unione era stata ufficializzata, quando tutti sapevano e frequentavano normalmente la coppia. Ci fu, a mia memoria, una sola eccezione: un industriale importante viveva con una splendida donna. Chiese più volte di farsi accompagnare da lei a una delle cene che riunivano ogni mese trentasei ospiti in tre tavoli da dodici, e Maria diceva sempre di no. Una sera l’incantesimo si ruppe… lei andò da ciascun invitato e sottovoce disse: “Mi ha giurato che la sposa”». Giorgio Dell’Arti, Domenicale – Il Sole 24 Ore 4/9/2016