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 2016  agosto 30 Martedì calendario

DELITTI USCITI SUL FOGLIO DEI FOGLI DEL 29 AGOSTO 2016


Domenico Barbera, 66 anni. Di Trapani, agricoltore, lo scorso 18 agosto, con la scusa di dover fare le pulizie, portò la ragazza che gli faceva da colf nella sua casa di campagna e laggiù cercò di possederla. Lei si ribellò e poi raccontò tutto al fratello Francesco Angelo, 23 anni. Costui convocò Barbera in una piazza di periferia e appena lo vide gli infilò un coltello nel torace, nella schiena e nelle braccia. Il Barbera, morto in ospedale, il 22 agosto, dopo due interventi chirurgici.
Giovedì 18 agosto a Trapani.

Antonia Luigia Dettori, 91 anni. Di Anela (Sassari), malata di Alzheimer, da tempo bloccata a letto, viveva col figlio Pietro Mavuli, 63 anni, geometra, celibe, assai depresso. Costui, avendo deciso di farla finita ma non volendo lasciare sola la vecchia madre, l’altra sera aspettò che il fratello e la cognata uscissero di casa e le infilò un coltello più volte nella gola e nel torace. Quindi la stessa lama se la conficcò sei volte nella trachea, senza però riuscire a morire.
Tarda serata di lunedì 22 agosto in una casa nella periferia di Anela, Sassari.

Alessandro Lauciello, 18 anni. Rampollo di una famiglia di circensi di origine pugliese, dal 2014 si era trasferito in Marocco, paese della mamma Samira. Laggiù lavorava nel circo di famiglia. All’alba di mercoledì 24 agosto dormiva nel tendone degli artisti quando arrivò un marocchino di 28 anni, piccoli precedenti alle spalle, che per un po’ aveva lavorato come guardiano del circo ma qualche giorno fa era stato licenziato. Costui in cerca di vendetta infilò un coltello più volte nel corpo del ragazzo, ferendo gravemente pure suo padre Massimiliano e, di striscio, tre dipendenti svegliati dalle grida e corsi in loro aiuto.
All’alba di mercoledì 24 agosto a Kenitra, nel nord del Marocco.

Maddalena Pavesi, 83 anni. Di Carpi (Modena), sposata da sessantacinque anni con Pierino Corradini, 85 anni, volontario dell’Avis, madre di tre figli: due femmine e un maschio. I coniugi, sposati da sessantacinque anni, avevano condotto una vita tranquilla e serena finché lei non era stata colpita da demenza senile e Alzheimer. L’altra mattina il Corradini, non potendone più di vedere la moglie in quelle condizioni, prese la sua pistola e le sparò addosso tre colpi. Quindi chiamò una figlia: «Vieni, tua madre non sta bene».
Verso le 11 e 30 di domenica 21 agosto in un modesto appartamento a Carpi, nel Modenese.

Massimo Setti, 39 anni. Di Siurgus Donigala (Cagliari), pregiudicato, di continuo litigava, per questioni familiari, con un parente che abitava vicino a lui: il falegname Gianluigi Zuddas, 52 anni. L’altra sera il Setti si presentò a casa dello Zuddas impugnando un bastone e prese a minacciarlo, allora l’altro imbracciò il suo fucile e gli sparò più colpi in petto.
Alle 20 di giovedì 25 agosto in via Tirso a Siurgus Donigala, provincia di Cagliari.

Omar Sylla, 29 anni. Senegalese, adottato da una famiglia italiana, vari precedenti di polizia, da tempo dormiva sotto un ponte alla periferia di Bologna. L’altra notte era in un bar quando lo raggiunse qualcuno, forse un magrebino con cui aveva un debito di droga, che gli infilò un coltello due volte nella pancia.
Mezzanotte di lunedì 22 agosto in via Niccolò dell’Arca, periferia di Bologna.

Nikolova Temenuzhka detta Nujka, 37 anni. Bulgara, tredici anni fa aveva lasciato il marito che la riempiva di botte ed era andata a vivere a Napoli coi suoi sei figli. Per sfamarli s’era trovata un lavoro da colf, ma i soldi non bastavano mai. Perciò da tre anni, di notte, si prostituiva nel salernitano. Di recente aveva chiesto all’amico commerciante Antonio Esposito di trovarle un nuovo lavoro, perché di quella vita si vergognava, «non ne poteva più». Scomparsa venerdì 12 agosto, trovata cadavere una settimana dopo, sgozzata, il corpo mezzo putrefatto, in un campo via Leopardi a Pagani (Salerno). Per il delitto è stato fermato il muratore Carmine Ferrante, 36 anni, di Vietri sul Mare, sposato e padre di tre bambini, che ammette di aver fatto sesso con la donna ma giura di non averla uccisa.
Notte di venerdì 12 agosto in un campo via Leopardi a Pagani (Salerno).

Iorel Vlad, 50 anni. Romeno, manovale, viveva nella frazione di Lineri a Misterbianco (Catania) con la compagna Florica Odica, 47 anni, sua connazionale. Tra i due erano liti continue perché lei aveva scoperto che lui l’aveva tradita e in più non sopportava le uscite serali del convivente che spesso tornava a casa ubriaco dopo essersi fermato a bere birra e grappa con gli amici. L’altra sera, al culmine dell’ennesima discussione, la Odica prese un coltellaccio da cucina e lo conficcò nel petto del Vlad. Quindi chiamò i carabinieri dicendo che il convivente s’era suicidato.
Verso le 23 di martedì 23 agosto in una casa al civico 19 di via Tomasi di Lampedusa nella frazione di Lineri a Misterbianco (Catania).