Andrea Carlo Magnagh, il Fatto Quotidiano 21/8/2016, 21 agosto 2016
MISS NARCOS, IN MESSICO LA PIÙ BELLA È SCELTA DAI BOSS
Laddove a comandare sono i signori del narcotraffico messicano, nulla sfugge al loro controllo, nemmeno i concorsi di bellezza, tanto popolari nel paese. Violenza, competizioni truccate, miss che diventano concubine dei boss: è lunga la serie di episodi che legano questi due mondi.
L’ultimo in ordine temporale risale al 7 agosto, quando Hugo Rubén Castellanos Jiménez, direttore di Miss Mondo in Messico ed ex modello, è ritrovato senza vita nel bagagliaio della sua jeep a Culiacan, capitale dello stato di Sinaloa. Sono diversi gli elementi che hanno suggerito agli investigatori messicani la possibilità di un legame tra l’omicidio e il ruolo di Jiménez nei concorsi: l’uccisione è arrivata poche ore dopo l’incoronazione della reginetta locale; l’uomo assieme al quale si trovava al momento del sequestro è stato liberato incolume e nulla mancava dalla jeep al ritrovamento del cadavere. Nel 2012 una sorte simile toccò alla reginetta Maria Susana Flores Gamez che venne trovata morta sul ciglio di una strada, dopo un inseguimento tra l’esercito e un gruppo di narcotrafficanti.
Il teatro di entrambi gli episodi è lo stato nord-occidentale di Sinaloa, uno dei più pericolosi del Messico. È lì che sul finire degli anni ‘50 nacque il famoso narcotrafficante El Chapo Guzmán. Il suo cartello, quello di Sinaloa, esercita un controllo capillare sul territorio con metodi che talvolta si discostano da quelli degli altri cartelli messicani. Il cartello di Sinaloa non si avvale solo dell’utilizzo di tanta violenza ma adopera anche – ed è qui la differenza – tanta corruzione, che coinvolge politici, forze di polizia e imprenditori. Nel 2007 fu lo stesso El Chapo, a sposarsi con Emma Coronel, vincitrice di un concorso di bellezza locale.
L’anno dopo, Miss Sinaloa in carica, Laura Zúñiga Huizar, fu arrestata nei pressi di Guadalajara. Assieme alla miss il suo ragazzo, Ángel Orlando García Urquiza, nonchè uno dei pezzi grossi del cartello di Juárez, e diversi bodyguard tutti pesantemente armati. La vicenda di Emma Coronel ricorda quella di Laura Guerrero, protagonista del film messicano Miss Bala. La ragazza, candidata in un concorso di bellezza, viene rapita da un gruppo di narcotrafficanti e con il passare del tempo il suo destino diventa associato al loro. E come spesso accade nella realtà, alla miss non è riservato un lieto fine.
Andrea Carlo Magnagh, il Fatto Quotidiano 21/8/2016