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 2016  agosto 05 Venerdì calendario

ERRORI «Errori ne ho fatti tanti, alcuni dei quali per l’essere emotiva: certe volte non avrei dovuto farmi trasportare» (Federica Pellegrini, nuotatrice, portabandiera italiana nella cerimonia d’inaugurazione di Rio che si è svolta questa notte)

ERRORI «Errori ne ho fatti tanti, alcuni dei quali per l’essere emotiva: certe volte non avrei dovuto farmi trasportare» (Federica Pellegrini, nuotatrice, portabandiera italiana nella cerimonia d’inaugurazione di Rio che si è svolta questa notte). GESSO «Il gesso lo conservo. Resterà a casa, lo tireremo fuori dopo Tokyo 2020» (Gianmarco Tamberi, saltatore in alto che non potrà partecipare a Rio a casa di un infortunio). OLIO «Per vincere un oro olimpico servono serenità, lucidità, capacità di stare in equilibrio fra vari fattori. Come nei motori, bisogna controllare sia la velocità che la pressione dell’olio» (Massimiliano Rosolino, ex nuotatore, quattro medaglie olimpiche). AMARO «Tirerò con la massima determinazione, ci proverò fino in fondo. Né troppi sogni, ma nemmeno pessimismo. Chiedo solo di non rimanere con l’amaro in bocca e di non dover dire, ‘ah, se avessi dato di più’. Se poi basterà quello che farò, be’, lo vedremo» (Aldo Montano, schermitore, oro olimpico ad Atene 2004, a Rio alla sua ultima Olimpiade). CORRERE «Nel calcio di oggi bisogna correre forte, meno metri. Serve più qualità anche nella corsa» (Ivan Juric, allenatore di calcio, del Genoa). CENTRIFUGA «Non sono poi così speciale: sono spesso sotto stress, ho forti oscillazioni, up and down. Il calcio, giocarlo, consuma: è una centrifuga di cui diventi dipendente. Io, per una serie di circostanze, ne sono uscito, mi sono disintossicato. Ho scelto la Tv e ho capito che posso essere felice anche fuori» (Gianluca Vialli, ex calciatore, ora commentatore per Sky). RELIGIONE «Cosa mi aiuta a stare bene? La religione. Sono molto devoto a Santa Paolina, in Brasile, e qui in Italia alla Madonna della Guardia. Una volta alla settimana vado a Messa» (Eder, calciatore, attaccante dell’Inter e della nazionale italiana). SILENZIO/1 «Da fuori credo la gente abbia un’idea sbagliata di me. Mi credono un borioso, uno snob, io invece mi ritengo soltanto riservato, con un grande senso pratico: sono molto più razionale e autocritico di quanto si possa pensare. Detto questo, mi piace un motto di Wilde: a volte è meglio tacere e sembrare stupidi che aprire bocca e togliere ogni dubbio» (Vincenzo Montella, allenatore di calcio, del Milan). SILENZIO/2 «Voglio bene alla Ferrari, la cosa migliore è non dire tante cose e fare silenzio» (Luca Cordero di Montezemolo, ex presidente della Ferrari).