Notizie tratte da: Storie straordinarie di italiani nel Pacifico, a cura di Marco Cuzzi e Guido Carlo Pigliasco, ed. Odoya, Bologna, pagg. 312, €20, 7 agosto 2016
LIBRO IN GOCCE NUMERO 102 (Storie straordinarie di italiani nel Pacifico) Vedi Biblioteca in scheda: manca Vedi Database in scheda: manca E GIROLAMO SBARCÒ A HONOLULU – Honolulu
LIBRO IN GOCCE NUMERO 102 (Storie straordinarie di italiani nel Pacifico) Vedi Biblioteca in scheda: manca Vedi Database in scheda: manca E GIROLAMO SBARCÒ A HONOLULU – Honolulu. John Owen Dominis, principe consorte e governatore di Oahu, Honolulu. Italiano. Figlio di un John Dominis, vero nome Girolamo, conte dalmata fuggito dalla dominazione austroungarica e sbarcato a Boston nel 1823, sposato con una Mary Jones, facoltosa figlia di mercanti bostoniani. Capitano esperto e coraggioso, fu tra i primi a riuscire a penetrare nel Territorio dell’Oregon, dove importò per la prima volta pecore e semi di pesco, inventò uno strumento per calcolare la tela da impiegare per le vele, si trasferì a Honolulu con moglie e figlio e il 5 agosto 1846 partì per un ultimo viaggio, questa volta non come comandante ma come passeggero. Destinazione Manila e Cina. Non tornò mai più. Il figlio sposò poi la principessa Lydia Kamaka’eha P?k, e divenne principe consorte quando lei fu incoronata regina. Lydia. Alla morte del principe consorte John Owen Dominis, la regina Lydia cercò di indagare sulle sue origini e su quelle del suocero, fino ad allora rimaste segrete. Scoprì quindi che i discendenti del capitano risiedevano a Zara ed erano originari dell’isola di Arbe, nella Dalmazia settentrionale. Scrisse loro per fargli visita, ma questi, spaventati dall’indigena e non volendo compromettere il loro nome, le negarono il consenso. La regina (intanto destituita dagli americani) morì a Honolulu nel 1917 senza scoprire le origini del marito e del suocero. Malesia. Quando approdò in Malesia il 19 giugno 1865, a Odoarco Beccari, naturalista e botanico, appaiono «alcune case bianche, coperte da un’enorme tettoia scura, poi vengono sulla riva del fiume i magazzini di “Borneo Company”, indi il Bazar cinese, e quindi un piccolo forte in legno, sul quale è issata la bandiera del Ragià. Tutto ciò si trova sulla sponda destra. Sulla sinistra non vi sono che pochissime abitazioni; ma fra queste più appariscente la residenza del Ragià, tinta di cinerino, situata sopra un’eminenza dominante il fiume». Piante. In Malesia Beccari scoprì molte nuove specie di piante: soprattutto palme, 130 specie di 25 generi, e infine l’Amorphophallus titanum, una pianta eccezionale, con un’infiorescenza, la più grande del mondo, che raggiunge due metri d’altezza e tre di circonferenza, accompagnata da un’unica foglia alta sei metri. Scrisse infine un saggio, Nelle foreste di Borneo, tuttora diffuso in Malesia e Indonesia. Nuova Irlanda. Charles Marie Bonaventure du Breil, marchese de Rays, affascinato da un racconto sulla Nuova Irlanda, un’isola lunga 320 chilometri nell’arcipelago delle Bismarck, se ne autoproclamò re, emise bond e raccolse tremila finanziatori. Nel 1879 partirono alcune navi, i cui viaggi però si risolsero con diserzioni, uomini abbandonati senza risorse e spostamenti da un luogo all’altro nel tentativo di sopravvivere alla ricerca della fantomatica “Colonia libera di Porto Bretone”. Furono convinti anche alcuni contadini delle zone depresse tra Veneto e Friuli. Partirono in 263. In viaggio ne morirono venti, soprattutto bambini. Dopo mesi di stenti su un’isola paludosa, i sopravvissuti salparono e finirono in Australia, dove formarono una piccola comunità, New Italy, ricordata ancora oggi. Giorgio Dell’Arti, Domenicale – Il Sole 24 Ore 7/8/2016