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 2016  agosto 10 Mercoledì calendario

APPUNTI PER GAZZETTA - PROCESSO ALLA MURARO IN COMUNE


REPUBBLICA.ITLa città è più pulita e i cittadini lo vedono, ma l’allarme sanitario è dietro l’angolo. E a proposito di Paola Muraro, l’assessora all’Ambiente finita nell’occhio del ciclone per il suo passato di consulente in Ama, la difende:"Persona competente, forse troppo scomoda?" Sono alcune dei passaggi dell’intervento di Virginia Raggi nel corso dell’Assemblea capitolina straordinaria dedicato al caso Ama, chiesta dalle opposizioni. In aula, dove c’è folla di cameramen, fotografi e giornalisti, la sindaca viene accolta da un applauso, mentre risuonano in Aula le note dell’inno nazionale. Presenti in aula la stessa Muraro e gli assessori Linda Meleo e Flavia Marzano. Osservato, all’avvio dei lavori, un minuto di silenzio in ricordo della donna morta ieri sera a seguito del cedimento di una grata a Portonaccio. Respinto, con 24 voti contrari e 5 favorevoli, l’ordine del giorno presentato da FdI sulla ’sfiducia’ all’assessore all’Ambiente Paola Muraro.
Rifiuti Roma, Raggi: "Non temiamo campagna diffamatoria di certa stampa"
Gestione rifiuti in mano a Cerroni "Sono molto contenta che si accendano riflettori" su Ama. Esordisce Raggi: "Siamo ancora in attesa del consiglio straordinario su Mafia Capitale", ha aggiunto rivolta ai consiglieri di opposizione presenti anche nella scorsa consiliatura. "Da settembre-ottobre inizieremo noi a convocare consigli straordinari su Atac, Risorse per Roma...Vi raccontiamo cosa avviene a Roma dal 1964 sulla gestione del ciclo dei rifiuti". Fatta eccezione per la stagione di Alemanno "il centro sinistra ha governato Roma - ha aggiunto Raggi - e in questi 40 anni la gestione dei rifiuti è stata affidata a Manlio Cerroni, la sua fortuna è tale che Cerroni è stato chiamato l’ottavo Re di Roma"
Rifiuti Roma, Raggi: "Muraro è competente, forse anche scomoda?"
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Rischio sanitario dietro l’angolo "Noi oggi dobbiamo affrontare la crisi per i prossimi sei mesi. Una crisi sistemica con scarse risorse e tempi ridotti, lavorando con il rischio sanitario dietro l’angolo". E’ l’allarme lanciato dal sindaco Virginia Raggi nel suo intervento in consiglio comunale straordinario di oggi.

"Muraro competente e scomoda". Raggi poi risponde all’interrogazione della capogruppo del Pd Michela Di Biase riguardante l’assessore all’ambiente Paola Muraro. Virginia Raggi ha spiegato, rispetto ai compensi dell’attuale assessore Muraro, nel periodo in cui svolgeva consulenza per Ama: "Altri consulenti in Ama hanno ricevuto compensi ben più onerosi e mai nessuno ha detto nulla. Nella gestione Panzironi-Fortini alcune segretarie in Ama prendevano da 70 a 90 mila euro". In più, ricorda Raggi "ha consentito ad Ama di risparmiare ben oltre 900 milioni di euro per il lodo arbitrale di Ama contro Colari". Raggi ha poi aggiunto: "Muraro è stata consulente di Ama e lo sappiamo tutti. Fino a luglio il suo curriculum sul sito era aggiornato al 2015 e riportava che Muraro era anche consulente. Poco prima delle dimissioni di Fortini il curriculum è stato modificato con una versione del 2011 evidentemente non aggiornato: tra il 2011 e il 2012 è stata consulente di Federambiente all’epoca presieduta proprio da Fortini, Non si può eccepire che Muraro non sia competente, forse è diventata troppo scomoda? Dal suo curriculum si evince che Muraro ha svolto incarichi privati in aziende pubbliche e la sua competenza è comprovata proprio da esperienza nel settore dei rifiuti". Il dossier Muraro è comunque a disposizione della commissione di inchiesta parlamentare dove la Muraro sarà sentita il 5 settembre. Spero di aver chiarito i dubbi visto che i cittadini non si sono mai visti chiariti i rapporti tra ex assessori con Buzzi e Carminati, considerato che non si e’ mai svolto un consiglio straordinario su Mafia Capitale".

