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 2016  agosto 25 Giovedì calendario

RCS, CAIRO DÀ FIDUCIA ALLA SPAGNA

Al rientro dalle brevissime ferie che si è concesso dopo Ferragosto, Urbano Cairo ha avviato l’analisi del dossier Spagna. Perché se ai periodici (Oggi e IoDonna in particolare) ha già apportato i primi cambiamenti, e per il Corriere della Sera non ci sono in previsione particolari rivoluzioni (per la Gazzetta dello Sport resta il nodo della direzione), il nuovo proprietario nonché top manager (ha i galloni di presidente e ad) di Rcs Mediagroup ora vuole razionalizzare e rilanciare la controllata Unidad Editorial.
Per questo in agosto ha già incontrato a Milano il numero uno, Antonio Fernández Galiano, e si appresta a volare a Madrid a inizio settembre. Fino a pochi giorni fa la poltrona più traballante di tutte era proprio quella del presidente esecutivo della casa editrice titolare tra gli altri dei quotidiani El Mundo, Marca ed Expasion che ha chiuso il primo semestre con 105 milioni di ricavi, e un ebitda di 3,3 milioni. Ma ora pare che le cose siano cambiate. In ambienti finanziari si sostiene infatti che Cairo, che non conosce il mercato editoriale spagnolo, non voglia arrivare a stravolgere la gestione di Unidad Editorial. Per questo starebbe valutando con sempre maggior cognizione di causa l’ipotesi di una conferma di Fernández Galiano.
Un modo per non dover ripartire totalmente da zero e mantenere comunque buoni rapporti sia con l’establishment politico sia con il mondo industriale. Il numero uno di Unidad Editorial, infatti, pare abbia ottimi e consolidati rapporti sia con il premier Mariano Rajoy (in odore di conferma anche dopo le ultime elezioni) sia con il Partito Popolare. Un legame che si è rinforzato quando nel 2014 le pressioni che arrivavano dalla maggioranza portarono all’uscita forzata di Pedro J. Ramirez dalla direzione di El Mundo, il quotidiano che aveva fondato e diretto per 25 anni. Fernández Galiano inoltre gode di buone entrature anche tra gli imprenditori di Madrid e in genere spagnoli, quindi può essere una buona sponda per Cairo anche sul fronte della raccolta pubblicitaria.
Certo il percorso di risanamento di Unidad Editorial non sarà facile. Anche perché, proprio sul fronte degli investimenti in advertising, se il mercato iberico nel primo semestre di quest’anno ha registrato una crescita del 3,8%, i quotidiani nel loro complesso hanno perso il 3,2%. E con El Mundo fermo a 136 mila copie giornaliere (nel 2015 ha perso 10,4 milioni), Marca a 150 mila copie (in rosso per 37 milioni) ed Expansion a 37 mila copie (perde 8,7 milioni), Cairo e i vertici della controllata spagnola avranno il loro bel daffare per risalire la china. E se non si potrà tagliare ancora alla voce costi del personale – in Unidad Editorial negli ultimi anni sono stati tagliati oltre mille posti di lavoro su poco più di 2mila – è possibile che Cairo provi a giocarsela sul versante del prezzo di vendita dei giornali. Soprattutto, come ha già detto in questi ultimi mesi, sul lancio di nuove testate periodiche: il focus è su un settimanale popolare low cost sul modello di DiPiù.
di Andrea Montanari, MilanoFinanza 25/8/2016