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 2016  luglio 29 Venerdì calendario

L’ECONOMIA DAL CASTORO

Il castoro è il primo oro del West, l’incentivo principale che alimenta la conquista dei nuovi territori, quando ancora la Gold Rush era lontana. Il 18 aprile 1805, Meriwheter Lewis trova due soldati della sua spedizione che s’azzuffano per un castoro catturato. I roditori che vivono lungo il Missouri hanno un ottimo pelo, sono molto abbondanti e si fanno vedere anche di giorno, segno che ancora nessuno li ha cacciati. Ai tempi, la pelliccia dell’animale è ambitissima fra i cappellai inglesi che ne ricavano il feltro per confezionare tube, mitre e copricapi militari. In Europa l’animale è ormai semi-estinto, e quello americano costituisce una valida alternativa, generando profitti astronomici per i suoi trafficanti: la pelliccia arriva ad apprezzarsi del 2000%, dalla cattura a quando approda nei negozi londinesi di St. James Street. Aprire il West alla caccia di quest’oro peloso non è certo l’obiettivo della spedizione di Lewis e Clark. Ma la scoperta di una riserva immensa di castori è un magnete troppo forte. Uno dei primi e più famosi cacciatori è John Colter, membro della Corps of Discovery che, appena rientrato a St Louis dopo due anni al servizio degli esploratori e del presidente Thomas Jefferson, torna a risalire il Missouri per aprire un fiorente commercio di pellicce. Sulla sua scia arrivano decine di avventurieri. E quando, a metà Ottocento, il commercio del castoro crolla drasticamente per l’arrivo della seta dalla Cina, i cacciatori come Colter se ne vanno, lasciando il posto ai coloni che s’insediano stabilmente a coltivare le nuove terre.
Sette 29/7/2016