Raggi: "Fiducia in Vignaroli. Nessun segreto su riunione con Colari". "Nei tre anni precedenti la consiliatura ho avuto bisogno di qualcuno che mi spiegasse il ciclo dei rifiuti. Sfido chiunque ad affermare che l’onorevole Stefano Vignaroli non si intenda di rifiuti, è peraltro una persona di nostra fiducia e posso assicurarvi che tutto quello che sta facendo lo fa nell’interesse di Roma", ha detto la Raggi rispondendo ad alcune osservazioni sollevate dai consiglieri dell’opposizione. E sull’incontro tra lo stesso Vignaroli e il rapresentante di Colari, la società di Manlio Cerroni, Raggi ha spiegato: "Daniele Fortini (l’ex presidente di Ama, ndr) in Commissione d’inchiesta Ecomafie ha dichiarato di aver chiesto lui la presenza di Vignaroli perché voleva una garanzia dal momento che doveva incontrare un imprenditore privato come Colari. Lui lo ha chiesto e Vignaroli si è recato, ma la riunione non era affatto segreta. Non c’è stato alcun rapporto tra Manlio Cerroni e Vignaroli - ha avvertito il sindaco -, chi lo dice commette una diffamazione". Fortini, ha quindi aggiunto la Raggi, è stato rimosso perché tra gli altri motivi "nei suoi due anni di amministrazione ha sostituto il precedente privato monopolista con altri privati e questa non è la nostra linea".

La protesta di FdI. I consiglieri capitolini di Fratelli d’Italia hanno inscenato una protesta in Aula Giulio Cesare contro l’assessore capitolino all’ambiente Paola Muraro. Dai banchi della destra hanno messo in mostra cartelli con la foto dell’assessore e la scritta "Muraro medaglia d’oro per le consulenze". "Un atto simbolico - spiegano - che ben rappresenta per noi l’incompatibilità di Muraro col suo incarico per la quale chiederemo oggi in Aula, con un Ordine del giorno, alla sindaca Raggi di revocare il mandato".
Di Biase: "Risposte non soddisfacenti". "Non mi sento soddisfatta dalle risposte avute chiedo quale ruolo ha avuto la Muraro rispetto ad Ama e mi viene risposto che lavorava per Federambiente". Lo ha detto la capogruppo del Pd e firmataria della richiesta della seduta straordinaria di oggi dell’Assemblea Capitolina, Michela Di Biase, nelle repliche alla relazione del sindaco, Virginia Raggi. ."Nel momento in cui il Pd chiede chiarezza e ci si aspettava che Raggi chiarisse rispetto al ruolo di Muraro, il sindaco a domande precise dà risposte generiche addossando tutta la colpa ad Ama e alle amministrazioni precedenti e poi si prende come assessore chi ha guidato e ispirato quei processi per 12 anni. Prendiamo atto del forte imbarazzo che serpeggia all’interno M5S ma ci chiediamo: dov’è Di Battista oggi? Perché non è in Aula a gridare ’onestà onestà’? Non se l’è sentita di tornare a farlo appena due mesi dopo?".
Rifiuti Roma, De Biase (Pd): "Dov’è il ’sindaco Di Battista’ oggi?"
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Ama ha dormito. "Ad Ama chiederemo presto una serie di approfondimenti". Dice Raggi riferendosi ad alcune criticità e inadempienze riconducibili all’operato dell’Azienda municipalizzata per i rifiuti. Una su tutte "il fallimento della pulizia e della raccolta dei rifiuti in città. Ama, ad esempio, dormiva invece di chiedere ai
trasportatori di essere qui il lunedi’ mattina presto e non chiedeva le penali ai fornitori che ammontano a 1,5 milioni. Per questo la citta’ oggi è così, eppure la tariffa aumenta ogni anno come sanno bene i cittadini". E sulla vicenda degli ecodistretti e delle compostiera programmati da ama ma mai realizzati, annuncia "Chiederemo approfondimenti ad Anac. Stiamo preparando materiali". "Ci vuole coraggio a chiedere a noi di chiudere l’intero ciclo dei rifiuti. Voi non lo avete fatto per anni. Ebbene, noi lo faremo". "Ama con la gestione Filippi e Fortini - prosegue - ha continuato a conferire nell’impianto tritovagliatore di Cerroni fino a febbraio di quest’anno. La domanda è: perché fino a pochi mesi fa il tritovagliatore è stato tranquillamente utilizzato e solo a febbraio di quest’anno" non più? "Forse quando si iniziava a capire che il M5S avrebbe potuto tentare la scalata al Campidoglio si è optato per non usarlo più, senza però prevedere soluzioni alternative e percorribili sin da giugno, quando notoriamente viene registrato un picco di rifiuti a Roma? Bah".
Rifiuti Roma, Raggi: "Non temiamo campagna diffamatoria di certa stampa"
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Entro 2016 progetto impiantistico verso rifiuti zero. Prima di terminare Raggi, ha voluto indicare quelli che saranno gli obietti che la sua giunta si é posto per affrontare la questione. Primo fra tutti e’ arrivare a presentare "entro dicembre 2016 un progetto impiantistico, funzionale al programma del M5s verso il rifiuti zero". Nell’immediato serve il "mantenimento strutturale del servizio messo in campo negli ultimi 20 giorni. Poi la ripresa immediata del servizio ritiro ingombranti e la ripresa immediata della raccolta carta -cartone stradale". C’è poi "l’apertura delle isole ecologiche in orari confacenti ai cittadini e una immediata verifica dei contratti di conferimento presso impianti di terzi e verifica delle capacita’ incrementali di ricezione degli stessi". Tra i punti esposti dalla sindaca c’è poi "l’ampliamento della platea dei siti finali per il recupero e lo smaltimento assicurando e garantendo più capacita’ di conferimento, per prevenire ogni possibile inibizione dei conferimenti Ama causa guasto o altra natura". "Quanto detto consentira’ di poter a breve fare una manutenzione straordinaria degli impianti TMB, arrivati al collasso - ha concluso la Raggi.

