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 2016  agosto 10 Mercoledì calendario

BORRIELLO CI RIPROVA. A CAGLIARI – Risponde a Bobo Vieri («Se segno 15 gol mi paga le vacanze, altrimenti gliele pago io: vorrà dire che farò le vacanze gratis

BORRIELLO CI RIPROVA. A CAGLIARI – Risponde a Bobo Vieri («Se segno 15 gol mi paga le vacanze, altrimenti gliele pago io: vorrà dire che farò le vacanze gratis...»), manda un sms a Ventura («Sono al Cagliari anche per convincere il c.t., ma se non mi chiama non mi tiro le coltellate»), mostra ironia («Se non ci salviamo, il presidente ci ammazza»). Marco Borriello a tutto campo. «Ho scelto il Cagliari perché ha stravinto la B, conosco il d.s. Capozucca, mi hanno convinto il presidente Giulini e l’allenatore Rastelli: il progetto è ambizioso. Una grande sfida in un club storico, qui si gioca per un’intera regione». Maglia numero 22, Borriello chiama la tifoseria: «Darò l’anima per difendere questi colori e quel che hanno fatto i compagni per risalire in Serie A. Ho fatto una buona preparazione. Mi manca il ritmo ma a livello fisico e atletico ci sono». Borriello, come valuta il mercato del Cagliari? «Sono arrivati giocatori importanti: Padoin, Alves, Ionita, Isla e ci sono anch’io. L’obiettivo è la salvezza. La A è difficile, si sta sempre all’erta, nessuno ti regala niente». Come mai il Cagliari? «Credo nelle energie positive. Mi hanno voluto da subito. Poi, con il direttore Capozucca a Genoa sono esploso: 19 gol. Mi consiglia e mi fa stare tranquillo, è una figura importante». Qual è l’obiettivo personale? «Mettere esperienza a disposizione del gruppo. Nessuno mi ha promesso nulla: se sarò titolare vorrà dire che me lo sono meritato. Vorrei partecipare a costruire le fondamenta del nuovo Cagliari». I suoi partner in attacco? «Fatemi ambientare, devo ancora guadagnarmi il posto. Conosco più di tutti Sau, ha grandi qualità, e Joao Pedro». Di Giulini e Rastelli quale idea si è fatto? «Presidente con grandi ambizioni ed entusiasmo. Vuole dare serenità e stabilità all’ambiente. Il mister, giovane e motivato, mi ha fatto un’ottima impressione». Ha qualche rimpianto? «No. Ci ho sempre messo l’anima, si vede che doveva andare così. Se il Milan dopo 15 gol mi vende e compra Ibra, il più forte del mondo, e se a Roma ne segno 17 e poi cambia la società, che cosa posso farci». Qual è il suo modello di bomber? «Ammiravo Weah, Batistuta, Vieri, Boksic: forza e tecnica. Non sono come loro ma 79 gol in Serie A li ho fatti. E non intendo smettere». Ha un modello comportamentale? «Sì. Al Milan delle tre finali di Champions League, con Maldini, Gattuso, Seedorf, Costacurta e Albertini, ho studiato come comportarmi». Quando vedremo Belen a Cagliari? «Se la invitate viene, è una cara amica...».