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 2016  agosto 02 Martedì calendario

CALCIOMERCATO ROMA – È un equilibrio difficile quello del calciomercato della Roma: cercare di completare una rosa che possa competere con la Juventus stellare di Higuain, Dybale & Pjanic e allo stesso tempo far quadrare i conti

CALCIOMERCATO ROMA – È un equilibrio difficile quello del calciomercato della Roma: cercare di completare una rosa che possa competere con la Juventus stellare di Higuain, Dybale & Pjanic e allo stesso tempo far quadrare i conti. Cercare di trovare le occasioni di mercato, senza fretta, con lucidità. Lo ha spiegato a più riprese Luciano Spalletti: «Da una parte c’è l’obbligo di essere in un numero giusto per affrontare i nostri impegni, ma dall’altra c’è anche quello di prendere il meglio del meglio. Queste cose però ogni tanto cozzano». Ma il mister di Certaldo nega di aver avuto scontri con la società: «Stiamo dando invece il 101%, è il momento di mettere il sale, non dobbiamo aspettare domani e la società lo sa. Ovviamente - precisa il tecnico - tenendo d’occhio la compatibilità con la nostra situazione». La difesa è il reparto su cui c’è stato e c’è più da lavorare. Dall’Inter è arrivato Juan Jesus: 2 milioni per il prestito e 8 per il riscatto obbligatorio. Il brasiliano è un difensore con ottima corsa e gran fisico, duttile, può giocare da centrale o da terzino sinistro. Nel passato ha però mostrato evidenti cali di concentrazione: su questo dovrà lavorare soprattutto con Spalletti. Ma, in attesa del ritorno di Rudiger in autunno, avrà modo sicuramente di giocare con continuità. Altro nuovo innesto nella retroguardia giallorossa è Federico Fazio, preso dal Tottenham per una somma esigua, intorno ai 4 milioni di euro. La formula anche qui è quella del prestito con obbligo di riscatto. Il 29enne argentino, reduce da un fallimento in Premier, a gennaio è tornato al Siviglia (dove ha giocato appena quattro gare): è dotato di passaporto comunitario. Ma il pensiero di Spalletti su Fazio è chiaro: «Ci permette di avere un ricambio in più sulla linea difensiva. Ha caratteristiche importanti, ha vinto l’Europa League col Siviglia, poi in Inghilterra al Tottenham non ha giocato con continuità ma ha esperienza. È un giocatore sano, fortissimo di testa, cosa importantissima nel nostro calcio. Siamo curiosi di vederlo all’opera con continuità». Certamente l’infortunio di Mario Rui ha complicato parecchio i piani. Il terzino portoghese 25enne è stato prelevato dall’Empoli in prestito oneroso con obbligo di riscatto (1,5 + 6 milioni) e a fine luglio ha riportato una lesione di alto grado al legamento crociato anteriore sinistro che lo terrà fuori dai quattro ai sei mesi: «I ragazzi hanno dato massima disponibilità, è un momento particolare, bisogna a volte anche dosarsi, ma certo Mario Rui non si è infortunato perché non si è dosato. Il suo infortunio ci costa molto perché si aggiunge a quello di Rüdiger. Prima eravamo abbastanza vicini dall’essere a posto come reparto, ora dobbiamo metterci al lavoro perché numericamente dobbiamo essere a posto”. Intanto Walter Sabatini si è già mosso per offrire un ultimo elemento per la difesa a Spalletti. Il primo obiettivo è Thomas Vermaelen: la Roma si è rifatta sotto con il Barcellona per il nazionale belga, che permetterebbe di alternare linea a quattro e difesa a tre. La richiesta dei catalani è importante (al momento non meno di 10 milioni), ma il diesse romanista ha messo il 30enne ex Arsenal in cima alla lista. In seconda battuta, per l’out mancino, torna di moda un vecchio pallino: Sead Kolasinac, esterno dello Schalke 04. Il classe ’93 bosniaco era stato già cercato la scorsa estate: l’arrivo di Digne e il costo elevato fecero poi evaporare l’operazione. Rispetto a un anno fa le pretese dei tedeschi sono inferiori, dato che il suo contratto scadrà nel 2017. Lo Schalke ha inoltre chiuso per un altro terzino sinistro, quel Baba del Chelsea seguito in passato dalla stessa Roma, e dispone in rosa anche di Aogo. Per Kolasinac, insomma, potrebbero bastare circa 6-7 milioni, magari attraverso la formula del prestito con riscatto. È stato più complicato del previsto il ritorno di Wojciech Szczęsny dall’Arsenal. Il portiere polacco è considerato il titolare da Spalletti, ma dovrà comunque stare attento alla concorrenza del nuovo arrivato Allison. Dopo uno scetticismo iniziale, con il buon lavoro nel ritiro e nella tournè negli Stati Uniti sembra che il portiere brasiliano abbia convinto l’allenatore giallorosso: «Alisson ha avuto presenza fisica e personalità. Deve migliorare sotto l’aspetto dell’inizio dell’azione con i piedi, ma è assolutamente un calciatore da Roma, è una persona su cui ci si può contare». Non va dimenticato poi il riscatto di Stephan El Shaarawy dal Milam, costato 13 milioni di euro (contratto per il giocatore fino al 2020). Sono poi tornati a casa dai rispettivi prestiti al Crotone e al Bournemouth Federico Ricci e Juan Iturbe. Certamente a centrocampo si è persa qualità ed esperienza, con il doloroso passaggio di Miralem Pjanic alla Juventus e l’addio di Keitha. Ma il mister può contare sul pieno recupero di Kevin Strootman, un centrocampista di valore mondiale e un vero leader nello spogliaotio. In più si aggiunge Paredes, maturato nell’ultima stagione da titolare ad Empoli, e in grado di incantare tutti quest’estate per tecnica, tocco di palla e visione di gioco. *** Se questa sarà l’ultima stagione di Francesco Totti (almeno al 99%), c’è un’altra bandiera che potrebbe salutare la Roma a fine anno: Daniele De Rossi. Capitan Futuro ha infatti il contratto in scadenza a giugno. E allora vorrebbe che questa fosse «la stagione più bella. In fondo il Leicester ha vinto la Premier e il Portogallo l’Europeo...». Comunque, per il rinnovo nessun dramma, parola di DDR: «Sono serenissimo, proprio perché non ci sto pensando. Prima o poi dovrò farlo, ma non ora. Proprio perché potrebbe essere l’ultima perché non farla diventare la più bella? Quello è il mio obiettivo, non sarà facile. Il ciclo della vita di un calciatore è ben chiaro. Un uomo maturo deve essere al passo col suo fisico e la sua dignità, quindi ogni decisione sarà vissuta con grande serenità. Non c’è nessun cataclisma che deve accadere affinché io rimanga o meno alla Roma, per ora non ne abbiamo mai parlato e ho deciso io perché non mi farebbe bene».