varie, 1 agosto 2016
A PARTE «Cinesi a parte, che non considero neanche avversarie, ci siamo noi, il resto del mondo. La medaglia ce la giocheremo con canadesi e australiane» (Tania Cagnotto, tuffatrice, alla ricerca a Rio della sua prima medaglia olimpica)
A PARTE «Cinesi a parte, che non considero neanche avversarie, ci siamo noi, il resto del mondo. La medaglia ce la giocheremo con canadesi e australiane» (Tania Cagnotto, tuffatrice, alla ricerca a Rio della sua prima medaglia olimpica). MEDAGLIE «Ai Giochi, innanzitutto, è sempre una faccenda di medaglie. Quelle restano, i record passano» (Usain Bolt, velocista, campione olimpico in carica nei 100 e nei 200 metri). MIGLIORE «Se vinci ai Giochi, non sei la più forte in assoluto: sei la migliore in quella circostanza. È un modo non per nascondersi ma per sottolineare che non ho nulla da dimostrare agli altri. Semmai devo provare qualcosa a me stessa» (Rossella Fiamingo, schermitrice, per due volte medaglia d’oro ai Mondiali di spada). PAZIENZA «Un futuro da allenatrice? Non so se ho pazienza, anche se è vero che ne ho poca soprattutto con me stessa» (Vanessa Ferrari, ginnasta, la prima italiana a conquistare un oro ai campionati mondiali, nel 2006, alla caccia di un oro olimpico a Rio). STIMOLI «Volete sapere se mi dà stimoli guadagnarmi il rinnovo sul campo? Allenare e creare una squadra sempre più forte mi dà stimolo, tutte le società lavorano per migliorarsi» (Roberto Mancini, allenatore di calcio, dell’Inter). PROCLAMI «So cosa ho sbagliato la scorsa stagione, ma lo tengo per me. Posso dare molto di più, però non faccio proclami su quanti gol segnerò. Sto zitto e lavoro» (Stevan Jovetic, calciatore, attaccante dell’Inter). SPONSOR «Noi stipendiamo i giocatori, li paghiamo molto di più del passato, ma quando vanno in nazionale soddisfano sponsor concorrenti dei nostri. L’esempio: il Bayern è targato Audi ma i nostri giocatori per un mese in nazionale avevano lo sponsor Mercedes. Così non va» (Karl-Heinz Rummenigge, presidente dell’Eca, l’unione dei club di calcio europei e amministratore delegato del Bayern Monaco). MURO «Sono con le spalle al muro. Con l’addio di Soriano perdo un giocatore forte, ma il vero problema non è la sua semplice partenza, è il fatto che segue quelle di Fernando e Correa. Ora c’è un reparto, quello di centrocampo, da rifondare completamente. E il tempo, intanto, scorre» (Marco Giampaolo, allenatore di calcio, della Sampdoria). VACANZE «Sappiamo dove dobbiamo lavorare. Vacanze? Sì, in fabbrica» (Maurizio Arrivabene, team principal della Ferrari).