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 2016  agosto 02 Martedì calendario

SANTI «Il mister Sarri è di poche parole, ama i fatti, è il miglior allenatore italiano. Io lo considero un mezzo santo, perché ha fatto i miracoli» (il cardinale Crescenzio Sepe, arcivescovo di Napoli e gran tifoso del Napoli)

SANTI «Il mister Sarri è di poche parole, ama i fatti, è il miglior allenatore italiano. Io lo considero un mezzo santo, perché ha fatto i miracoli» (il cardinale Crescenzio Sepe, arcivescovo di Napoli e gran tifoso del Napoli). STORIA «Quand’ero a Sydney, ricordo di essermi seduto accanto al mio allenatore, Bob Bowman, ndr) e di avergli detto: “Voglio cambiare la storia di questo sport”. Un po’ come fece Michael Jordan nel basket: sì, ho fatto tanto ma non tutto. Anche perché in questi giorni mi sembra di essere tornato ragazzino, in mezzo a tanti rookie» (Michael Phelps, nuotatore, alla sua quinta Olimpiade). DECISIONI «La vita si compone di decisioni. Sì o no. Freddo o caldo. Aperto o chiuso. Restare o andarmene» (Mauro Icardi, calciatore, attaccante dell’Inter). SE/1 «Vedo bene la porta. Magari passo dieci minuti senza toccare palla, ma se mi arriva come e dove dico io, è gol sicuro» (Suso, calciatore, centrocampista del Milan). SE/2 «Se qualcuno ha intenzione di andare a parlare a Messi si fermi, prenderebbe solo calci nel sedere. Più parliamo di lui e più si rompe le scatole. Va lasciato solo, deve riflettere e quando ci saranno le convocazioni gli parleremo, gli diremo che il Paese ha bisogno di lui» (Diego Armando Maradona a proposito dell’addio alla nazionale argentina di Leo Messi). VERITA’ «A me piace dire sempre la verità e quello che penso. Non mi nascondo come altri personaggi di questo mondo del calcio, dove c’è molta ipocrisia. A volte mi piace coinvolgere pure i tifosi. Dirò sempre come stanno le cose e spero che la gente apprezzerà» (Massimo Oddo, allenatore di calcio, del Pescara). CAPPELLO «Non ho avuto in A lo spazio che mi immaginavo di avere. Al Verona ho beccato sulla mia strada un signor Toni, davanti al quale c’era solo da togliersi il cappello. Ora ho metabolizzato tutto. Il rammarico vero è quello di non aver mai avuto una vera occasione in Serie A» (Daniele Cacia, calciatore, attaccante dell’Ascoli, in Serie B). NOTE «Da Atene sono passati 12 anni, contandoli mi sembrano tantissimi, vivendoli sono stati brevi. Mi sento bene, è cambiato l’approccio alla gara. È lo stesso film con qualche nota diversa, l’emozione, la paura, sono le stesse» (Aldo Montano, schermidore, medaglia d’oro alle Olimpiadi di Atene, e di nuovo in gara a Rio).