Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2016  agosto 10 Mercoledì calendario

DISTRAZIONI «Non farò come quattro anni fa a Londra quando tutto mi sembrava un buon motivo per divagare

DISTRAZIONI «Non farò come quattro anni fa a Londra quando tutto mi sembrava un buon motivo per divagare. Adesso non voglio distrazioni. Mi trovo bene e nuoto 9 km al giorno, certo le stanze sono piccole e spartane ma lo apprezzo: trasmettono il senso del sacrificio che deve prevalere su tutto» (Gregorio Paltrinieri, nuotatore). OPPRESSIONI «È la prima Olimpiada senza Valentina Vezzali, si vede e si sente: atmosfera più rilassata, meno cupa. Valentina e la sua eterna voglia di vincere era uno stimolo, ma anche un’oppressione. Lei catalizzava fremiti e tensioni, dovevi passarci in mezzo, e funzionava. Così non pensavi alle altre» (Elisa Di Francisca, schermitrice). OCCASIONI «Dopo la mia gara resterò a Rio fino al 24, comunque vada voglio godermi l’Olimpiade da tifosa e da appassionata di sport. Andrò a vedere un po’ di tutto, naturalmente beach volley e pallavolo, le mie grandi passioni. Ma anche judo, rugby a 7, tuffi. Un’occasione così chi se la perde» (Arianna Errigo, schermitrice). SCHIAFFI «Quando incontro certa gente in camera di chiamata la prenderei a schiaffi, ma non si può sparare alle gambe a chi bara: ci resta solo di tentare di battere i dopati. Sarebbe una soddisfazione doppia» (Luca Dotto, nuotatore). GIOVANE «È la continuità che rende difficile lo sport ad alto livello. E poi il nostro c.t. Albano Pera sostiene che sono ancora giovane e che lo sport allunga la vita, mica è finita qua» (Giovanni Pellielo, tiratore, argento nel tiro a volo nella fosse a Rio). RINASCIMENTO «Faccio molta, molta fatica a pensare a un Milan senza Berlusconi e Galliani. Insieme hanno fatto qualcosa che rimarrà nella storia del calcio italiano e mondiale. Silvio è stato un rivoluzionario, ha cambiato costumi e idee del pallone, ha avuto il coraggio di fare scelte azzardate e di credere nei sogni, che è riuscito a realizzare. Direi che con lui abbiamo vissuto il Rinascimento del calcio» (Arrigo Sacchi, ex allenatore, ora commentatore tv). VIAGGIARE «Se non avessi tanto amato la Roma, avrei adorato giocare all’estero. Viaggiare mi ha sempre affascinato. Scoprire altre città, imparare altre lingue è qualcosa che mi manca un po’. Avrei voluto avere la carriera che hanno avuto certi miei colleghi: due anni qua, due anni là, conoscere la Germania, l’Inghilterra, la Spagna...» (Daniela De Rossi, calciatore, centrocampista della Roma).