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 2016  agosto 05 Venerdì calendario

TOKYO NON È COSÌ CARA. BASTA SAPERE IL TRUCCO

A Tokyo vi potrebbe capitare di aggiudicarvi all’asta il primo grappolo di uva della stagione per 11mila dollari, o far clonare il vostro cane per 100mila. Non per niente è stata inserita in questi giorni nella classifica delle cinque città più care al mondo dalla Mercer, società di consulenza delle maggiori aziende del globo. La rivista inglese Monocle, «bibbia» dello stile di vita, colloca però la capitale del Paese del Sol Levante al primo posto tra le città più vivibili. Lo ha stabilito confrontando il livello di vita delle maggiori megalopoli del mondo, non solo durante il giorno, ma anche la notte. Ma come si concilia il titolo di città più cara con quello di città più vivibile? La risposta è semplice: Tokyo non è affatto cara, credete a me che mi ci sono fatto vecchio. Certo, se volete togliervi lo sfizio di mangiare ottimi spaghetti alle tre del mattino nel ristorante italiano più alla moda nel quartiere di lusso Roppongi, il conto si aggirerà attorno ai 30mila yen (circa 260 euro), ma se volete placare la nostalgia di cibo italiano con una buona pizza e un’eccellente birra giapponese, avete larga scelta tra i 500 yen (mediocre) e i mille (ottima) per la pizza e 350 yen per la birra. Per un pasto discreto, di qualsiasi cucina, spenderete attorno ai 1.500 yen (13 euro circa). L’affitto di una casa piccola ma confortevole, in un quartiere «bene», si aggira attorno agli 85mila yen (730 euro). Ma se volete un micio o un cane preparatevi a sborsare il 40 percento in più, sempre che riusciate a ottenere l’approvazione degli inquilini del palazzo. E poi a Tokyo si vive benissimo senza macchina. Metropolitana, autobus, treni vi portano dovunque con assoluta puntualità. Lo stesso non si può dire dei taxi, che debbono cavarsela in una metropoli senza nomi delle strade (ma con fantasiosi «soprannomi» degli edifici: io abito a Fagiolino). Si può risparmiare molto sull’affitto, allontanandosi dalla metropolitana. Poi si riguadagna il tempo spingendo sui pedali della vostra indispensabile bici, una degli 8 milioni di velocipedi che guizzano nelle strade, ma soprattutto sugli affollati marciapiedi, di Tokyo.