Giachetti: "Basta spot". "Lei ha vinto le elezioni, pure in una misura considerevole, probabilmente anche per le ragioni che i romani hanno riscontrato. Ma lei non puo’ continuare a ricordarci, anche nei prossimi cinque anni, quali sono stati gli errori delle precedenti amministrazioni. La realtà è un po’ diversa dagli spot. Lei deve spiegare ai romani che
cosa intende fare adesso". Lo ha detto Roberto Giachetti del Pd, rivolgendosi a Raggi. "Io non do alcun giudizio morale, il mio problema è che c’e’ un conflitto di interessi che per il sindaco continua a non esserci. Torno alla domanda: visto che lei imputa al passato la stragrande maggioranza di cose che non vanno in materia di rifiuti, non vede un conflitto di interessi con la nomina di uno che è stato consulente in Ama negli anni scorsi?".


DONNA MORTA
È un giallo al Portonaccio la morte di una donna di 37 anni, Tiziana Laudani, sposata e madre di un ragazzino dodicenne, trovata senza vita nella tarda serata di martedì nel seminterrato di un parcheggio in costruzione ma abbandonato da tempo in largo Don Giuseppe Artigiano. La trentenne è morta sul colpo dopo un volo di una decina di metri: dal racconto di un amico algerino che si trovava con lei è finita in un buco fra due grate sul pavimento in cemento che costeggia il parcheggio ma che è coperto di sterpaglie e non è in sicurezza.

Il cantiere abbandonato

L’algerino, D.Z., 28 anni, è rimasto ferito a una spalla ed è ricoverato in ospedale. È stato lui a dare l’allarme alle 23.25 di martedì. La donna, portiera in uno stabile della zona, era già morta e il corpo è stato recuperato più tardi dai vigili del fuoco intervenuti anche per soccorrere il ragazzo che era invece riuscito a tirarsi su da solo e a richiamare l’attenzione di due giovani che stavano portando a spasso il cane. Sul caso indaga ora la polizia che ha svolto un sopralluogo nel cantiere abbandonato della società Sile srl già teatro ad aprile ma anche prima delle proteste dei comitati dei residenti del Portonaccio che a lungo hanno denunciato la pericolosità di quel cantiere chiuso dopo il fallimento della ditta che aveva vinto l’appalto nel 2009, dimenticato e infine diventato nei sotterranei anche un dormitorio per senza tetto soprattutto originari dell’est europeo.

Versione del testimone al vaglio

Gli investigatori hanno interrogato l’algerino in ospedale ma anche il marito e le sorelle della vittima che sono accorsi sul posto e hanno assistito al recupero del corpo della trentenne. A raccontare la serata trascorsa insieme dall’algerino e dalla vittima è stato lo stesso nordafricano che ai primi soccorritori avrebbe riferito di essere andato nel cantiere per ammirare il fenomeno delle stelle cadenti caratteristico di questo periodo. È stato sempre lui a fornire indicazioni ai pompieri per raggiungere il corpo della portiera. La sua versione dei fatti e ora al vaglio degli investigatori.

