Marco Travaglio, il Fatto Quotidiano 19/8/2016, 19 agosto 2016
AFFITTASI CLOUSEAU, PREZZI MODICI
Non so voi, ma io sono disposto a pagare. Per vederlo all’opera almeno un giorno. O anche per noleggiarlo qualche ora. Parlo di Genséric Cantournet, già ufficiale superiore della Gendarmeria francese, ora in servizio permanente effettivo alla Rai come capo della sicurezza, pardon “Chief Security Officier”. La sua biografia, ricostruita dai nostri Feltri e Tecce, è una via di mezzo fra l’ispettore Jacques Clouseau e Alberto Sordi nei panni dell’appesantito Nando Moriconi, promosso a bodyguard nella commedia a episodi di Sergio Corbucci “Di che segno sei?”, che zompa continuamente addosso al bauscia suo cliente strapazzandolo al grido di “Gorilla Kappadue al servizio del commenda contro i birbaccioni!”. Nativo di Neully-sur-Seine, entrato nell’esercito francese nel 1992, eroicamente impegnato con la Nato in Kosovo dal ‘99, poi distaccato al ministero degli Esteri transalpino, nel 2007 lascia inspiegabilmente la patria per approdare in Italia, dove viene subito ingaggiato dalla Telecom. Chi l’ha visto all’opera assicura che è “molto cortese, ma un po’ strano: non si capisce mai cosa voglia dire”. Il che spiega come mai Antonio Campo Dall’Orto, altro re della supercazzola, l’abbia subito notato e portato con sé in Viale Mazzini per riorganizzare la polverosa security interna, fino ad allora affidata molto più modestamente a ex di poliziotti o carabinieri.
Purtroppo le chiamate dirette, in un’azienda pubblica munita di ben due Piani Anticorruzione (uno per gli anni pari, l’altro per i dispari), sono vietate. Ma ecco l’ideona: farlo selezionare da un’agenzia di cacciatori di teste mai usata prima, la Salvia Cantournet & Partners. Omonimia? No: l’ad e socio è Bernard Cantournet, padre di Genséric. Ma non provate a insinuare familismi amorali: trattandosi di famiglia francese, mai il padre s’azzarderebbe a favorire il figlio. “Il socio Bernard – ci informa una graziosa nota della Rai – non è mai entrato nella valutazione di Genséric, che è stato scelto dopo una serie di colloqui”. Deve averci parlato direttamente Cdo: siccome delle sue risposte non capiva una mazza, l’ha assunto su due piedi. “Lo sa che parliamo la stessa lingua? Benvenuto a bordo”. Purtroppo Cantournet è sprovvisto del Nos, il nullaosta sicurezza. Ma, pur di non privarsi di cotanto gendarme, Cdo ingaggiato come consulente l’ex capo-sicurezza Alfonso D’Alfonso, alla modica cifra di 160mila euro l’anno. Un risparmio pazzesco, anche perché Genséric ha subito preteso 2 vice e un battaglione di 6 dirigenti dalle competenze misteriose.
Tipo l’“enterprise risk management”. Cosa voglia dire, è un segreto di Stato, come pure il suo stipendio. Da qualche mese, il nostro Clouseau si aggira con fare circospetto nei corridoi di Viale Mazzini, diffidando di tutto e di tutti (che ampiamente ricambiano, quando li apostrofa con frasi del tipo “Mi dia le chiavi della mia stònza”). Nel primo summit operativo, propone di controllare le email di tutti i dipendenti, ma poi desiste quando un’anima pia gli fa capire, a gesti, che rischia di finire al gabbio. Allora, sentendosi incompreso, sussurra all’orecchio di questo e quello che sa tutta la verità sulla morte di Lady Diana e anche del golpe in Turchia, ma non può parlare. Motivi di sicurezza. Siccome nessuno, a parte Cdo, lo prende ancora sul serio, il Clouseau de noantri si esibisce nel numero dell’autopugnalamento, che aveva visto fare all’ispettore capo Dreyfus nella famosa scena del tagliacarte: “Lo sapete che il dolore non esiste ed è solo una suggestione psicologica? Non ci credete? Guardate qua”. Ed, estratto con agile gesto dalla tasca il punteruolo di ordinanza, se l’è conficcato nel braccio, poi s’è allontanato sanguinante ma fischiettante. Memorabili le sue missioni al seguito di Cdo e della presidente Maggioni: li segue in ogni dove, bonificando per ore con appositi cani anti-esplosivo tutti i locali che frequentano, manco stesse arrivando Obama: dal teatro Ariston di Sanremo per il festival, al salone milanese scelto per annunciare i palinsesti, alla piazzetta di Sorrento dove Cdo e Bruno Vespa – noti bersagli dell’Isis – presenziavano al Premio Agnes.
Qui ha terrorizzato orde di damazze ingioiellate con minuziose perquisizioni e con la pretesa che indossassero giubbotti antiproiettile. Vedendolo ispezionare le fioriere a caccia di emissari del califfo al Baghdadi e sentendolo urlare “Io vi salverò!”, qualcuno ha pensato di trovarsi sul set del remake di Gorilla Kappadue al servizio del commenda. Poi il solito addetto alle pr ha tranquillizzato gli astanti: “Niente paura, è solo il nuovo chief security. Sa tutto su Diana, ma è inutile fargli domande: è una tomba. E non contradditelo: capace che si pugnala qui davanti a tutti”.
Negli ultimi giorni, approfittando delle vacanze altrui, Genséric Clouseau perlustra palmo a palmo i corridoi deserti truccato da portaombrelli, fotografando di nascosto i bigliettini nelle bacheche dei dipendenti: vendo bassotto, smarrito gatto siamese, cerco badante per nonna, cedo scooter buono stato, offro ripetizioni, affitto monolocale Fregene, bollo cartellini conto terzi. Agli uscieri e alle donne delle pulizie che gli rivolgono la parola facendogli saltare la copertura – “’A dotto‘, ma fateve du ggiorni a Ladispoli, co’ ‘st’arsura!” – sussurra furtivo che i messaggi all’apparenza più innocui potrebbero celare minacce jihadiste in codice. Chi non lo vorrebbe in casa, uno così, almeno qualche ora? Da tenere in giardino contro i ladri. Da esibire la sera agli ospiti di riguardo. Da usare con i bambini capricciosi: “Se fai il bravo, viene Clouseau e ti fa la gag del punteruolo”. Pensatela come vi pare, ma io lo voglio. A qualunque prezzo.
di Marco Travaglio, il Fatto Quotidiano 19/8/2016