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 2016  agosto 29 Lunedì calendario

DOPPIOPETTO «Probabilmente è molto più facile buttare fuori me in tuta piuttosto che uno in doppiopetto» (Maurizio Sarri, allenatore del Napoli, espulso sabato scorso nel match contro il Milan)

DOPPIOPETTO «Probabilmente è molto più facile buttare fuori me in tuta piuttosto che uno in doppiopetto» (Maurizio Sarri, allenatore del Napoli, espulso sabato scorso nel match contro il Milan). CAMPANILE «In questi anni ho scoperto che il calcio una passione viscerale e questo rapporto incondizionato è il successo anche della serie B. Non tifano solo la squadra più forte o famosa, ma quella di famiglia, del campanile: belle storie da raccontare» (Diletta Leotta, conduttrice tv, su Sky si occupa di Serie B). PAROLA «Corvino è un uomo molto sincero, ha una sola parola e di Pantaleo mi fido completamente. Lui e la società hanno sempre detto che i nostri migliori giocatori non sarebbero stati venduti. E hanno mantenuto la parola» (Paulo Sousa, allenatore della Fiorentina, a proposito del direttore sportivo viola). AIUTO «Mi piacerebbe allenare Balotelli, certo. Dovremmo provare tutti ad aiutarlo e lui dovrebbe aiutare se stesso» (Davide Ballardini, allenatore del Palermo). PIOGGIA «Diciamo che non mi lamenterei se giocassimo indoor. Ci sarebbe più umidità e la pallina andrebbe più lenta. Per uno che fa della risposta un’arma importante sarebbe un leggero vantaggio. Però non mi alzerò la mattina facendo una danza della pioggia» (Novak Djokovic, tennista, numero 1 al mondo). PRESSIONE «Non faccio pronostici. Sono testa di serie alta, ma so bene che ripetere l’impresa di dodici mesi fa sarà dura. E poi fisicamente non sto bene: mi fa molto male il tendine d’Achille della gamba sinistra. So che devo sopportare il dolore, ma soprattutto non devo farmi condizionare a livello mentale. Su di me avverto tanta pressione» (Roberta Vinci, tennista, arrivata in finale contro Flavia Pennetta lo scorso anno agli Us Open). BRIVIDO «So che mi mancherà il brivido che provi quando sei al limite, prepararti per la gara, lavorare con la squadra, tornare a casa dopo l’allenamento sfinita ma soddisfatta. Ora ci sarà altro da fare» (Tania Cagnotto, ormai ex tuffatrice dopo le due medaglie alle Olimpiadi di Rio). TRAMONTO «La vita è una parabola, segue uno schema fisso come il giorno e la notte. E quando arriva il tramonto, non è che puoi stare lì a lamentarti. Non puoi pensare che ti mancherà il sole. Meglio, molto meglio, prepararti a passare una bella serata» (Dino Zoff, ex calciatore ed ex allenatore).