CORRIERE.IT
Applausi (dei Cinque Stelle), urla e proteste (dell’opposizione) e il presidente dell’Aula Marcello De Vito è costretto a intervenire più volte. In scena il dramma sull’emergenza rifiuti nella Capitale: protagonista assoluta è la sindaca Virginia Raggi e la sua relazione sullo stato dell’arte. «Siamo molto contenti che finalmente si accendono i riflettori su questa questione. Quella dei consigli straordinari è una norma che non sempre è stata applicata: siamo ancora in attesa del consiglio straordinario su Mafia Capitale». Così Virginia Raggi, durante la lettura della relazione nel corso dell’Assemblea Capitolina. Era atteso, e ha risuonato dagli scranni dell’opposizione, l’attacco a Muraro di Michela Di Biase (Pd): «Dobbiamo ancora capire che ruolo ha avuto l’assessora e lei, sindaca, ha dato risposte lacunose e non sufficienti». Poi la protesta capitanata da Fabrizio Ghera (FdI): dai banchi della destra si sono alzati cartelli con la foto dell’assessora e la scritta «Muraro medaglia d’oro per le consulenze». Nel tardo pomeriggio, al netto della giornata di fuoco, la maggioranza pentastellata ha respinto la mozione di revocare l’incarico di assessore a Muraro: sfiducia respinta con 24 voti sfavorevoli (5 i sì).

Critica con l’opposizione

La relazione della Raggi è stata seguita da un lungo applauso dell’Aula. «Siamo ancora in attesa del consiglio straordinario su Mafia Capitale», ha aggiunto rivolta ai consiglieri di opposizione presenti anche nella scorsa consiliatura. «Da settembre-ottobre inizieremo noi a convocare consigli straordinari su Atac e Risorse per Roma. Vi racconteremo cosa avviene a Roma dal 1964 sulla gestione del ciclo dei rifiuti». «Il centrosinistra e la sinistra, tranne la parentesi della giunta Alemanno, negli ultimi 40 anni di fatto ha governato Roma, ed è singolare che tra i firmatari per la richiesta di questa assemblea ci siano i partiti che dovrebbero conoscere bene la situazione - ha aggiunto la Raggi -. E in questi 40 anni la gestione dei rifiuti è stata affidata a Manlio Cerroni, la sua fortuna è stata tale che Cerroni è stato chiamato l’ottavo Re di Roma». E la sindaca prosegue serafica: «Come hanno proceduto l’Amministrazione capitolina e Ama in questi anni? Sembrano quasi aiutare il privato e non il pubblico. Noi troviamo che questo, sia piuttosto singolare. Ci vuole coraggio a chiedere a noi di chiudere l’intero ciclo dei rifiuti. Noi oggi dobbiamo affrontare la crisi per i prossimi sei mesi. Una crisi sistemica con scarse risorse e tempi ridotti, lavorando con il rischio sanitario dietro l’angolo. Voi non lo avete fatto per anni. Ebbene, lo faremo noi».

«Sulla pulizia e la raccolta, Ama dormiva»

E poi stringe sulla municipalizzata: «Ad Ama chiederemo presto una serie di approfondimenti». Ha detto la sindaca, riferendosi ad alcune criticità e inadempienze riconducibili all’operato dell’Azienda municipalizzata per i rifiuti. Una su tutte «il fallimento della pulizia e della raccolta dei rifiuti in città. Ama, ad esempio, dormiva quando i trasportatori si presentavano il pomeriggio di ogni lunedì per portare via l’immondizia a Roma».

«All’Anac relazione sull’operato dell’Ama»

E apre un altro fronte spinoso. «Fallito l’obiettivo di autosufficienza impiantistica, dell’impiantistica della raccolta differenziata, della riconversione degli impianti e del servizio di gestione, pulizia e raccolta. Eppure Ama può contare su un addetto ogni 367 abitanti.La municipalizzata esporta 150 mila tonnellate di rifiuti verso nord e altre 150 mila oltre confine. Quando Rutelli ironizza in tv sul tragitto che compie la monnezza romana, ovviamente a vantaggio di terzi e non di Ama, purtroppo dice una tragica verità. Spendiamo circa 120 euro per tonnellata trasportata e la raccolta differenziata ha un alto contenuto di umidità. E’ un costo di 80 milioni di euro per 4.000 viaggi l’anno. Potevamo dotarci di impianti di proprietà, ma non è stato fatto da nessuno. Come possono la dirigenza Ama e le precedenti amministrazioni non avere cognizione della tempistica e della collocazione di questi impianti. Sarà materia di Cantone? Stiamo lavorando per presentare all’Anac, l’autorità nazionale anticorruzione, una relazione e chiederemo approfondimenti sulle passate attività svolte dall’azienda». E l’attacco continua: «Ama, con la gestione Filippi e Fortini, ha continuato a conferire nell’impianto tritovagliatore di Cerroni fino a febbraio di quest’anno. La domanda è: perché fino a pochi mesi fa il tritovagliatore è stato tranquillamente utilizzato e solo a febbraio di quest’anno non più? Forse quando si iniziava a capire che il M5s avrebbe potuto tentare la scalata al Campidoglio si è optato per non usarlo più, senza però prevedere soluzioni alternative e percorribili sin da giugno, quando notoriamente viene registrato un picco di rifiuti a Roma?».
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Rifiuti, assemblea straordinaria su emergenza e Muraro

