Luca Sidotti, La Gazzetta dello Sport 17/8/2016, 17 agosto 2016
MATRI RIPARTE DA SASSUOLO –
A dispetto delle apparenze e a differenza di tanti colleghi, Alessandro Matri non è un amante dei social network. La sua ultima condivisione, però, è di tre settimane fa e, dopo il passaggio dal Milan al Sassuolo, risulta più significativa: «Posso accettare di fallire, chiunque fallisce in qualcosa. Ma io non posso accettare di non tentare». La frase è di un certo Michael Jordan e dà il titolo a uno dei libri del più forte giocatore di basket di sempre. Alessandro sarà meno famoso, nonostante superi i 500mila follower sia su Instagram che su Twitter, e non lascerà il segno di MJ nella storia dello sport. Ma anche il Mitra Matri non smette mai di provarci. E questa volta lo fa ripartendo dal Sassuolo di Eusebio Di Francesco.
MILAN, ADDIO L’attaccante di Graffignana, in provincia di Lodi, ricomincia a 31 anni – 32 questo venerdì – da una piccola località dell’Emilia, chiudendo un capitolo milanista iniziato venti anni fa. Nel mezzo, un giro d’Italia all’insegna dei gol: da Prato a Rimini, passando per Lumezzane, sino alla consacrazione con il Cagliari e il passaggio alla Juve. Tutte tappe che non gli avranno creato problemi, dato che la sua prima passione è stata il ciclismo. Poi una brutta caduta e via col calcio. Come a dire: saper leggere i segni è decisivo. Nel 2013, poi, Matri è tornato a casa, passando dai bianconeri al Milan, ma non è mai riuscito a lasciare il segno. Un solo gol rossonero in A, segnato al Tardini in una sconfitta per 3-2 col Parma. Dopo una girandola di prestiti - Fiorentina, Genoa, Juve, Lazio - questa volta Alessandro dice definitivamente addio al Milan, la società dove è cresciuto calcisticamente dall’età di undici anni. La punta ha interrotto consensualmente il contratto un anno prima del termine, per poi firmare col Sassuolo un biennale, con opzione sul terzo anno, durante il quale guadagnerà, spalmati su due stagioni, gli stessi 2,5 milioni che avrebbe incassato nell’ultimo anno di contratto coi rossoneri. Tutti contenti, insomma. Specie Alessandro, che può ripartire e può farlo in Italia.
QUESTIONE DI CUORE Matri ha atteso l’occasione giusta per lasciare il Milan. E l’occasione giusta era un club di A che, come quello di Giorgio Squinzi, si trovasse nell’Italia del Nord, vicino alla famiglia e alla sua Federica, che tra meno di un mese darà alla luce la primogenita della coppia. Per l’attaccante c’erano offerte dall’estero e addirittura una suggestione canadese, sponda Montreal Impact, ma restare in patria e vicino all’ormai storica compagna era una priorità. I due sono fidanzati dal 2009 e proprio la nascitura può essere lo stimolo per sposarsi, coronando una storia lunga e solida. Un evento che farà certamente notizia, se si pensa che le foto postate su Instagram col pancione dalla Nargi - lei sì un vero fenomeno dei social - ballano tra gli 80mila e i 100mila like. Più della capienza di San Siro.
ULTIMO CAPITOLO? A due giorni dai 32 anni e dopo una vita da girovago, l’esperienza delle prossime due - forse tre - stagioni in neroverde potrebbe essere l’ultima per il Mitra Matri. O magari l’ultima nel campionato italiano. Paradossalmente, però, passare dal Milan al Sassuolo può regalargli maggiori chance di rivalsa. Un Europa League tutta da costruire, un sesto posto da confermare e un ruolo di guida verso i vari Berardi, Defrel, Politano, Trotta e Falcinelli - anche se gli ultimi due potrebbero salutare. Il Sassuolo, da Floccari a Floro Flores, ha sempre scelto almeno una punta d’esperienza per tracciare la strada da seguire in attacco. Una strada che porta al gol e sulla quale Matri è l’uomo giusto per fare da Cicerone.