di Claudio Plazzotta, ItaliaOggi 20/8/2016, 20 agosto 2016
DAGOSPIA, NEL 2015 RICAVI IN CRESCITA DEL 20,7%
Nel 2016 ci penserà il contratto con Sky per il format tv “Dago in the sky”, inventato dallo straordinario e caleidoscopico editore di Dagospia, a rendere più interessante il conto corrente di Roberto D’Agostino. Perché, invece, negli ultimi esercizi, la marginalità del suo sito Dagospia si è erosa, colpa della crisi economica in generale, e di quella degli investimenti pubblicitari in particolare (la raccolta di Dagospia è a cura di System24).
In effetti basta mettere in fila alcuni dati: nel 2012 Dagospia srl aveva chiuso l’esercizio con circa 930 mila euro di ricavi per 200 mila euro di utili (una redditività del 21,5%); nel 2013 i ricavi erano scesi a 851 mila euro, per 107 mila euro di utili (12,5%); nel 2014 ricavi per 900 mila euro e 28 mila euro di utili (3,1%); bella crescita dei ricavi nel 2015 (1,083 milioni di euro, +20,7% sul 2014) ma utili sempre bassi, a quota 38 mila euro (redditività del 3,5%). Insomma, i ricavi si sviluppano bene negli ultimi tempi, ma per sostenere il traffico e raccogliere quindi molta pubblicità bisogna anche aumentare i costi (+16,3%), nonostante la pesante riduzione dei costi diretti del personale (scesi del 15% a quota 386 mila euro complessivi, a seguito della riorganizzazione della redazione, tanto che nel 2016 la società risulta avere solo due dipendenti). D’Agostino, da tempo, è anche alla ricerca di un partner, di un socio forte che possa affiancarlo nella sua avventura. Non riesce, però, a trovarlo, perlomeno alle sue condizioni. Ed è ancora socio unico, detendo il 100% della Dagospia srl.
di Claudio Plazzotta, ItaliaOggi 20/8/2016