Alberto Abbate, Il Messaggero 25/8/2016, 25 agosto 2016
PAROLO: «LA JUVE SI PUO’ BATTERE»
ROMA Parolo al vento della sorte: «Con un po’ di fortuna, ma la Juve si può battere. Certo, servirà la partita perfetta, perché i bianconeri non mollano mai e l’ho imparato da loro all’Europeo. Per giocare alla pari dovremo mettere in campo umiltà e la stessa fame di vittoria». Ma potrebbe comunque non bastare: «Certo, il valore di una squadra lo dimostra anche il mercato. Se compri gente come Higuain e Pjanic, è chiaro che sei più forte. Ma la Lazio non si è indebolita rispetto allo scorso anno. E’ vero, ha ceduto qualche nome importante, ma ha comprato uno come Immobile davanti e può ritrovare il talento di Felipe. Anche il ritorno di de Vrij è fondamentale. I giovani poi sono cresciuti». Non si direbbe, a giudicare il comportamento di Keita: «Questa è una questione che riguarda la società, noi andiamo avanti per la nostra strada. Lo spogliatoio ha capito gli errori dell’anno scorso e siamo ripartiti con un altro spirito. Ora tutti pedalano, si sacrificano e ascoltano i più anziani. C’è il giusto mix». E un allenatore col veleno: «Inzaghi ha carisma e grande voglia di fare e quest’anno ha aggiunto un po’ di cattiveria e rabbia in più». Insomma, nessun rimpianto per non aver raggiunto Conte al Chelsea: «Il mio cellulare quest’estate non ha mai squillato». Marco allora cercherà di far crescere a Formello il suo erede: «Cataldi è entrato a Bergamo e ha dimostrato che ha un futuro roseo davanti. Anche io ho avuto alti e bassi alla sua età, ma l’importante è aiutarlo a credere nei propri mezzi. Se proseguirà questa voglia di lavorare tutti insieme, la Lazio verrà premiata». Con quale posto in classifica? «Ne riparliamo fra due mesi».
Alberto Abbate