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Rifiuti, assemblea straordinaria su emergenza e Muraro
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Il ruolo della Muraro e l’attacco del Pd

Poi la Raggi ha affrontato il «nodo» Muraro rispondendo a una interrogazione della capogruppo dem e firmataria della richiesta della seduta straordinaria, Michela Di Biase: «L’assessora Paola Muraro è stata consulente di Ama e ha percepito 1,1 milioni lordi in 12 anni, compenso che rispetta il valore di mercato». «È scandaloso che altri consulenti abbiano ricevuto compensi ben più onerosi, si pensi a 900mila euro di parcella unica per un lavoro di un anno di uno studio legale». E la difesa alla sua assessora è continuata: «Paola Muraro, ha consentito ad Ama di risparmiare ben oltre 900 milioni di euro per il lodo Ama-Colari: 900 milioni di euro risparmiati ad Ama grazie a questa consulente, il tutto con i complimenti dell’ex presidente Fortini». Ma la Di Biase interviene: «Non mi sento soddisfatta dalle risposte avute chiedo quale ruolo ha avuto la Muraro rispetto ad Ama e mi viene risposto che lavorava per Federambiente. Vorrei capire - ha aggiunto - come si sarebbe comportato il M5S e come vi sareste comportati voi se questi accadimenti avessero riguardato un membro del Pd, se un assessore del Pd si fosse recato con il vicepresidente di una commissione bicamerale che si occupa di rifiuti a parlare di una questione delicata come il tritovagliatore di Rocca Cencia». Sugli aumenti dei compensi ha poi sottolineato come: «Lei dice che sono avvenuti con la giunta Marino ma a noi risulta che siano avvenuti con Panzironi». Duro anche l’intervento del dem Roberto Giachetti, sconfitto al ballottaggio dall’avvocata pentastellata: «Lei ritiene infondato il fatto che ci sia un conflitto d’interesse - Giachetti si è rivolto così alla sindaca - per una persona che ha operato per anni in un’azienda alla quale lei imputa quello che ha imputato?». Il consigliere del Pd, nel ribadire più volte che dal suo punto di vista esiste un conflitto d’interesse, ha incalzato la prima cittadina anche su ecodistretti e chiusura del ciclo dei rifiuti.

«Il dossier di Muraro a settembre in Ecomafie»

Riguardo al famigerato dossier che l’assessora all’Ambiente si è detta più volte pronta a tirar fuori al momento opportuno, la sindaca ha chiarito che si tratterebbe di una corrispondenza intercorsa tra la stessa Muraro e i vertici Ama, in particolare l’ex presidente Fortini e l’ex dg Filippi relativa alla gestione degli impianti Tmb e non solo. Virginia Raggi, incalzata perché il contenuto del dossier fosse reso noto, ha tagliato corto: «La documentazione sarà oggetto di valutazione nella seduta della commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti richiesta da Muraro. La quale sarà sentita il 5 settembre». Così la sindaca di Roma Virginia Raggi.

Sì all’ordine del giorno per l’Osservatorio sui rifiuti

Nel consiglio fiume, scandito da momenti anche piuttosto aspri, non sono mancati segnali di apertura. Prove tecniche di convergenza: approvato, con voto favorevole della giunta, l’ordine del giorno presentato da Stefano Fassina (Si) per la creazione «di «un Osservatorio cittadino rifiuti zero, articolato in osservatori municipali». L’ordine del giorno impegna la sindaca a «fissare e raggiungere entro la fine della consiliatura gli obiettivi di raccolta differenziata, riduzione della produzione di rifiuti e autosufficienza in linea con la media delle altri grandi capitali europee; di definire le linee guida di un piano industriale adeguato e le necessarie risorse finanziarie a far diventare Ama effettivamente autonoma da soggetti privati». Altro aspetto: si impegna la sindaca e la giunta a «sperimentare forme di tariffazione basate sull’effettiva quantità di rifiuti domestici indifferenziati prodotti, con modalità tecnologiche ormai sperimentate in molti Comuni» e di «promuovere nella contabilità di Ama la separazione tra il ciclo di trattamento dei rifiuti domestici e lo spazzamento stradale».