varie, 12 agosto 2016
DOLORE «Vincere 22 ori olimpici è qualcosa che sogni e l’ho già detto altre volte, io l’ho realizzato questo sogno
DOLORE «Vincere 22 ori olimpici è qualcosa che sogni e l’ho già detto altre volte, io l’ho realizzato questo sogno. Ma che male. È una sofferenza per il mio corpo, sono stanco, ho dolore alle gambe» (Michael Phelps, nuotatore statunitense). ANNI «Vorrei avere 10 anni di meno e non avere mai corso qui. Invece resto coi miei 37 anni e vado avanti… Però quel primo podio fu una grande emozione, ci ero andato vicino a Jerez e al Mugello» (Valentino Rossi, pilota della Yamaha, a proposito del GP d’Austria in corso in questo weekend). COSCIENZE «Io e Detti da gennaio abbiamo totalizzato 54 controlli tra urine e sangue, spero che abbiano controllato così pure Sun, Horton, Jaeger e tutti gli altri avversari. Ho rispetto solo di chi ha la coscienza pulita» (Gregorio Paltrinieri, nuotatore, favorito a Rio nei 1.500 stile libero). SASSOLINI «Volevo regalarmi un sogno, ma non ce l’ho fatta. Volevo regalarlo anche a chi, nei “Palazzi”, ha finto di dimenticarsi tante cose, perché è stato più facile così. Avrei tanti sassolini da togliermi…» (Aldo Montano, schermidore, sconfitto agli ottavi nella sciabola a Rio). CENTO «Dobbiamo fare con ciò che abbiamo ora e che non è poco. Se hai 100 milioni da investire diventa più semplice, attraverso il buonsenso faremo i passi necessari» (Roberto Donadoni, allenatore del Bologna). HUASO «Perché mi chiamano El Huaso, il mandriano? Quando avevo 10 anni sono andato a giocare in centro nonostante venissi dalla provincia. Come dire, lasciavo per la prima volta i cavalli a casa. Da allora, mi chiamano il mandriano» (Mauricio Isla, calciatore, appena passato dalla Juventus al Cagliari). MANO «Un allenatore per la Spagna? Di Francesco. E’ vero, lavorare in un ambiente tranquillo come Sassuolo aiuta, ma mi piace la sua idea di calcio, il gusto del possesso, le trame interessanti. Si vede la sua mano e non sempre succede. Credo che il suo calcio piacerebbe anche qui» (Ariedo Braida, consigliere del Barcellona, ex ds del Milan). BAD BOY «Sono una persona normale. So che la gente mi dice che sono un “bad boy”, ma sono un padre di famiglia che si prende cura dei suoi cari. Quando scendo in campo sono un leone. Io arrogante? Non credo di rivolgermi alle persone in modo arrogante. Credo in me stesso, questo non vuol dire essere arroganti» (Zlatan Ibrahimovic, calciatore, attaccante del Manchester United).