Notizie tratte da: James Hillman, Presenze animali, Adelphi, pp. 232., 29 agosto 2016
LIBRO IN GOCCE NUMERO 116 (Presenze animali) Vedi Biblioteca in scheda: manca Vedi Database libro in scheda: 2366870 ORSI, GIRAFFE E ALTRI ANIMALI DEI NOSTRI SOGNI – Orsi
LIBRO IN GOCCE NUMERO 116 (Presenze animali) Vedi Biblioteca in scheda: manca Vedi Database libro in scheda: 2366870 ORSI, GIRAFFE E ALTRI ANIMALI DEI NOSTRI SOGNI – Orsi. Scrive Thomas Bewick nella History of Quadrupeds che fra gli orsi polari «l’attaccamento alla prole è talmente grande che essi abbracciano fino all’ultimo i loro piccoli e ne piangono la morte con le grida più pietose». Suini. L’odio per il suino, concetto elevato a dogma nel Levitico (11, 7), è nei fedeli di tutti i paesi monoteistici dell’Islam, cosicché i suini vennero messi a morte dalle rive dell’Atlantico sino a tutto l’arcipelago indonesiano. Granchio. La chela del granchio riesce a stringere trenta volte il peso del suo corpo, la mano dell’uomo due terzi appena. La chela del granchio gigante giapponese può misurare fino a tre metri. Aquila. Alla cremazione di un imperatore romano, si liberava un’aquila accanto alla pira funebre perché conducesse l’anima imperiale in cielo. Giraffa. Né i physiologoi dell’antichità, né le favole e i miti parlano di giraffe. La giraffa non compare spesso nei templi dell’antico Egitto. Non va confusa con il favoloso k’i-lin della Cina o con lo zamar della Bibbia, benché a volte venga fatta coincidere con entrambi. Non è raffigurata neppure nell’arte greca classica e se ne hanno descrizioni solo in epoca successiva, nei testi ellenistici. Francia. Anna di Beaujeu, figlia di Luigi XI di Francia, desiderava una giraffa più di qualsiasi altro animale e pregò Lorenzo de’ Medici di regalargliene una. Graziosa. Si dice che la parola geraph, seraph, di origine araba, significhi «la graziosa». Animali. Scrive Freud: «Tra gli animali usati come simboli di organi genitali nella mitologia e nel folklore, molti hanno questa parte anche nel sogno: il pesce, la lumaca, il gatto, il topo (a causa del pelo pubico), ma soprattutto il serpente, il più importante simbolo del membro maschile. Piccoli animali, insetti nocivi, rappresentano bambini piccoli, per esempio fratelli indesiderati». Sogni. Per Wilhelm Stekel nei sogni il rospo è il grembo materno; gli animali umidi, viscidi (lumache, rane, eccetera) vanno considerati femminili, mentre il cane, il serpente e l’uccello sono tutti equivalenti del pene. Api. Una colonia di vespe comprende tremila individui, un’ape regina riesce a depositare quattromila uova al giorno e in un’arnia vivono sino a cinquantamila api. Formiche. Le grosse colonie possono comprendere sino a mezzo milione di formiche. Afidi. Su una pianta di pomodoro sono stati contati 24.688 afidi. Elefante. A Roma l’elefante compariva nei trionfi e rappresentava la vittoria, e il carro della fama era tirato da elefanti. Buddha. In India, scrive Heinrich Zimmer, «il Buddha più di una volta è chiamato elefante». Anni. La leggenda vuole che gli elefanti vivano dai duecento ai trecento anni. Pii. Eliano descrive gli elefanti come particolarmente pii e dice che gli dèi li amano. «In un novilunio agli elefanti venne detto di strappare rami freschi e di agitarli dolcemente in onore della dea... Mostrano reverenza per il sole che nasce, sollevando le loro proboscidi come mani». Morto. «Un elefante non passerà mai accanto a un altro elefante morto senza posare un ramo o un po’ di polvere sul suo cadavere» (Eliano). Bestiario. Thomas Bewick, in un bestiario del secolo XVIII, scrive: «L’elefante, quando è addomesticato, è gentile, docile e obbediente: ben disposto alla fatica, si sottopone ai carichi più gravosi. Ascolta gli ordini con attenzione e li esegue con prontezza, ma senza precipitazione. Tutti i suoi movimenti sono composti, e paiono in carattere con la dignità del suo aspetto, che è grave, maestoso e cauto». Giorgio Dell’Arti, Il Sole 24 Ore 29/8/2016