Selvaggia Lucarelli, il Fatto Quotidiano 31/7/2016, 31 luglio 2016
MIRACOLO CORONA, UN FIUME DI SOLDI PER IL NULLATENENTE
Nella prima parte dell’articolo dedicato alla vita di Fabrizio Corona uscito ieri sul Fatto mi sono soffermata su alcune anomalie che riguardano il suo rapido percorso di recupero dalla tossicodipendenza che lo ha visto ben presto fuori dalla comunità di don Mazzi e dentro le discoteche di tutta Italia. Altre questioni, più articolate e con parecchie ombre, restano però quelle legate a un vecchio problema di Fabrizio: i soldi. Alla sua fame spaventosa di guadagni e ai comportamenti al confine con la normalità o con la legalità – a seconda dei casi – che ancora oggi assume per ottenerne il più possibile. Comportamenti che gli sono già costati alcune denunce, un servizio de Le Iene misteriosamente censurato, dispute legali con la ex moglie e molti altri problemi probabilmente solo all’inizio ma che gli hanno fatto guadagnare una grande, grandissima quantità di soldi.
I CACHET IN DISCOTECA E “LE IENE”
Per le sue apparizioni in locali e negozi Fabrizio Corona chiede cachet dai 1.000 euro per un passaggio veloce di pochi minuti in una tabaccheria (senza post sul suo Facebook) a 6.000 euro per una discoteca (con pubblicazione sulla sua bacheca) fino a 15.000 euro per un evento speciale (per esempio la festa della donna). Il suo ex collaboratore Scippa racconta di soldi pagati principalmente in contanti, sul posto. “A volte si faceva un contratto a volte no. Se c’era, comunque valeva poco, su carta si chiedeva un bonifico, ma poi quasi sempre il pagamento era in contanti”, racconta Scippa. Facendo due conti, Fabrizio Corona da ottobre a oggi ha avuto un giro di contanti di qualche centinaio di migliaia di euro (o magari superiamo il milione).
Li ha dichiarati? Dove li ha versati? Non ci vuole tanto a fare verifiche: le sue apparizioni sono in parte documentate da locandine e notizie di sue partecipazioni sul web e giornali e chi lo ha portato in giro per l’Italia ha i suoi calendari e le tappe. Le Iene se ne erano occupate con un servizio di Filippo Roma, poi bloccato dalla rete con tanto di minacciate dimissioni di Davide Parenti, l’inventore del programma. Italia1 non ha mai spiegato perché non è andato in onda. Come mai, nonostante siano circolate l’anteprima del video e la notizia del suo contenuto (richiesta di contanti in discoteca senza contratto), le riprese non sono state richieste da chi dovrebbe accertarsi che Fabrizio rispetti la legge e paghi le tasse come tutti? “Di solito quando realizziamo servizi che denunciano reati arriva la Digos a sequestrare subito il materiale video. Con Corona non è successo. Strano”, dice Filippo Roma. E come mai si è preferito mandare in onda un Fabrizio in odore di santità da Maurizio Costanzo anziché il servizio de Le Iene? (o magari entrambi). Fabrizio sta scontando (anche) una pena per evasione fiscale, la sua storia attuale non suggerirebbe un recupero proprio commovente.
LA CASA INTESTATA A UNA AMICA
E a proposito di fisco vorrei sapere come sia possibile non dover dare spiegazioni a nessuno di fronte ad anomalie perfino ridicole. Fabrizio (che di soldi allo Stato ne deve parecchi) non ha più alcuna società (sebbene vada da Costanzo a dire che col suo lavoro mantiene tante famiglie). La sua vecchia società, La Fenice, è fallita (bancarotta ecc.). Sulle ceneri di quella (nomen omen), ne è nata un’altra, Atena, che fa le stesse cose: vendita foto, consulenze di immagine, campagne, ufficio stampa e fuffa assortita. Fuffa che da ottobre a oggi avrebbe fruttato all’agenzia milioni di euro. Atena è una società di Francesca Persi. Chi è la Persi? Colei che gli diede la famosa 500 per scappare in Portogallo. Colei che da anni gli sta accanto (in un certo periodo anche sentimentalmente).
Colei che molti considerano la cassaforte del nullatenente Fabrizio (dei suoi segreti eh, che avete capito?) Colei alla quale Fabrizio, ai primi guai con il fisco, ha intestato la mega-casa di Corso Como (una traversa) in cui, che strano, non vive la Persi ma Corona. E Corona non lavora per Atena, ma la società detiene i suoi diritti di immagine. Lui è cliente di Atena, mica titolare. Resta da capire come mai per Atena conduca trattative, come mai abbia un suo ufficio nella sede e ne abbia avuto uno da don Mazzi, chiami i clienti, reclami con una certa veemenza soldi da clienti. O sei titolare o sei cliente. E ovviamente lui non percepisce compenso, aiuta la Persi per hobby. Le intesta casa perché le vuole bene, mica per non possedere nulla che il fisco non possa reclamare. Ma davvero si può perculare così il mondo? Davvero si può girare su suv, vivere in una casa da milioni di euro, noleggiare yacht e fare la bella vita e intestare proprietà agli amici? Questa settimana Corona appare in copertina su Novella 2000 in un servizio organizzato palesemente da lui (e quindi venduto da lui) in cui dà le chiavi di un suv da 100.000 euro alla sua fidanzata. Si dice che sia un regalo ma se tanto mi dà tanto sarà un finanziamento intestato a lei.
