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 2016  agosto 11 Giovedì calendario

I tassi negativi finora non erano trasferiti ai clienti per ragioni di concorrenza. Ma ora la piccola banca Raiffeisen di Gmund ha deciso di far pagare a chi ha più di 100mila euro quel che la Bce chiede agli istituti MILANO - Non solo l’inondazione monetaria della Bce ha schiantato i rendimenti di depositi e obbligazioni

I tassi negativi finora non erano trasferiti ai clienti per ragioni di concorrenza. Ma ora la piccola banca Raiffeisen di Gmund ha deciso di far pagare a chi ha più di 100mila euro quel che la Bce chiede agli istituti MILANO - Non solo l’inondazione monetaria della Bce ha schiantato i rendimenti di depositi e obbligazioni. Da settembre in Germania, il paese più solido d’Europa dove i tassi negativi sono più diffusi, tenere il denaro sul conto corrente inizierà a produrre un interesse per chi lo custodisce. E’ il mondo al contrario nato dopo il crac di Lehman Brothers nel 2008, e che tra crisi e l’altra non sta cambiando di segno, anzi. In Baviera una piccola banca cooperativa, la Raiffeisen di Gmund, ha comunicato ai clienti che per le somme sopra i 100mila euro da settembre applicherà un tasso negativo dello 0,40% annuo, lo stesso che la Bce impone agli istituti dell’area euro che depositano liquidità eccedente a vista. Josef Paul, consigliere della banca di Gmund (tra le cooperative più piccole del paese, con sei filiali e attivi per 145 milioni sulle rive del Tegernsee), ha spiegato che il compenso varrà per conti correnti e ai depositi a vista superiori ai 100mila euro. "Abbiamo scritto a tutti i grandi correntisti e abbiamo consigliato loro di analizzare la situazione - ha detto -, una parte dei clienti ha deciso di andare su investimenti alternativi e altri hanno spostato la liquidità verso altre banche". Il tasso è identico a quello che la Banca centrale europea fa pagare ai depositi overnight delle banche europee per la loro liquidità eccedente, in un tentativo strenuo, e non del tutto efficace malgrado anni di tentativi, di convincere gli istituti a oliare l’economia e riavviare il credito. Anche Dz bank, la capogruppo delle popolari e delle Bcc tedesche, già chiede identico pagamento agli istituti soci per il parcheggio dei fondi, con l’effetto che diversi istituti stanno cancellando i conti correnti a costo zero e aumentando le commissioni di gestione del denaro. Tuttavia finora in Germania, solo Skatbank, una banca diretta del settore cooperativo aveva introdotto, nel 2014 un tasso negativo: ma per depositi sopra i 500mila euro. Si era preferito, per ragioni di concorrenza, non trasferire ai clienti i costi derivanti dalle politiche monetarie dell’Eurotower. Da settembre per Gmund non sarà più così, e non è detto che la pratica si diffonda, anche se l’associazione delle banche cooperative bavarese (Gvb), a cui fanno capo le 269 popolari e cooperative di credito nel land, ha detto di non essere a conoscenza di altre iniziative del genere. Gvb tuttavia si è mostrata comprensiva con i piccoli banchieri di Gmund: "Il corso ultra-accomodante di politica monetaria della Bce causa costi considerevoli soprattutto alle banche. Sugli istituti pesa, in particolare, il tasso negativo che devono pagare alla bce per la liquidità in eccesso".