I PERMESSI E LE CATTIVE COMPAGNIE
I permessi che fino a dieci giorni fa, legittimamente, il giudice di sorveglianza gli ha concesso sono molti. Però quando sei in prova hai delle restrizioni e precise regole da rispettare. La ragazza rumena che nelle due ore di libertà si fece due foto al mare (aveva permesso di andarci) e le pubblicò su Facebook tornò dritta in galera. Fabrizio Corona si è visto revocare qualche giorno fa il permesso di girare in tutta Italia (ora può farlo solo in Lombardia) perché mentre era a Capri per un permesso di lavoro se ne è andato in barca con fidanzata e fotografi al seguito. Un povero cristo, forse, sarebbe tornato in galera. Lui no. Per lui c’è sempre molta comprensione. Nonostante non possa frequentare pregiudicati pare sia già stato sorpreso dalle forze dell’ordine con pregiudicati (a Scampia, lui che sarebbe un ex tossico, con uno spacciatore e in Puglia con una donna condannata per favoreggiamento della prostituzione, ha scritto Dagospia). In più, ci sono già i primi guai. Uno su tutti un assegno che Fabrizio Corona, appena uscito dal carcere, ha fatto avere alla ex moglie Nina Moric per pagarle gli alimenti che le doveva da sentenza. L’assegno era di Fenice, la sua società in liquidazione di cui lui non era neppure il liquidatore, ed era firmato da non si sa chi. La Moric segnala tutto alla Procura che avvia un’indagine.
A questo va aggiunto che molte persone e società che hanno stipulato contratti con la sua agenzia (ah no, scusate, con l’agenzia della Persi) minacciano denunce perché non viene rispettato il contratto. “Ho firmato un contratto che prevedeva delle uscite sui giornali per me e la mia palestra Gold’s Gym”, mi racconta Romano Perrucci, “quelle uscite non ci sono state. Ho trattato direttamente con Corona e nonostante il contratto prevedesse il bonifico mi ha chiesto di pagarlo in contanti. Poi mi sono lamentato perché non usciva nulla sui giornali e non ho dato quello che rimaneva da saldare. Ha cominciato a chiamarmi con tono minaccioso per chiedermi i soldi, ho i suoi messaggi vocali su Whatsapp in cui è alterato e chiede di portargli il denaro. Un giorno mi ha detto di raggiungerlo al Rimini Wellness e di portare 500 euro in contanti che mi avrebbe fatto intervistare da Studio Aperto. Non sono andato e ho fatto denuncia per truffa contrattuale”.
Atena, da contratto, promette a un privato o a un’azienda uscite su giornali come Novella 2000, Men’s Health o Visto. Poi può accadere, come in questo caso, che non esca una beata mazza. Naturalmente Novella o Visto di questi accordi non sanno nulla e non è un caso che Fabrizio (o meglio, Atena) ora abbia il service di una rivista di gossip, Di Tutto, di cui Corona risulta “consulente”. In pratica il proprietario non è Atena, ma Atena fornisce tutta la redazione e quindi, in sostanza, i contenuti.
TRA PARRUCCHIERI E TABACCAI
Spilla soldi, promette uscite su giornali e fa uscire le marchette sulla “sua” rivista). “Fabrizio monetizza tutto. Va al Maurizio Costanzo Show e chiede tot posti in prima fila. Ci piazza quelli che gli danno soldi per fare qualche apparizione qua e là e li accontenta con un primo piano su Canale 5 (sempre se ci scappa casualmente). Oppure organizza cene per il suo compleanno con i fotografi e non invita amici e parenti ma il parrucchiere o il titolare del negozietto di abbigliamento che lo pagano per apparire sui giornali. I suoi contratti a volte li rispetta così”, racconta Fabrizio Scippa.
Gli aneddoti sulla vita di Corona fuori dal carcere fioriscono quotidianamente. Pare per esempio che nell’ultima settimana sia dovuto scappare dalla finestra dell’ufficio perché gente non proprio raccomandabile a cui deve tanti soldi l’è andato a cercare. Pare che a casa sua ci siano anfratti dove può nascondere quel che gli pare. Pare che ci sia stato un furto a casa di Francesca Persi (i famosi contanti che non si sa dove finiscono?). Pare che Fabrizio sia molto preoccupato.
In effetti sembrerebbe proprio che dopo due anni di carcere Fabrizio sia cambiato. In peggio. E sembra pure che ci siano molte spiegazioni da dare, molte cose da accertare, una gran quantità di elementi su cui interrogarsi. Di sicuro, dalla modalità della sua scarcerazione in poi è tutto un grande punto interrogativo. E di sicuro se “Corona non perdona”– come recitava un suo vecchio tormentone – a lui molto è perdonato. Forse troppo.
(2. fine)
di Selvaggia Lucarelli, il Fatto Quotidiano 31/7/2016